mercoledì 28 febbraio 2007

Incontro sul Software Libero


Software Libero, Permesso d'autore e divario digitale


Ne discutiamo il 6 marzo alle ore 21.00


presso la sede del


circolo del PRC "Rosa Luxemburg" di Cuneo.

lunedì 26 febbraio 2007

LA BERTELLO NON DEVE CHIUDERE!!


LA BERTELLO NON DEVE CHIUDERE!!

"L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana."
ART 41 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Ancora una volta la proprietà della Bertello S.P.A di Borgo San Dalmazzo scarica sui lavoratori il costo di una crisi che la coinvolge ormai da decenni.

Dall’ultima ristrutturazione, che provocò l’espulsione di 21 lavoratori, sono passati solamente 5 anni, e già si richiede un’altra ristrutturazione segnalando un esubero di circa 70 lavoratori.

In questi 5 anni ci sono stati ancora una decina di licenziamenti, ma anche la "vendita" di tutto il reparto magazzino, dipendenti compresi, ad un’azienda di Cassino; riacquistato un anno dopo.

Da questa triste vicenda emerge chiaramente l’incapacità imprenditoriale e dirigenziale di gestire un’ azienda che fu leader nel settore dell’immagazzinamento e archiviazione, affrontata non in termini di investimenti ma di licenziamenti.
Ci verrebbe da domandarci: come mai si possono licenziare i lavoratori "incapaci ed irresponsabili" ma non simili imprenditori?

Purtroppo la Bertello non è l’unico caso di crisi industriale, in questa nostra provincia, tra gli altri sono aperti i casi: della Michelin, dell’ALSTOM di Savigliano e della Locatelli di Moretta.

Il caso nazionale eclatante è la FIAT, risanata, risorta in forte crescita eppure 2000 lavoratori sono stati posti pochi giorni fa in cassa integrazione lunga.

Ai Lavoratori della Bertello e alle loro famiglie va tutta la solidarietà di Rifondazione Comunista, che si impegnerà a tutti i livelli istituzionali per difendere l’occupazione, perché non devono essere sempre i lavoratori a pagare!

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Cuneo

Conferenza - dibattito

Venerdì 2 marzo alle ore 21
il Circolo "Rosa Luxemburg" di Rifondazione Comunista di Cuneo, via Saluzzo 28,
organizza
una conferenza-dibattito sulla fase politica
(crisi di governo, i 12 punti di Prodi, l'azione politica dei movimenti, etc.)
aperta a tutti gli interessati.


Fabio Panero
Segretario provinciale PRC - Cuneo

Riflessioni da Bra su PRC e i 12 punti di Prodi

È stato trovato un accordo unanime nel centrosinistra sintetizzato in 12 punti, accordo con cui si dovrebbe superare la crisi di governo.

Mi sono permesso di fare una piccola riflessione su questi punti.

1) POLITICA ESTERA: questo punto prevede il mantenimento dei precedenti accordi sulla politica estera, continuando quindi l’impegno militare nelle missioni, ampliando la base di Vicenza,quindi dichiarando con i fatti di essere una colonia degli USA.

2) SCUOLA E CULTURA: si parla di impegno forte, che può significare tutto e niente, ma non si parla di abolizione della legge Moratti, e nemmeno si accenna alla distribuzione dei finanziamenti tra pubblico e privato.

3) I NFRASTRUTTURE E TAV: già dal titolo si capisce l’intenzione di procedere con i lavori, peggio ancora si parla di rapida attuazione del piano, con tanti saluti alla tanto sponsorizzata "democrazia partecipata" (venduta come il nuovo che avanza per far votare Prodi alle primarie)
ora al popolo della valle che cosa raccontiamo, che li abbiamo presi per il culo?

4) FONTI ENERGETICHE: si parla di rigassificatori e di fonti rinnovabili , tutti argomenti che vanno di moda oggi per aumentare i consensi (i sondaggi dicono che siamo sensibili a quei temi), salvo poi incentivare rottamazioni selvagge.

5) LIBERALIZZAZIONI: finalmente giù la maschera: non siamo cittadini ma consumatori (vali per quanto consumi) quindi via al libero mercato col concetto ormai logoro che la concorrenza fa ridurre i costi: "io consumatore risparmio tu guadagni". Ma non eravamo anticapitalisti?

6) MEZZOGIORNO: per questo annoso problema si usano le solite parole, che sentiamo da anni.
Lotta alla mafia e al precariato non fanno parte del testo, a questo punto diamo il mezzogiorno in mano a Mastella, tanto la mafia la conosce bene.

7) RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA: un punto che, a livello teorico, penso trovi tutti d’accordo, praticamente bisogna capire ciò che si vuole tagliare (non penso i loro stipendi ole maxi pensioni).

8) PENSIONI: eccoci finalmente al nodo: ogni governo che si rispetti prima o dopo deve mettere la sua firma sulle pensioni. Belle parole nella quali si pensa ai giovani ed ai redditi bassi, nel concreto ci fottono la pensione pubblica e ci obbligano a sottoscrivere polizze private.
Che inizino da qui per la riduzione della spesa pubblica?

9) POLITICHE DELLA FAMIGLIA: già dimenticati i diritti civili (pacs) si parla di aumento degli assegni familiari. Può essere positivo il proposito di aumentare gli asili nido, se questo aumento procede di pari passo con la riduzione delle spese di iscrizione.

10) INCOMPATIBILITA’: si parla di incompatibilità tra le cariche istituzionali (ministri-parlamentari) giusto non sovrapporre le cariche? Ma noi nel nostro statuto non abbiamo già una incompatibilità tra cariche di partito e amministrative?

11) PORTAVOCE: d’ora in poi il portavoce di Prodi sarà il portavoce per tutto l’esecutivo, quindi gli altri saranno in silenzio-stampa? Quasi come nel calcio, quando si è in crisi non si parla.

12) AUTORITA’ DEL PREMIER: testualmente viene detto: "al presidente del consiglio è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto". Bene, se ho capito bene il concetto è che è proibito il dissenso, tanto non sarà considerato.


Il berlusconismo non solo è vivo ma riscuote ancora più consensi.

Al termine di questa, sicuramente veloce ed imprecisa lettura dei punti, mi chiedo come possiamo continuare a mettere la nostra faccia (parlo di militanti e sostenitori) per un partito che sostiene questi punti, pur continuando a chiamarsi COMUNISTA.

Enrico Cabutto
Circolo "A. Gramsci" P.R.C. - Bra

sabato 24 febbraio 2007

Cari compagni ma diamo i numeri ?

Cari compagni ma diamo i numeri ?
Dall'Argentina esprimo il mio piu' netto dissenso a quello che ha provocato la scelta del compagno Turigliatto. Non si puo' buttare a mare quello che in tanti anni si e' cercato di costruire.
Chi ci va a parlare con la gente con i movimenti di cui siamo stati gli artefici?
Potra' essere anche comprensibile la posizione sullo specifico ma non e spiegabile a chi ci vota; a questo punto meglio Ferrando.
Spero che la situazione sia recuperabile.
Per ora questa e' la mia posizione come segretario di circolo.

Hasta Siempre

Giancarlo Murino
Segretario del Circolo "Rosa Luxemburg" di Cuneo

Ieri sera poco dopo il patatrac ...............

Ieri sera poco dopo il patatrac mi ha telefonato il nostro comune amico marocchino...anche lui in affanno..."tornerà Berlusconi?" che sarà della famigerata Bossi-Fini?.....eravamo stati insieme a CN in occasione della serata con Turigliatto e Cremaschi.
Entrambi abbiamo apprezzato il suo intervento. Avevo sentito Turigliatto solo in un'altra occasione, sempre a CN. Mi è sempre parso una persona estremamente coerente ed onesta.
Una persona che sa calarsi nel concreto senza tanti giri di parole. Mi ha stupito molto leggere ieri notte un comunicato stampa della direzione Nazionale che bastona e demonizza Turigliatto....
"Per quanto riguarda, infine, la non partecipazione al voto del senatore Franco Turigliatto – si conclude - la segreteria ritiene il suo comportamento non solo sbagliato ma incompatibile con le scelte e la modalità di relazione dentro la comunità politica del partito. E’ infatti l’atto più antidemocratico e violento utilizzare una postazione di privilegio per cambiare le decisioni e la collocazione politica che il partito e i gruppi parlamentari democraticamente assumono...."
SOB
Io credo che siamo in tanti in Rifondazione a pensare che Turigliatto non abbia affatto sbagliato. Sono se mai gli altri Rifondaroli che deludono. E' il governo che va al rovescio, non il governo che viene rovesciato....Dobbiamo farcelo dire da Andreotti (oggi su la Stampa) che non si vede dove stia questa discontinuità tra la politica estera di Berlusca e quella di D'Alema? E non solo in politica estera ...questo governo va a rovescio su lavoro, scuola, previdenza sociale, diritti delle persone.... Questo segnale deve arrivare a Rifondazione, altro che crocifiggere Turigliatto!
Anche io da alcuni mi son sentita dire oggi...che cazzo fate! Ma da altri mi son sentita dire: era ora! E' ora di sbilanciarsi a sinistra...non a destra!
A Vicenza si attendevano i facinorosi e sono arrivate le famiglie con i loro bambini. Adesso i nostri stessi compagni vogliono farci credere che Turigliatto è antidemocratico e violento. Ma non facciamo ridere!
Speriamo veramente che in un momento difficile come questo, come scrivi tu Fabio, accada che molti sappiano dare il meglio.
Io sono ottimista.....anche perchè se non lo fossi mi sarei già fucilata una dozzina di volte da sola.
A presto Ciao Gabriella

giovedì 22 febbraio 2007

Appuntamenti della settimana

STUDIARE CON LENTEZZA
Dibattito pubblico su scuola e università a Cuneo

VENERDI’ 23 FEBBRAIO
Ore 21.00

Presso la Sala Falco – Centro Incontri della Provincia – Corso Dante 42 Cuneo

Interverranno:

- Nello Fierro, studente universitario Scienze Politiche, Giovani Comunisti\e Cuneo

- Sergio Dalmasso, capogruppo Rifondazione Comunista in consiglio regionale

- Danilo Corradi, uno degli autori del libro STUDIARE CON LENTEZZA, l’università, la precarietà e il ritorno delle rivolte studentesche, Edizioni Alegre 2006

Presiede Chiara Siddi, studentessa universitaria Scienze Politiche, coordinatrice Giovani Comunisti\e Cuneo






FESTA ARGENTINA

DOMENICA 25 FEBBRAIO


Presso “la Cascina” di San Rocco Castagnaretta
Via San Maurizio 74

( Semaforo di S.Rocco in C.so De Gasperi, svoltare in direzione del Campeggio)


Pranzo su prenotazione dalle 12.00 in poi a base della tipica carne argentina alla griglia (“asado”)
Costo 20 euro (bevande incluse)

Per Alessio

"Basta, sono incazzato nero.
Abbiamo di nuovo consegnato l'Italia a Berlusconi e la sua ciurmaglia.
Non si fa così, non ora.
Abbiamo scritto la nostra fine e non risorgeremo mai più da un colpo del genere.
Addio PACS addio conflitto d'interessi addio democrazia.
Ora chi fermerà più Berlusconi.
Che grave errore abbiamo commesso.
Nessuno si fiderà più di noi.
Mi vergogno e sinceramente io non ho dato il mandato a nessuno di ricattare il paese e piegarlo alle nostre pur leggittimi principi e non voglio che il mio partito usi simili metodi Mastelliani per imporre nulla.
Addio rifondazione io non ti voto più.
Alessio Zampieri"

Caro Alessio
capisco la tua rabbia, e mi dispiace conoscendo la tua coerenza politica.
Mi fa venire una gran tristezza.
Conosco anche Franco Turigliatto da anni: ieri due Senatori non hanno partecipato al voto (Rossi, ex-comunisti italiani e Turigliatto, Rifondazione) mentre due senatori a vita, Andreotti e Pininfarina han votato contro. Di Gregorio, eletto con Di Pietro, ormai è passato al centro-destra.
Sabato con un centinaio di cuneesi son stato a Vicenza (60 col bus di Rifo): tutti i nostri Senatori erano con noi al corteo.
Mercoledì TUTTI e 26 tranne uno (Turigliatto) votano la mozione D'Alema che dice: in Afghanistan si rimane, la base a Vicenza si fa.
Turigliatto si è dimesso da Senatore, verrà espulso, crocefisso sulla pubblica piazza, etc.
Mi chiedo: ma fino a quando potremo andare avanti così?Dopo la Finanziaria, 1.5 miliardi in più di spese per gli armamenti, il TFR, l'Afghanistan che si prepara all'offensiva di primavera, la base di Vicenza, i caccia F-35 che verranno costruiti a Novara, la presa in giro dei DICO, le fondazioni private nelle scuole pubbliche, la legge Biagi è ancora in piedi......Tutte scelte di governo da noi avversate (anche in Consiglio dei Ministri, con Ferrero che non partecipa al voto) ed in piazza.
Il nostro Partito dice: avanti con Prodi.
Guai a pensare al ritorno di Berlusconi e compari.
Questa mattina mi ha fermato un migrante: ma che cazzo avete fatto, mi dice.
Ma fino a quando potremo andare avanti, in nome del meno peggio?
Il nostro Partito, i nostri militanti, stupendi, i nostri giovani: la coerenza costa molto cara, a volte.
Sicuramente non ti ho risposto in modo "politicamente corretto", anche perchè ci conosciamo da tempo.
Sicuramente non per farti cambiare idea, spesso nei momenti difficili i Compagni e le Compagne danno il meglio: vedremo.
Per ora ti abbraccio

Hasta Siempre!

Fabio Panero

Campagna per Morales Nobel per la Pace 2007

FONDAMENTI PER I QUALI CONSIDERIAMO EVO MORALES MERITEVOLE DI RICEVERE IL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2007




La lotta per restituire dignità ai popoli originari della Bolivia, dell’America e del mondo.
Il rispetto delle differenze culturali.
La difesa della memoria storica.
Il suo esempio di onestà, lavoro e sacrificio.
La difesa della sovranità e l’autodeterminazione dei popoli.
La sua permanente lotta per la giustizia sociale.
La sua costante predica di vivere in armonia con la natura.
Il suo impegno a governare con la partecipazione attiva dei movimenti sociali.
La cura dell’ambiente e dell’ecologia.
La sua costante promozione per l’integrazione latinoamericana e dei caraibi, e il rispetto, la pace e la convivenza tra le nazioni.
La lotta alla corruzione, suo principale obiettivo come Presidente della Bolivia.
Il rispetto della norma indigena: "non rubare, non mentire, non essere pigro"
La sua permanente predisposizione a soluzioni pacifiche dei conflitti, dimostrata come dirigente sindacale e come Presidente.
La linea democratica, pacifica, popolare, di unità nazionale e latinoamericana che ha dato al suo governo.
I suoi chiari discorso e azioni contro i riscatti etnici e contro l’esercizio della giustizia per mano propria.



"Solidarietà al popolo boliviano!"



Il 6 dicembre 2006, il Premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel, ha presentato ufficialmente la candidatura di Evo Morales al Premio Nobel per la Pace 2007.
A seguito di questa significativa proposta aderiamo a questa Campagna Internazionale al fine di raccogliere adesioni e appoggio per portare un solido apporto al Presidente boliviano.

Congresso Bolivariano dei Popoli

Cineforum in Rosso

"CINEFORUM IN ROSSO"

LUNEDI’ 26 FEBBRAIO ORE 21
Presso
Circolo "Rosa Luxemburg"
VIA SALUZZO 28 CUNEO



THE CORPORATION
Di Mark Achbar, Jennifer Abbott & Joel Bakan



Chi decide le nostre vite? Chi sceglie cosa mangiamo, che cosa ci raccontano o ci nascondono i media? Chi "si compra" il presidente degli Stati Uniti e poi gli dice come quando fare la guerra? Chi determina cosa respiriamo, controlla la ricerca scientifica per scegliere quali malattie saranno curate nei prossimi decenni?
Risposta: la "corporation", ovvero l’impresa capitalistica multinazionale. Chi controlla la "corporation"? Una sola legge, il profitto, profitto a ogni costo. In questa corsa bulimia e paranoie all’accumulo, la "corporation" sta distruggendo il pianeta, devastando risorse che non saranno mai più rimpiazzate.
Il film "The Corporation" è un documento unico. Considerato uno dei più importanti contributi al multiforme movimento "no-global" e distribuito in tutto il mondo, raccoglie centinaia di testimonianze che svelano i più scandalosi casi di "profitto-ad-ogni-costo".
"Chi vede questo film sente il bisogno immediato di fare qualcosa, anche una piccola cosa, per cambiare questo mondo ingiusto"
Michael Moore

Ingresso libero

Manifestazione nazionale DIRITTI ORA!

Sabato 10 marzo in Piazza Farnese a Roma, manifestazione nazionale per dare la sveglia alla classe politica italiana

APPELLO AD ADERIRE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DIRITTI ORA!

Alle DONNE e agli UOMINI di questo paese così bello e così poco libero.
A chi crede che tutti gli esseri umani nascono uguali in DIGNITÀ.A chi ha a cuore la COSTITUZIONE italiana che riconosce DIRITTI e non li vieta a nessuno.
A tutte e tutti diamo appuntamento per una grande e festosa manifestazione per la LAICITA’ e le LIBERTÀ.

A Roma il 10 Marzo 2007 alle ore 15,00 Piazza Farnese

Per una legge sulle UNIONI CIVILI che riconosca il valore sociale dell'AMORE, eterosessuale ed omosessuale.
Per una stagione di riforme fondate sulla libertà e la RESPONSABILITÀ di donne e uomini.
Un futuro di PACE passa per la valorizzazione dei diritti delle persone e il riconoscimento che la PLURALITÀ è una formidabile ricchezza.
Diamo la SVEGLIA alla classe politica. Il tempo dei diritti è ORA.

Per le adesioni ed informazioni inviare una email a dirittiora@libero.it


ADESIONI

MOVIMENTO
Arcigay
Arcilesbica
Articolo Tre Palermo
Associazione I Ken Napoli
Babilonia
Circolo Mario Mieli Roma
Crisalide Azione Trans
Clubbing
CoMoG Coordinamento Moto Gay e Lesbico
Di’Gay Project
Famiglie Arcobaleno
GayLeft
GayRoma.it Gender di Roma
CIGS- Circolo ARCI Ganimede onlus Siena
La Manica Tagliata
Mit – Movimento italiano Trans
Mos – Movimento Omosessuale Sardo
L’Altro Martedì trasmissione lgbt di Radio Popolare
Pride
Soggettività Lesbica della Libera Università delle Donne di Milano

ASSOCIAZIONI
Arci
Assemblea delle donne di Usciamo dal Silenzio di Milano
Associazione Luca Coscioni
Democrazialegalita.it periodico on line
Blog bioetiche
Blog Pennarossa
Ufficio Nuovi Diritti Cgil Roma e Lazio

SOGGETTI POLITICI
Federazione Nazionale dei Verdi
Federazione Giovanile Socialista
Giovani Comunisti
Giovani Verdi
Radicali Italiani
Rifondazione Comunista
Sinistra Giovanile del Piemonte

PERSONALITA’
Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente
Daniele Capezzone Presidente Commissione Attività produttive della Camera
Titti De Simone parlamentare Prc
Franco Grillini parlamentare DS
Vladimir Luxuria parlamentare Prc
Gianpaolo Silvestri senatore Verdi
Letizia Palmisano, Verdi
Valerio Pocar, Ordinario di sociologia del diritto, Università di Milano-Bicocca
Mario Cirrito giornalista direttore Babilonia
Piergiorgio Paterlini, scrittore
Paolo Hutter, giornalista
Luca Paladini Consigliere Ulivo Zona 8, Segretario Sez. Bassi – Sala DS MI
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Piero Montana, consigliere pari opportunità comune di Bagheria
Marco Cappato, deputato europeo radicale; Segretario Associazione Coscioni
Sergio Rovasio, Segr. Generale Gruppo Parlamentare Rosa nel Pugno
Francesco Fotinguerra
Luisa Sax
Donatella De Gaetano
Gian Luigi Lepri Psicologo giuridico e psicoterapeuta
Alessandro Portinaro Segretario Sinistra Giovanile Piemonte

CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI ROMA

La manifestazione ha il sostegno ed adesione delle testate giornalistiche di Liberazione e Il Manifesto

martedì 20 febbraio 2007

Dibattito pubblico

STUDIARE CON LENTEZZA
Dibattito pubblico su scuola e università a Cuneo

VENERDI’ 23 FEBBRAIO
Ore 21.00
Presso la Sala Falco – Centro Incontri della Provincia – Corso Dante 42 Cuneo

Interverranno:

- Nello Fierro, studente universitario Scienze Politiche, Giovani Comunisti\e Cuneo

- Sergio Dalmasso, capogruppo Rifondazione Comunista in consiglio regionale

- Danilo Corradi, uno degli autori del libro STUDIARE CON LENTEZZA, l’università, la precarietà e il ritorno delle rivolte studentesche, Edizioni Alegre 2006

Presiede Chiara Siddi, studentessa universitaria Scienze Politiche, coordinatrice Giovani Comunisti\e Cuneo

Asl unica: siamo ancora in tempo

Ho letto con piacere la presa di posizione di Massimo Scavino, segretario provinciale dei D.S. sull' unica ASL per la provincia di Cuneo e non posso che dirmi d'accordo.

La federazione provinciale del Partito della Rifondazione Comunista fin dalla campagna elettorale per le regionali propone per la nostra provincia un unica ASL, integrata con l'A.S.O. S.Croce e Carle e con tutta la rete ospedaliera cuneese, proprio per evitare miopi campanilismi e "campagne acquisti" territoriali.
Sicuramente questa scelta andrebbe nella direzione prevista dal piano socio-sanitario regionale che, mi auspico, venga approvato al più presto, andando così a sanare una lacuna legislativa e organizzativa che dura ormai da dodici anni, eredità delle passate giunte di centro-destra.

Ribadisco inoltre che la nostra posizione, come noto, è per la strenua difesa della sanità come bene comune: AMOS deve pertanto diventare una società totalmente pubblica che gestisce servizi non sanitari, i lavoratori di tali servizi devono essere tutelati ed avere contratti di lavoro qualificanti, i precari devono essere assunti a tempo indeterminato.
Il tutto, come dice Scavino, con un unico e sovrano interesse, il cittadino.

Fabio Panero
Segretario provinciale Rifondazione Comunista

lunedì 19 febbraio 2007

Dopo Vicenza facciamo due conti

di Fabio Panero

Dopo la grande e pacifica manifestazione di Vicenza, alla quale ho partecipato insieme ad un centinaio di cuneesi, tra il bus organizzato da Rifondazione Comunista (subito esaurito) ed altri che hanno raggiunto Vicenza con mezzi propri, vorrei fare due conti.
In Italia le installazioni americane sono 113, di cui 8 basi. Il costo di stazionamento delle basi è per il 41 per cento a carico nostro. Paghiamo per averle, e tanto. Quanto esattamente lo sappiamo non grazie al nostro governo, ma all’ultimo rapporto ufficiale del Dipartimento della Difesa Usa, che è pubblico. Il contributo annuale alla "difesa comune", versato dall’Italia agli Usa per le spese di stazionamento dei militari americani, è 366 milioni di dollari: una cifra spaventosa (fonte: Repubblica,6.2.07). Di più pagano solo Giappone e Germania.La base di Vicenza servirà come piattaforma per la 173° Brigata Aerotrasportata, una impressionante unità d’attacco statunitense puntata verso oriente. Avrà il diritto a tenere testate atomiche, come già a Ghedi e Aviano.Chi controllerà tutto ciò?. Gli americani fanno quello che vogliono, ce la ricordiamo la tragedia del Cermis o l’omicidio di Callipari? È una vera servitù militare, per non parlare della servitù pesante a cui è sottoposta la città, con una base a due chilometri, il traffico aereo, gli hangar, lo sconvolgimento del territorio, la richiesta abnorme di acqua. Gli americani richiedono 3,15 milioni di metri cubi di acqua l’anno: sono duemila e consumano quanto 30mila vicentini.Il “Dal Molini” diventerà la più importante base Usa in Europa:Prodi dice si farà comunque. Per quel che ho visto sabato a Vicenza l’operazione non sarà così facile, la resistenza popolare, pacifica e non-violenta spesso se ne infischia dei proclami di politici davvero miopi, la Val di Susa insegna.
Che dire poi delle vergognose affermazioni dei Ministri Amato, Di Pietro e Rutelli?
Che dire dell’ equazione ideata dal Ministro degli interni Amato che pochi giorni prima della grande manifestazione di sabato 17 metteva sullo stesso piano i manifestanti di Vicenza, le Brigate Rosse e gli ultrà del Catania?
Ci sarebbe da ridere: purtoppo questi signori fanno parte del governo che ho votato, di cui Rifondazione Comunista fa parte.
Per fortuna l’Unione in Veneto era parte del corteo: Margherita, D.S. tutte le forze del centro-sinistra, le organizzazioni sindacali.
Non è che l’inizio.

Fabio Panero, segretario provinciale Rifondazione Comunista

CORIANDOLI E NON BOMBE IN UN CORTEO ARCOBALENO

CORIANDOLI E NON BOMBE IN UN CORTEO ARCOBALENO

"Ascoltare la base, non costruirla…" recitava uno degli slogan della manifestazione tenutasi il 17 febbraio a Vicenza contro la guerra, contro le sue basi e per la pace.
"Questa è la Base di Vicenza" titolava domenica 18 il quotidiano LIBERAZIONE, in prima pagina, sotto una grande foto, immagine di gente sorridente, pacifica e determinata che ha sfilato per dire NO a DAL MOLIN.
Questa base, si è fatta ascoltare e vedere di nuovo. Il popolo della pace è riemerso con tutta la sua forza e radicalità.
Uomini, donne , bambini, giovani e vecchi…un fiume in piena che ha percorso chilometri di strada senza un danno, senza un atto vandalico, senza un’aggressione…così come doveva essere, come eravamo ben certe che sarebbe stato, ma ben lontano da come ce lo hanno voluto vergognosamente delineare nei giorni precedenti televisioni e giornali per voce di esponenti del governo, della maggioranza e dell’opposizione.
Almeno adesso tacessero per un po’, avessero il coraggio di stare un po’ in silenzio e di riflettere sulle distorsioni del reale che hanno compiuto, sulla paura che hanno tentato inutilmente di diffondere omettendo i fatti più importanti, cioè i motivi della manifestazione e la dissennata scelta del governo di concedere agli statunitensi il raddoppio della base senza nemmeno interpellare i cittadini di Vicenza. La maggioranza dei cittadini di Vicenza e dei comuni limitrofi, infatti, è fortemente contraria alla costruzione di una nuova base militare. Lo dicono i cittadini e lo dice anche un sondaggio della Demos (63% NO). I motivi del NO sono vari e possono essere riassunti nel fatto che il progetto è devastante, in primo luogo sotto il profilo etico – la base è comunque uno strumento di guerra – ma anche da un punto di vista ambientale e sociale, perchè una città Unesco come Vicenza non può fondare la sua esistenza su un’economia militare. L’imponente manifestazione di sabato ha ben scandito le sue ragioni e lo ha fatto nel modo più bello.
Colori, coriandoli, parole, suoni…l’unica miscela "pericolosissima" di quel corteo è stata la miscela davvero esplosiva di razze e religioni e bandiere e partiti in nome della pace. Quella per noi è stata l’espressione della vera politica, della politica alta: lotta comune per un bene comune, coniugando le diverse appartenenze e le belle e sacrosante specificità. In coerenza con ciò in cui si crede, per cui si spera, per cui si prega…Coerenza…parola che poco ha da spartire con le parole tanto in voga attualmente - interesse, economia, sviluppo – e sempre usate nelle loro accezioni e contesti peggiori. Ma esistono, fortunatamente, altri modelli e tipi di interessi, di economie, di sviluppo, compatibili con coerenza, equità, solidarietà, pace.
Quel corteo di Vicenza ne è una piccola, ma importante voce – il mondo ne è disseminato in tantissimi toni differenti - e andrebbe, per una volta, ascoltata.
Abbiamo cercato anche a Mondovì di esprimere il nostro piccolo, ma visibile sostegno alla manifestazione esponendo qualche bandiera della pace e distribuendo volantini che esprimono il nostro totale dissenso nei confronti di una politica che troppo spesso si mette al servizio delle logiche di guerra.
Non è facile smuovere la nostra sonnolenta ed apatica città su temi così importanti….comunque ci abbiamo provato…
Per qualche minuto, in mancanza di altre mani, i "bambini" della fontana di corso Statuto ci hanno aiutato a sorreggere le nostre bandiere colorate. Poi, all’invito cortese ma fermo dei vigili, le abbiamo rimosse.
Il giorno dopo altri colori ed altri suoni hanno invaso le strade ed almeno dietro la maschera …la città è parsa (così è se vi pare) meno indifferente.

Per il Partito della Rifondazione Comunista di Mondovì

Gabriella Barberis e Fabia Bessone

Alex Zanotelli difende i pacifisti: "Andiamo a Vicenza, non facciamoci intimidire"

Alex Zanotelli difende i pacifisti: "Andiamo a Vicenza, non facciamoci intimidire"

di Simonetta Cossu

Alex Zanotelli è un missionario Comboniano che ha vissuto per 12 anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya, dove sono i più poveri fra i poveri, i più esclusi fra gli esclusi. Da qualche anno è rientrato in Italia, ha scelto di vivere inserito in un quartiere popolare di Napoli e si impegna nell’animazione di gruppi, comunità e associazioni in tutta Italia. Precedentemente era stato missionario in Sudan e per molti anni direttore della rivista Nigrizia. Ancora adesso collabora per questa rivista e lo scorso anno ha curato le riflessioni di Ormegiovani. Da sempre impegnato sul fronte pacifista lo sentiamo alla vigilia della manifestazione di Vicenza. C’è in questi giorni un tentativo di parte di accomunare la protesta dei movimenti a progetti eversori e terroristi. Come si risponde a questo? Non c’è alcun legame tra gli arrestati di ieri e i movimenti di base. Sono molto arrabbiato con il Corriere della sera che sta replicando l’operazione che era stata tentata a Firenze. Quante bugie e falsità furono scritte allora prima della grande protesta che fu pacifica e giusta. Oggi provano a fare la stessa cosa, ma i movimenti di base non c’entrano niente. E’ l’ennesimo tentativo di gettare fango su chiunque e qualsiasi movimento che si oppone al sistema. La cosa non è accettabile. Oggi, ancora più di ieri, è importante che a Vicenza si tenga una grande e pacifica manifestazione in quanto le ragioni di questa protesta sono profonde ed umane, sono ragioni giuste. Il movimento pacifista sembra aver perso la sua spinta con una maggioranza di centrosinistra al governo, che qualcuno ha anche definito "amico".Cosa ne pensi? Mi sono convinto oramai da lungo tempo che non ci sono governi "amici", finiamola con le illusioni. Dobbiamo convincerci, anche come movimento di base, che siamo dentro un sistema la cui logica è quella del mercato, la cui unica legge è quella del profitto. I nostri politici se vogliono esistere devono obbedire a queste logiche altrimenti devono andarsene. Inutile prendersi in giro su ruoli politici che purtroppo non esistono. Qual’è il dato peggiore finora? Trovo inaccettabile ad esempio il caso degli aerei Jsf. Com’è possibile che un sottosegretario vada a Washington a firmare quel tipo di contratto quasi alla chetichella proprio mentre si annuncia un accordo di vertice sulla politica estera. Una spesa di miliardi di euro per nuovi aerei da combattimento e per la ricerca militare, oltre ai 22 miliardi previsti nella finanziaria di spese militari, sono una cosa pazzesca; neanche Berlusconi ci aveva fatto vedere cose del genere. Proprio per questo l’esistenza di un movimento di base è ancora più importante di prima. Non dobbiamo svenderci a nessuno. Ho sempre sostenuto che la società civile è la società civile e che i partiti dovrebbero restarne fuori. Questo non esclude il fatto che se i partiti voglio appoggiare certe istanze è bene che lo facciano. Credo che sia arrivato il tempo e il ruolo fondamentale per l’agire della società civile. Altrimenti saremmo semplicemente travolti. Quindi, ripeto, è importantissimo essere in tanti a Vicenza. Io purtroppo non potrò esserci, ma invito tutti a mobilitarsi. Il governo Prodi deve capire che non può andare avanti così, barcamenandosi in questa maniera. Non può accettare una base come quella di Vicenza, ma neanche una militarizzazione come quella in corso alla base di Napoli. A Vicenza è previsto il comando supremo delle forze aeree di pronto intervento americano, a Napoli è stato trasferito il commando supremo delle forze navali Usa. E a Sigonella vogliono triplicarla. E ancora non possiamo accettare una finanziara con un incremento del 13% delle spese militari. Questi sono tutti motivi per dire di no a questo tipo di politica che è profondamente militarista e che viola radicalmente l’articolo 11 della Costituzione italiana. Ma società civile e movimenti hanno secondo te la forza per poter incidere sulle politiche di un governo? Incidere in questo momento non è facile, sono molto realista. E’ il mercato che controlla tutto, i potentati economico finanziari stanno di fatto dettando le loro agende. Sono però anche profondamente convinto che man mano che la gente incomincia a capire cosa sta avvenendo, e incomincia a sentire sulla propria pelle quanto paga per tutto questo la reazione dal basso ci sarà. E chiaro che i poveri del sud del mondo già ci sono arrivati perchè stanno già pagando duramente, ma va detto che anche loro hanno ormai introiettato l’immagine del sistema: l’impero non esiste così per caso ma perchè lo vogliamo tutti alla fine. I poveri dovranno fare un bel po’ autocritica e decidere cosa vogliono veramente, e noi altrettanto. Dobbiamo incominciare a costruire alleanze tra nord e sud del mondo su cose specifiche come l’acqua, i rifiuti, la pace. A proposito di battaglie c’è appunto quella sull’acqua che è arrivata ad un momento cruciale.Tu a Nairobi hai fatto una proposta per la marcia Perugia-Assisi... Guarda è ormai certo che le guerre del futuro saranno per l’acqua. In Italia è in pieno corso l’iniziativa popolare per la raccolta delle firme contro la privatizzazione di questo bene comune. Io ho avanzato una semplice proposta: facciamo seriamente la Perugia-Assisi e chiediamo che nessun comune che ha privatizzato l’acqua si presenti con il gonfalone. Mi sembra che sia il minimo se si vuole essere seri. Se vogliamo smettere di fare della retorica, parlando di pace sventolando semplicemente una bandiera arcobaleno, son queste le scelte fondamentali che dobbiamo fare, altrimenti ci prendiamo in giro.

Liberazione 14 febbraio 2007

sabato 17 febbraio 2007

Dopo i nomi, le facce!


I ragazzi del servizio affissioni del Comune non sono arrivati fino dalle vostre parti?

Abbiamo tempo.

Intanto eccoci qua.
Se avete letto i nostri nomi sulla Guida di ieri, ecco ora i volti.
Un'occasione per un megapuzzle preelettorale:
Chi e' chi?
Conta poco, quel che conta e' avere IDEE in COMUNE

Rifondazione prima lista per le comunali

Ieri sia la Stampa, pagine di Cuneo, sia La Guida, hanno notato, nel contesto di articoli sui preparativi dei partiti per le prossime comunali, come solo Rifondazione abbia già presentato la propria lista al completo.
La Guida ha addirittura elencato i nostri candidati in ordine albabetico.

Abbiamo dato dimostrazione di entusiasmo, tempismo e capacità di programmazione alla Città ed è bello che ci venga riconosciuto.

martedì 13 febbraio 2007

CINEFORUM IN ROSSO

LUNEDI’ 19 FEBBRAIO ORE 21
Presso
Circolo “Rosa Luxemburg”
VIA SALUZZO 28 CUNEO


L’ALTRO MESSICO:
IL SUBCOMANDANTE E’ TORNATO

Di FRANCESCA NAVA





Il film documento descrive gli ultimi eventi in messico, dalla marcia del delegato zero in piena campagna elettorale, fino alla rivolta di Oaxaca. Seguirà dibattito.


La serata è organizzata da: Giovani Comunisti/e e Comitato Chiapas Cuneo

Ingresso libero

BUS per VICENZA - Aggiornamenti

BUS VICENZA
la richiesta di partecipazione è stata superiore alle aspettative, quindi ho prenotato un bus più grande (58 posti) rimangono ancora alcuni posti liberi: PREGO TUTTI DI FARMI SAPERE ENTRO GIOVEDì 15 FEBBRAIO ESATTAMENTE QUANTI SIAMO (Saluzzo Savigliano, Bra-Alba in particolare)

Ricordo che la partenza è prevista per SABATO 17 ALLE 6 DEL MATTINO DA PIAZZA GALIMBERTI A CUNEO, con soste a FOSSANO (stazione F.S.) e BRA (stazione F.S.)

Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.

Fabio Panero

BUS per Vicenza ed altri appuntamenti

BUS per VICENZA: abbiamo prenotato un bus da 52 posti per la manifestazione di sabato 17 "No Dal Molin" a Vicenza, costo 20 euro andata e ritorno, (10 per Giovani e Disoccupati)
partenza ore 6.00 da Cuneo Piazza Galimberti lato tribunale, tappe a Fossano (stazione F.S.) Bra (stazione F.S.)
VI PREGO DI CHIAMARMI AL PIU' PRESTO PER LE ADESIONI


GIOVEDI' 15 FEBBRAIO ORE 17.30 MONDOVI': lo stato della sanità in provincia di Cuneo e prospettive per il futuro, dibattito pubblico con Luca Robotti (consigliere regionale PdCI) Sergio Dalmasso (Consigliere Regionale Rifondazione Comunista) MARIO VALPREDA, assesore regionale alla sanità

VENERDI' 16 FEBBRAIO ORE 21, CUNEO, sala "Falco": dibattito pubblico su TFR E PENSIONI con Diego Margon, confederazione Cobas e Giorgio Pellegrinelli, commissione lavoro Rifondazione Comunista Torino

venerdì 9 febbraio 2007

ADELANTE di FEBBRAIO!

E' uscito il numero di febbraio di "Adelante!", periodico dei Giovani Comunisti/e.

Se non lo ricevete, richiedetelo alla Sede in via Saluzzo.

Cineforum In Rosso

Lunedì 12 febbraio 2007, dopo una settimana di pausa, ricomincia il CINEFORUM in ROSSO con la proiezione del film IL VENTO CHE ACCAREZZAVA L'ERBA di Ken Loach .

Alle ore 21 presso i locali di Rifondazione Comunista in Via Saluzzo 18 a Cuneo.

Vi aspettiamo numerosi!

Saluti!
Chiara

Appuntamenti

GIOVEDI' 15 FEBBRAIO ORE 17.30:

incontro pubblico sulla SANITA' a MONDOVI' CON MARIO VALPREDA
(vedi locandina nel post precedente)

VENERDì 16 FEBBRAIO ORE 21:

CUNEO, SERATA INFORMATIVA su TFR E PENSIONI,
interverranno Diego Margon, confederazione Cobas e Giorgio Pellegrinelli, Commissione Lavoro Rifondazione Comunista Torino.

Perché Msi e An per me pari sono

Come contributo per i 60 anni del MSI-AN, mi permetto di girare questo articolo di Giorgio Bocca, comparso sull'Espresso
Cordiali saluti
Fabio Panero


Perché Msi e An per me pari sono
di Giorgio Bocca

Questo fascismo visionario, arrogante e voltagabbana piace agli italiani. Perché, come la Chiesa, concede a tutti confessioni e perdoni

Donna Assunta Almirante, la vedova di Giorgio Almirante fondatore del Msi in una intervista a ‘La Stampa’ chiarisce alcuni aspetti del neofascismo italiano. Il primo è che questo neofascismo è la copia conforme di quello di regime: un ceppo originario socialfascista, autoritario, mussoliniano in cui si è appaiato in Alleanza nazionale un fascismo borghese di regime.

L’interessante dell’intervista di donna Assunta è che in questo ibrido politico la forza dirigente e portante è ancora quella missina, che cioè Alleanza nazionale resta un partito fascista.
Dice donna Assunta: “Fra An e Msi non c’è differenza. La casa è la stessa, le persone che vi abitano pure, la via politica del partito non è cambiata”.
“Scusi”, le chiede l’intervistatore, “ma Fiuggi?”. “A Fiuggi si va a bere l’acqua minerale per curare i reni. Il partito è ancora quello e l’elettorato, sebbene sia aumentato, anche. Fini sta sbagliando. Non capisce che la sua gente non vuole perdere la sua identità. Fini è giovane, non ha vissuto la parte più dura della nostra storia, quella che hanno vissuto i Matteoli, i Nania, i La Russa, i Gasparri che erano giovani di piazza. Io sono felice di celebrare con loro la storia gloriosa degli uomini che hanno fatto quel partito”.
Fa eco alla vedova Almirante Maurizio Gasparri: “Io non mi vergogno delle mie origini politiche, anzi ne vado orgoglioso”.
Dice la vedova Almirante che il partito neofascista di Alleanza nazionale non vuole perdere la sua identità, ma la vera identità del partito neofascista è di esserne priva, di comporre tutte le contraddizioni come del resto fa donna Assunta per la sua biografia. Lei è fascista ma nel suo cuore anche di sinistra, suo marito a volte aveva l’impressione dell’aver sposato una comunista.
La ubiquità ideologica è tipica dei fascismi: non era nazional socialista il regime nazista? Non era sociale la repubblica di Salò?
Il primo poteva così permettersi di avere strutture e valori medioevali e pratiche schiavistiche, la seconda di resuscitare le corporazioni avendo per motto di ‘andare verso il popolo’.
A oltre mezzo secolo della sua presunta morte, il fascismo italiano conosce una nuova fortuna non avendo fatto nulla per meritarla. Il suo vergognoso passato trova per strada le vergognose giustificazioni del revisionismo storico: è rimasto legato fino all’ultimo al nazismo delle camere a gas? Sì, ma lo ha fatto per rimaner fedele al compagno d’arme.
Poi con i suoi ‘ascari’ ha venduto i suoi voti alla Democrazia cristiana? Sì, ma lo ha fatto per salvare l’Italia dal comunismo.
Ha poi compiuto il suo impudente voltafaccia con la visita al sacrario dell’Olocausto a Gerusalemme? Sì, ma in difesa della civiltà cristiana minacciata dal terrorismo islamico.
Alleanza nazionale è la più fedele alleata di Berlusconi, cioè della borghesia capitalista per cui il socialista Mussolini aveva seminato di mine la pianura padana? Sì, ma come dice donna Assunta, sia lode ai sempre fascisti del Msi e di An per aver riportato il partito al governo del Paese.
Agli italiani questo fascismo visionario, arrogante nel vuoto, voltagabbana nei sacri ideali piace, lo vota, perdona i suoi delitti. È un modo di essere, di stare in politica disponibile, ma a parole fiero, onesto ma pronto ai buoni affari. È un fascismo che, come la Chiesa, concede a tutti le confessioni e i perdoni.

da l’Espresso on line

SANITA’ IN PROVINCIA DI CUNEO: IL PUNTO DI VISTA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

La Federazione Cuneese del Partito della Rifondazione Comunista apprende con stupore e stigmatizza con fermezza la scelta di riorganizzazione delle strutture dirigenziali della rete sanitaria in provincia di Cuneo recentemente annunciata e mai smentita su diversi organi di stampa ( la Guida, la Stampa , Viver meglio ).

La prospettiva di un unico direttore generale per l’ASO S. Croce e Carle e tre ASL, 15,16,17, della Provincia rischia di compromettere strutturalmente, forzando tra l’altro le prescrizioni organizzative della legge, l’appropriatezza dei rapporti tra ASO e ASL, fino al limite di configurare un sostanziale conflitto di interessi , almeno dal punto di vista istituzionale, tra l’Ente pagatore (il territorio) e l’Ente produttore ( l’ASO ) espansa tramite l’acquisizione di nuovi presidi ospedalieri .

Questa soluzione organizzativa appanna e depotenzia la giusta e qualificante scelta del piano socio-sanitario regionale di perseguire, con decisione, azioni di riequilibrio tra territorio e ospedale, azioni finalizzate a contrastare le improprie attrattive ospedalocentriche.

La preannunciata nomina di un direttore unico evidenzia una direzione di marcia che esaspera l’aziendalizzazione ed evoca inequivocabilmente stili di governo che abbiamo sempre contestato al precedente governo regionale e nazionale .

Un solo direttore al comando può esasperare i livelli di autonomia e di potere “monocratico” ed accentuare ulteriormente una deriva privatistica già ben rappresentata dall’AMOS S.p.a .

AMOS deve diventare una società totalmente pubblica che gestisce servizi non sanitari, i lavoratori di tali servizi devono essere tutelati ed avere contratti di lavoro qualificanti, i precari devono essere assunti a tempo indeterminato.

La Provincia di Cuneo non deve diventare il luogo e la vetrina per la sperimentazione di “nuovi” modelli gestionali che condurrebbero fatalmente allo svuotamento dall’intero del servizio sanitario pubblico nell’effimera ricerca di illusori profitti nominali a scapito di una vera produttività sociale del sistema sanitario realmente integrato col sistema sociale.

Rifondazione si impegna nella strenua difesa della salute come bene comune, indisponibile e non mercificabile e propone all’attenzione ed alla partecipazione democratica dei cittadini competenti una discussione franca , appassionata e critica volta alla costruzione ed alla promozione di seri progetti radicalmente ispirati alla sobrietà ed all’austerità.

Incontro pubblico - 15 febbraio a Mondovi'


LO STATO DELLA SANITA’ IN PROVINCIA DI CUNEO
E PROSPETTIVE PER IL FUTURO
INCONTRO PUBBLICO


MONDOVI’-GIOVEDI’ 15 FEBBRAIO ORE 17.30
SALA COMUNALE DELLE CONFERENZE, C.SO STATUTO

Intervengono:
LUCA ROBOTTI,
Consigliere Regionale Partito dei Comunisti Italiani
SERGIO DALMASSO,
Consigliere Regionale Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
MARIO VALPREDA
ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’

La cittadinanza è invitata!


PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA
Federazione di Cuneo, via Saluzzo 28 tel/fax: 0171/66274 mail: prccuneo@libero.it
Circolo "Dante di Nanni" Mondovì
PARTITO dei COMUNISTI ITALIANI
Circolo di Mondovì

TUTTI A VICENZA!

TUTTI A VICENZA!

Prodi sostiene che la decisione di permettere agli americani di ampliare la base militare di Vicenza è legata a valutazioni strettamente urbanistiche.
Naturalmente non è così.
La decisione di Prodi di “non opporsi” all'allargamento della base Usa rappresenta invece uno schiaffo alle istanze del movimento pacifista, alla citta' di Vicenza, nonche' a una parte cospicua della propria stessa maggioranza parlamentare.

Il governo sceglie di piegarsi ai voleri degli Stati Uniti riaffermando le linee guida di una politica estera e di difesa subordinata alla Nato come dimostrano le missioni militari all'estero
Occorre invece ridiscutere seriamente le missioni all'estero (Afghanistan in primis), la presenza delle basi militari straniere sul nostro territorio, rendere pubblici gli accordi militari stiupulati dal precedente governo di centro-destra, ora secretati..

Vicenza è salita prepotentemente alla ribalta delle cronache, negli ultimi tempi. Purtroppo non per le bellezze architettoniche o paesaggistiche che la contraddistinguono, ma perché questa città è stata scelta, all'insaputa dei suoi abitanti, per diventare lo snodo principale delle politiche militari statunitensi. L'aereoporto “Dal Molin” di Vicenza dovrebbe diventare, secondo gli strateghi del Pentagono, la base logistica più importante dell'esercito americano, proiettando la propria potenza di fuoco nel già martoriato Medioriente.

La 173^ Airborne Brigade, attualmente dislocata tra Vicenza e la Germania, si trasformerebbe in una Unità d'Azione, pronta in poche ore a trasferirsi, armi e bagagli, nei vari scenari di guerra.

Questa è la volontà dell'amministrazione Bush.

Rifondazione Comunista ribadisce netto più che mai il proprio “No alla guerra”, alla sua mistificazione che la vorrebbe "buona" o "cattiva", santa o umanitaria, nonchè all'aumento delle spese militari.

Per questo motivo Rifondazione Comunista di Cuneo organizza un Bus per Vicenza, con partenza da Cuneo sabato 17 e tappe a Fossano e Mondovì.

Affrettati a prenotare!!

Scrivici o tel allo 0171/66274

martedì 6 febbraio 2007

Questo è uno spazio autogestito dove fare della controinformazione, gestito dai Compagni e dalle Compagne di Rifondazione Comunista, Federazione di Cuneo.
Perchè controinformazione: cose gli altri non ti dicono.
Dal Comune, dal locale al globale, per restare sempre in movimento, uno strumento per dare trasparenza alla politica.
Hasta Siempre!
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