giovedì 28 febbraio 2008

La Sinistra - L'Arcobaleno: PROGRAMMA

1. Dignità e diritti nel lavoro: la sicurezza

Ogni giorno in Italia muoiono in media 4 persone mentre lavorano. Grazie a una legge voluta dal Governo Berlusconi si può lavorare anche 13 o 14 ore al giorno e spesso per lavorare occorre rinunciare ai propri diritti. Siamo arrivati al paradosso che il lavoro è pagato a prezzi orientali e le merci così prodotte vengono vendute a prezzi occidentali.
La Sinistra l’Arcobaleno propone: una legge che fissi la durata massima del lavoro giornaliero in 8 ore e in 2 ore la durata massima degli straordinari; l’immediata approvazione dei decreti attuativi del Testo Unico sulla Sicurezza sul lavoro e quindi più controlli e più certezza e severità delle pene per le imprese che trasgrediscono le norme.

2. Dignità e diritti nel lavoro: lotta alla precarietà

I lavoratori e le lavoratrici precarie nel nostro Paese sono oltre 4 milioni. È precarietà di vita, non solo di lavoro. La Sinistra l’Arcobaleno propone di superare la legge 30 e di affermare il contratto a tempo pieno e indeterminato come forma ordinaria del rapporto di lavoro; di rafforzare la tutela dell’articolo 18 contro i licenziamenti ingiustificati; di cancellare dall’ordinamento le forme di lavoro co.co.co, co.co.pro e le false partite IVA.

3. Dignità e diritti nel lavoro: salari, fisco e redistribuzione del reddito

Nel 2003 ai lavoratori toccava il 48,9% del reddito prodotto nel Paese, nel 1972 era il 59,2%. Oggi la quota dei redditi da lavoro dipendente è ulteriormente diminuita. Secondo i dati della Banca d’Italia, dal 2000 al 2006 prezzi e tariffe sono notevolmente aumentati e i salari sono rimasti invariati. La Sinistra l’Arcobaleno vuole fissare per legge il salario orario minimo per garantire una retribuzione mensile netta di almeno 1000 euro; propone un meccanismo di recupero automatico annuale dell’inflazione reale; propone di elevare le detrazioni fiscali per i lavoratori dipendenti. La Sinistra l’Arcobaleno vuole introdurre, come avviene in tutta Europa, un reddito sociale per i giovani in cerca di occupazione e per i disoccupati di lungo periodo, costituito da erogazioni monetarie e da un pacchetto di beni e servizi. La Sinistra l’Arcobaleno propone di diminuire il prelievo fiscale per i redditi più bassi portandoli dal 23 al 20%, contemporaneamente di aumentare la tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, di redistribuire il reddito ai lavoratori e alle lavoratrici attuando immediatamente quanto previsto dalla Finanziaria di quest’anno, che destina loro tutto l’extragettito maturato.

4. Laicità: lo spazio di libertà per tutti

Nei Paesi europei più avanzati, e non solo in Europa, i fondamentali diritti della persona sono tutelati e garantiti da una legislazione che ne salvaguarda la sfera personale, nel rispetto della libertà di scelta di ciascuna e di ciascuno. Da noi non è così. La Sinistra l’Arcobaleno afferma l’uguaglianza sostanziale dei diritti delle persone omosessuali e propone il riconoscimento pubblico delle unioni civili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che ognuna e ognuno abbia il diritto di decidere del proprio corpo e della propria vita e propone una legge sul testamento biologico.

5. Libertà e autodeterminazione femminile

Nemmeno negli anni ’70 l’attacco alla libertà delle donne è stato tanto feroce; addirittura c’è chi propone una moratoria contro l’aborto chiamando “assassine” le donne. La Sinistra l’Arcobaleno propone interventi affinché la legge 194 sia applicata estendendo in tutto il Paese la rete dei consultori e introducendo in via definitiva la pillola RU 486 come tecnica non chirurgica di intervento che può essere scelta dalle donne; una nuova legge sulla fecondazione assistita per eliminare gli ingiusti divieti della legge 40, lesivi della libertà di scelta delle donne e del diritto costituzionale alla tutela della salute; una norma che persegua tutte le forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

6. La pace, il disarmo

L’Italia è al 32° posto per la ricerca scientifica e al 7° posto nella classifica mondiale delle spese in armamenti. Con i soldi spesi per comprare un solo caccia Euro Fighter si potrebbero costruire 100 asili. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che vada pienamente attuato l’art. 11 della Costituzione. L’Italia non deve più partecipare a missioni al di fuori del comando politico e militare delle Nazioni Unite. Vanno tagliate le spese per gli armamenti ed avviata la riconversione dell’industria bellica applicando la legge 185. Vogliamo una legge per la messa al bando delle armi nucleari dal nostro Paese. Siamo contrari alla costruzione della nuova base militare a Vicenza ed è necessaria una Conferenza nazionale sulle servitù militari per rimettere in discussione tutte le basi della guerra preventiva presenti sul nostro territorio. Serve una nuova legge sulla cooperazione allo sviluppo.

7. Proteggere il pianeta: un Patto per il clima

Contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici è fondamentale per garantire una speranza di futuro all’umanità: senza adeguate misure ci saranno rischi certi per la salute e l’ambiente. La Sinistra l’Arcobaleno rifiuta il nucleare e propone che entro il 2020 si superi il 20% dell’energia prodotta da fonti rinnovabili e che le emissioni siano ridotte del 20%; un grande investimento pubblico in pannelli solari su tutti i tetti delle case e degli edifici pubblici. L’acqua è un bene comune e come tale deve essere pubblico. La Sinistra l’Arcobaleno propone la ripubblicizzazione dei servizi idrici, una legge quadro sul governo del suolo e l’inasprimento delle pene contro i reati ambientali e le ecomafie.

8. Le “Grandi Opere” di cui il Paese ha bisogno

Sono necessari grandi investimenti per una diversa qualità dello sviluppo e una buona occupazione. Queste sono le nostre “Grandi Opere”: messa in sicurezza del territorio dal rischio sismico e da quello idrogeologico; investimenti per migliorare i servizi di trasporto per i pendolari e la mobilità nelle città con nuove metropolitane, linee tramviarie e mezzi a energia pulita. Nei prossimi 5 anni 1000 treni per i pendolari. Vanno abbandonati progetti inutili e dannosi come il Ponte sullo Stretto, il Mose a Venezia, la TAV in Val di Susa, a favore di interventi su nodi ferroviari urbani, infrastrutture ferroviarie nel Mezzogiorno e potenziamento dei valichi alpini. Investimenti sul trasporto merci su rotaia e sulle autostrade del mare. Riduzione della produzione dei rifiuti, forti investimenti nella raccolta differenziata, misure concrete per il riciclaggio, impiego delle tecnologie più moderne ed avanzate.

9. Il diritto alla salute e le politiche sociali, indice di civiltà

L’Italia destina alla spesa sociale solo il 2,7% del PIL. In Germania, ad esempio, alla spesa sociale viene destinato l’8,3%. Il fallimento e la crisi dei sistemi che hanno introdotto il mercato nella sanità sono la dimostrazione ulteriore che solo il sistema sanitario pubblico e universalistico può dare risposte al bisogno di salute. La Sinistra l’Arcobaleno propone di adeguare il fondo sanitario nazionale al livello europeo, superare definitivamente i Ticket e le liste di attesa, inserire le cure odontoiatriche nei livelli essenziali del sistema sanitario. La Sinistra l’Arcobaleno propone una legge sulla non autosufficienza finanziando un fondo nazionale per almeno 1,5 miliardi di euro, l’aumento del fondo nazionale per le politiche sociali e l’indicazione di livelli essenziali delle prestazioni per eliminare la divaricazione fra regioni ricche e povere. La Sinistra l’Arcobaleno lancia un piano di asili come cardine della rete dei servizi per le bambine e i bambini.

10. La casa è un diritto, non una merce

Dopo un ventennio di politiche di privatizzazione e deregolamentazione del mercato delle locazioni, il costo degli affitti raggiunge oggi il 50% del reddito e anche più e gli sfratti di chi non ce la fa a pagare i canoni sono diventati il 70% del totale. L’Italia spende per la politica sociale della casa un decimo dell’Europa. La Sinistra l’Arcobaleno afferma che non ci possano essere sfratti se non da casa a casa, propone un piano nazionale per l’edilizia sociale a cui destinare 1,5 miliardi di euro, che porti l’Italia al livello europeo, modificare la legge 431/98, abolendo il canale libero. Vogliamo costituire un fondo a sostegno della ricontrattazione dei mutui di chi ha acquistato la prima casa e rischia di perdere l’alloggio ed eliminare l’ICI sulla prima casa non di lusso per i redditi medio-bassi.

11. Convivenza, inclusione, cittadinanza

Gli immigrati in Italia sono quasi 4 milioni, incidono per il 6,1% sul PIL, pagano quasi 1,87 miliardi di euro di tasse. Sono lavoratrici e lavoratori indispensabili per la nostra società, ma sono esclusi dall’accesso a molti diritti. La normativa attuale impedisce l’ingresso legale nel nostro Paese, creando clandestinità e sottoponendo donne e uomini migranti ad una condizione di sfruttamento e precarietà estrema. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene indispensabile l’abolizione della legge Bossi-Fini, e l’approvazione di una nuova normativa che introduca l’ingresso per ricerca di lavoro, meccanismi di regolarizzazione permanente, il diritto di voto alle elezioni amministrative, la chiusura dei CPT, una legge sulla cittadinanza sulla base del principio dello jus soli.

12. Istruzione, formazione, università e ricerca: le vere risorse per il futuro

Gli iscritti e le iscritte alla scuola italiana di ogni ordine e grado sono 7.742.294, le risorse destinate all’istruzione e la formazione sono pari al 3,5% del PIL e non aumentano da molti anni. Nel nostro Paese gli investimenti in università e ricerca rappresentano l’1,1% del PIL contro l’1,87% dell’Europa a 25, il 2,7% degli USA, il 3,15% del Giappone. La Sinistra l’Arcobaleno ritiene la laicità della scuola pubblica fondamentale a partire dal rispetto rigoroso del principio che le scuole private sono libere, ma senza oneri a carico dello Stato. La Sinistra l’Arcobaleno propone la generalizzazione della scuola dell’infanzia, l’estensione del tempo pieno e prolungato, l’innalzamento dell’obbligo scolastico da fare nella scuola e da portare progressivamente a 18 anni; la valorizzazione del ruolo dell’insegnante come intellettuale educatore. La Sinistra l’Arcobaleno propone di aumentare l’investimento pubblico in alta formazione e ricerca, nel corso della prossima legislatura, per raggiungere la media dei paesi OCSE; di rinnovare il sistema università e ricerca, anche con il reclutamento di 3000 giovani ricercatori l’anno per i prossimi 5 anni; di estendere il diritto allo studio elevando a 20.000 euro il limite di reddito per aver diritto alla borsa di studio.

13. Tagliare i privilegi, difendere la democrazia

La questione dei costi della politica non può essere separata dalla condizione generale del Paese: crescono le diseguaglianze e crescono i privilegi. E crescono anche gli intrecci tra affari e politica a partire dalle regioni meridionali ma non solo. La Sinistra l’Arcobaleno propone la riduzione del numero di parlamentari e di consiglieri regionali. La retribuzione dei parlamentari italiani non deve essere superiore alla retribuzione media dei parlamentari degli altri Paesi europei. È necessaria una legge che sottragga ai partiti le nomine, nella Sanità come negli altri settori pubblici, che stabilisca criteri che le Amministrazioni devono rispettare per garantire l’interesse pubblico e i principi del merito.

14. Una informazione libera, pluralista, democratica

L’Italia in questi anni è stata messa più volte sotto accusa dall’Unione Europea per carenza di pluralismo nell’informazione. Secondo l’ultimo rapporto USA sulla libertà di stampa, il nostro Paese occupa il 61° posto. La Sinistra l’Arcobaleno propone l’abrogazione della “Legge Gasparri” e l’approvazione di una vera legge di sistema che imponga tetti antitrust e impedisca posizioni dominanti nelle comunicazioni e nell’industria culturale. È assolutamente indispensabile approvare una vera legge sul conflitto di interessi.

Paolo Ferrero alla Scuola di Pace di Boves

Sabato 1 marzo PAOLO FERRERO Ministro della Solidarietà Sociale sarà a Boves in visita alla scuola di Pace alle ore 14.30 (via Marconi, presso il Municipio vecchio) ed a Cuneo presso la sala mostre della provincia alle ore 15.30 (palazzo della provincia, c.so Nizza 21) per parlare di Immigrazione presentando il suo libro dal titolo "Fa più rumore l'albero che cade che la foresta che cresce" e per aprire la campagna della Sinistra Arcobaleno nel cuneese.

mercoledì 27 febbraio 2008

10 buone ragioni per votare la Sinistra

La prima ragione (più rispetto per le donne, meno paura del Vaticano) è che il voto alla sinistra è utile perché è l’unico che garantisce alle donne che non si scambierà la loro libertà e dignità e il loro corpo con le diplomazie verso il Vaticano. Attenzione: nessuno dice che la legge 194 è da cambiare, ma gli altri non sono disposti a denunciare il fatto che si vuole snaturare quella legge contro l’autonomia delle donne. Questa è la vera questione in gioco. Il Pd dice che l’aborto va lasciato fuori dalla campagna elettorale perché non vuole spendersi a fondo a tutela dello stato di diritto e del compromesso tra stato e decisione della donna contenuto in quella legge.

La seconda ragione (meno guerra, più buona politica) del voto utile riguarda la guerra: l’unica garanzia che L’Italia non parteciperà a dissennate azioni armate nei Balcani è il voto alla Sinistra. L’unica certezza che si cercherà una strada meno rovinosa per l’Afghanistan di quella di una azione militare che dopo sei anni palesemente non funziona è la scelta per la sinistra
La terza buona ragione (meno spese militari più soldi alla scuola e all’università) è il disarmo: l’Italia è al trentaduesimo posto per la ricerca scientifica e al quarto per spese pro capite per armi e difesa. Di fronte al riarmo impressionante in corso, di fronte all’evidenza che qui sta una delle radici dell’ineguaglianza spaventosa e dei pericoli per l’umanità, solo la sinistra prende impegni chiari.
Al quarto posto (più diritti e salari, meno sconti alle imprese), non certo per importanza, sta il lavoro. Bene che se ne torni a parlare, dice Epifani. Ma, impresa e lavoro sono uguali? La Sinistra pensa di no e sceglie: per un paese più giusto e moderno. Bisogna ridare riconoscimento e dignità al lavoro. Lo spieghiamo prima o poi in un dibattito televisivo che se i salari non sono stati al centro della politica del governo Prodi, benché la Sinistra lo chiedesse, è perché non hanno voluto Padoa Schioppa e i veti del Pd? I co.co.co. e i co.co.pro. sono in gran parte lavoratori dipendenti mascherati e questo imbroglio lo conoscono tutti. Il Pd propone ora di dargli un salario minimo, ma non di superare l’imbroglio. Non sarà più riformista svelare l’inganno e cambiare quelle norme della legge 30, operazione che non costa ai contribuenti, ma chiede alle imprese quella responsabilità sociale che dopo anni di crescita dei profitti è il minimo che si può chiedere? La redistribuzione così non avverrebbe solo a spese dello stato (con il calo delle tasse sul lavoro), ma con una divisione dei benefici della produttività più equa.
Quinto (più stato sociale, meno regali alle rendite). A proposito di redistribuzione bisogna chiedere una tassazione più giusta, anzitutto delle rendite. E poi, visto che la ricchezza si può ripartire verso il basso attraverso salari, pensioni e servizi bisogna necessariamente rafforzare lo stato sociale in controtendenza con lo svuotamento perseguito in questi anni. Un asilo nido è indispensabile quanto un pronto soccorso e la politica per sostenere la non autosufficienza, per assicurare alle donne la libertà di lavorare non si risolve con un bonus in denaro, ma contando su una rete di servizi forti: qui c’è il pilastro di una maggiore giustizia sociale e di un progresso economico. Quando Veltroni dice che si devono tagliare tre punti di spesa pubblica cosa accadrà per sanità e servizi? Il voto alla sinistra è l’unica garanzia che si vada verso il rafforzamento del welfare.
Sesto (più qualità allo sviluppo, meno scempio di risorse e territorio). L’ambientalismo del «sì» proposto da Veltroni è speculare a quello del «no»: li non va bene niente, qui va bene tutto. Invece ci vuole l’ambientalismo della qualità. La garanzia sta nella sinistra arcobaleno che non deve rendere conto ai grandi interessi economici, ma tiene a cuore i beni comuni.
Settimo (più libertà per le persone e meno ipocrisie conservatrici). La libertà di divorziare senza attendere troppi anni, i diritti degli omosessuali, il testamento biologico: la garanzia che uno stato paternalista - che in Europa non c’è più - non decida al posto nostro, sta in Italia solo a sinistra.
Ottavo (più soggetti televisivi, meno favori a Mediaset). Il conflitto d’interessi non ha trovato soluzione perché non si è voluto né la volta scorsa, né questa. Prima, perché D’Alema diceva che Berlusconi si sconfigge politicamente, più recentemente invece, c’era da fare, insieme a Forza Italia, la legge elettorale bipartitica. Anche qui, il voto a sinistra è l’unica speranza. Infatti chi ragiona in termini di potenza sostenendo che le armate televisive di Berlusconi non si possono toccare ed è meglio venire a patti chiedendo spazi a Mediaset, non ragiona in termini liberali. La sinistra in Italia è più liberale dei democratici.
La nona ragione (meno partiti nelle nomine, più politica nella società) è la questione morale. Non c’è legalità, né lotta alla mafia se non si moralizzano vita pubblica e partiti. E non ci pare che il problema sia solo dalle parti di Ceppaloni. Ci vuole coraggio: avanti con la legge sulle nomine in sanità, passi indietro dalle giunte impresentabili. Quella della questione morale è una sfida difficile, ma è quella vitale.
E infine la politica-politica: chi non desidera la "grande ammucchiata" ha un solo sistema: far arrivare tanti voti alla sinistra.

Appuntamenti Sinistra Arcobaleno in provincia

Venerdì 29 FEBBRAIO alle ore 21 presso la sede di Rifondazione Comunista di Cuneo, via Saluzzo 28 CENA DI AUTOFINANZIAMENTO del Circolo "Rosa Luxemburg" (prenotazione: 0171/66274 oppure 3280962581)

Venerdi' 29 febbraio ore 21 Saluzzo presso la sede della "Città da amare" via Don Audi riunione Sinistra Arcobaleno

Sabato 1 marzo ORE 15.30 PAOLO FERRERO Ministro della Solidarietà Sociale sarà a Cuneo presso la sala mostre della provincia (palazzo della provincia, c.so Nizza 21) per parlare di Immigrazione e per aprire la campagna della Sinistra Arcobaleno.

Lunedi' 3 marzo ORE 21 Mondovi’ riunione Circolo Rifondazione e Sinistra presso la sede dell'A.N.P.I. di Piazza Santa Maria Maggiore

Giovedi' 6 marzo ore 21 Fossano Cascina Sacerdote via dello Stagno 2 riunione Sinistra Arcobaleno

Venerdi' 7 marzo ore 21 ORMEA sala della Società Operaia dibattito pubblico "La cartiera di Ormea nella crisi industriale della Val Tanaro" intervengono Iuri BOSSUTO, Cons.Regionale PRC Presidente Commissione Regionale Lavoro, Giorgio FERRARIS, Cons. Regionale P.D., Marco RICCIARDI Segretario Provinciale C.G.I.L., Mimmo FORMICOLA Segretario Provinciale S.L.S.-C.G.I.L. Introduce e modera Claudio BORGNA R.S.U.-C.G.I.L. cartiera di Ormea.


Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

giovedì 21 febbraio 2008

Cineforum in Rosso

Cineforum in Rosso

c/o il circolo "R.Luxemburg" in V.Saluzzo 28 a Cuneo
lunedì 25 febbraio - ore 21
FABBRICA di Ascanio Celestini

Cara madre vi scrivo questa lettera che è l’ultima lettera che vi scrivo. Ve n’ho scritta una al giorno per tanti anni. Voi mi dicevate scrivi scrivi e io ho scritto per più di cinquant’anni.
Una lettera al giorno per cinquant’anni.
Solo una volta non vi scrissi, cara madre, e voi mi diceste perché non hai scritto? che io vi dissi che non avevo potuto scrivere per via dell’ospedale.
Ché avevo avuto la disgrazia e non ho scritto. Mi diceste prima o poi me la scrivi questa lettera? Ché mica puoi saltarmi proprio un giorno nel mentre che mi hai sempre scritto tutti i giorni.
Io vi dissi che sì, che prima o poi ve la scrivevo la lettera. E mo’, adesso ve la scrivo la lettera che manca. È passato più di cinquanta anni e adesso ve la scrivo.
Fate conto che oggi è il 17 di marzo di quel 1949 che non vi ho scritto la lettera di quel giorno. E io riprendo il filo dal giorno prima. Dal 16 marzo.

Cara madre il 16 di marzo di quel ’49 è il primo giorno che entro in fabbrica.

La storia di un capoforno alla fine della seconda guerra mondiale raccontato da un operaio che viene assunto in fabbrica per sbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia.
Del padre e del nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontato all’esterno in maniera epica. Dopo un anno di laboratori in giro per l’Italia abbiamo raccolto storie isolate, frammenti di racconti che ruotano tutti attorno al vissuto fisico della fabbrica.
Chi racconta il lavoro racconta qualcosa del proprio corpo. Anche quando parla del cottimo collettivo, delle vertenze sindacali e dell’articolo 18 usa un immaginario che fa riferimento al corpo.
Come se per parlare di ciò che è accaduto si dovesse tradurre in un linguaggio i cui riferimenti sono la malattia e la salute, la bellezza e la deformità, la forza e la debolezza.
Per il capoforno la fabbrica ha un centro e questo centro è l’altoforno. La fabbrica lavora per il buon funzionamento dell’altoforno e i gas dell’altoforno trasformati in energia elettrica mandano avanti lo stabilimento. L’antica fabbrica aveva bisogno di operai d’acciaio e i loro nomi erano Libero, Veraspiritanova, Guerriero. L’età di mezzo ha conosciuto l’aristocrazia operaia con gli operai anarchici e comunisti che neanche il fascismo licenziava perché essi si rendevano indispensabili alla produzione di guerra. Ma l’età contemporanea ha bisogno di una fabbrica senza operai.
Una fabbrica vuota dove gli unici operai che la abitano sono quelli che la fabbrica non riesce a cacciare via. I deformi, quelli che nella fabbrica hanno trovato la disgrazia. Quelli che hanno sposato la fabbrica lasciandole una parte del loro corpo, della loro storie e della loro identità.

CENA DI TESSERAMENTO - 29 febbraio 2008

Cara/o Compagna/o,

le note vicende del Governo ci costringono ad affrontare una nuova campagna elettorale, la quale richiederà forse come non mai un deciso impegno da parte di noi tutte e tutti.
Affronteremo noi e gli altri partiti di Sinistra una delle elezioni più difficili.
Il PD da una parte e il PDL dall'altra stanno spingendo il panorama politico verso un'americanizzazione della quale percepiamo la pericolosità per chi come noi, ogni giorno sul luogo di lavoro, nelle scuole e in strada si batte per l'alternativa di società.
Il nostro partito ha deciso di affrontare questa sfida unendosi con gli altri partiti di Sinistra presenti in Italia in un'unica lista autonoma:
“La Sinistra, l'arcobaleno”, per portare avanti le comuni battaglie in difesa dell'ambiente, della dignità del lavoro e dei diritti per tutte e tutti.
Che senso ha a questo punto tesserarsi a Rifondazione Comunista nel 2008?
Ebbene noi crediamo che ora come non mai è importante che il Nostro Partito cresca di militanti e di militanza, è essenziale per la Sinistra che i Comunisti siano forti ed uniti: più Rifondazione Comunista vuol dire più Sinistra!
E per il nostro circolo è vitale che tanti compagni e tante compagne continuino a percorrere insieme, nella quotidianità fatta di gioie ma anche di errori, la stessa strada verso quell'ideale di giustizia e libertà..
La sfida del PD e del PDL è stata accettata e come diceva Gramsci: abbiamo bisogno della vostra forza e del vostro entusiasmo, abbiamo bisogno di più Rifondazione in questa Sinistra Unitaria e Plurale.
Vi invitiamo come primo passo di questa nuova stagione politica a partecipare alla

CENA DI TESSERAMENTO 2008

che si terrà VENERDI' 29 FEBBRAIO alle ORE 21

nel Circolo PRC “R. Luxemburg”

in V. SALUZZO 28, CUNEO.

E' RICHIESTA GENTILMENTE LA PRENOTAZIONE, POTETE TELEFONARE o al 017166274 o 3280962581 o mandare una mail a prccuneo@libero.it

COSTRUIAMO LA SINISTRA!


mercoledì 20 febbraio 2008

Panero: Commento alla Manifestazione dei Migranti del 16 febbraio

La manifestazione di sabato 16 dei migranti di Cuneo è stato un sicuro successo.
Nei numeri
, nella partecipazione mista di migranti e italiani, nella rete di associazioni e sindacati che ha coinvolto.
Il successo non era assicurato: senza Governo e con le elezioni alle porte la prospettiva di una legge giusta per cui il movimento dei migranti aveva lottato per anni non era più così vicina.
C'era dunque da temere uno scoramento e una solitudine tanto più profonde quanto più forte era stata la mobilitazione degli anni precedenti.
In questa situazione siamo riusciti a dare prova di unità e nello stesso tempo a valorizzare le diversità e soprattutto a dimostrare (vedi la totale indifferenza alle provocazioni della Destra che ha imposto un cambio di percorso al corteo) un livello di maturità politica impensabile in un movimento dalla storia così recente.

Fabio Panero

martedì 19 febbraio 2008

Il Consiglio Comunale di Cuneo dice NO AL RAZZISMO

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Cuneo di lunedì 18 febbraio è stato presentato e discusso un Ordine del Giorno da parte del Consigliere Comunale della Lega Nord sulla falsa riga di quello presentato a Cittadella (ed a Bra in provincia di Cuneo), il cui fine per nulla celato era negare la residenza ai cittadini stranieri senza determinati requisiti di reddito.

Questo Ordine del Giorno è stato respinto, con il solo voto favorevole del proponente: neppure il resto del centro-destra l'ha votato.

In sala consiliare era presente l'intero stato maggiore della Lega Nord locale, dal Senatore Davico al Consigliere Regionale Claudio Dutto oltre al segretario provinciale della Lega Isaia, che se ne sono andati a casa con le pive nel sacco.
Dopo la splendida manifestazione anti-razziata di sabato a Cuneo (oltre 600 cittadini e migranti in corteo per la città) un altro piccolo tassello verso una città democratica fondata su diritti di cittadinanza per tutti.
Ho particolarmente apprezzato il richiamo del Sindaco Valmaggia alla decennale lotta contro tutti i razzismi portata avanti nel capoluogo, che lo ha visto protagonista prima come Assessore ai Servizi Sociali, poi come Sindaco, parimenti all'attacco contro i "sindaci-sceriffi" molto in voga purtoppo anche in alcune città governate dal centro-sinistra.
Un grazie enorme ai cittadini, ai militanti politici che hanno voluto manifestare nel corso della seduta consigliare la loro avversione contro questo provvedimento, che riceveranno il premio "fair play" 2008 per aver dovuto sopportare le ingiurie dei leghisti che, come sempre, dimostrano un alto rispetto verso chi vuole vivere in una società di diritti per tutti e tutte.

Fabio Panero
consigliere comunale e segretario provinciale Rifondazione Comunista.

Giù le mani dalla 194!

Con il blitz della polizia al Policlinico di Napoli si è oltrepassato ogni limite.

In un clima pazzesco da caccia alle streghe gli agenti del commissariato Arenella di Napoli, per una presunta notizia anonima di feticidio, irrompono nel reparto dove una donna ha appena interrotto una gravidanza usufruendo della legge dello Stato 194: gettano il panico tra pazienti, infermiere, medici. sequestrano feto e cartella clinica, individuano la "criminale" e procedono ad interrogatorio.

Una violenza inaudita e senza precedenti operata dalle forze dell'ordine sulla quale pretendiamo che vengano individuate le precise responsabilità.

Una violenza che si inserisce in un clima politico e culturale nel paese in cui come non mai sotto attacco è la libertà delle donne, la loro autodeterminazione, la legge 194. A condurre la crociata sono Vaticano, atei devoti, testate giornalistiche, politici che dai salotti televisivi e a mezzo stampa in tutte le salse invocano la sacralità della vita, ci spiegano il dramma dell'aborto, sono pronti a fare del riconoscimento dei diritti dell'embrione la testa di punta della prossima campagna elettorale. Sono questi i fili di una stessa trama su cui si articola la campagna ideologica in atto intrisa di nuovi fondamentalismi, mentre gran parte della sinistra resta silente o indifferente.

In tutta Italia si stanno autoconvocando assemblee e sono state organizzate manifestazioni pubbliche che testimoniano l' indignazione per quanto accaduto: vorremmo organizzare anche a Cuneo intorno all'8marzo una manifestazione su questi temi, per questo motivo invitiamo tutti gli interessati a partecipare ad un'assemblea organizzativa che si terrà GIOVEDI' 21 FEBBRAIO ALLE ORE 21 presso i locali del Circolo PRC "Rosa Luxemburg" di Cuneo, via Saluzzo 28.

Liliana Meinero, Consigliera Comunale "La Città Aperta"
Fabio Panero, Consigliere Comunale Rifondazione Comunista

giovedì 14 febbraio 2008

Cineforum in Rosso

Cineforum in Rosso
c/o il circolo "R.Luxemburg" in V.Saluzzo 28 a Cuneo
lunedì 18 febbraio - ore 21
FRONTE DEL PORTO

Da un racconto di Budd Schulberg e articoli di Malcolm Johnson. Terry Malloy, scaricatore di porto ed ex pugile, ha per fratello il pezzo grosso di una gang che controlla il sindacato dei portuali di New York. Una faticosa crisi di coscienza lo spinge a testimoniare contro la sua corruzione criminale. Film nero – girato per intero a New York, quasi sempre in esterni – con forti implicazioni sociali, sottintesi etici, risvolti politici e accensioni melodrammatiche, è il trionfo dell'ambiguità di E. Kazan che, come il suo sceneggiatore Budd Schulberg (da un suo romanzo), aveva molti conti da regolare con i comunisti e li regola, imbrogliando le carte. È anche il trionfo di uno stile di recitazione, quello del Metodo, cioè dell'Actors' Studio. M. Brando memorabile come il bianconero di Boris Kaufman. 7 Oscar (film, regia, sceneggiatura, fotografia, scenografia, M. Brando, E.M. Saint, montaggio) e un Leone d'argento a Venezia.

il MORANDINI 2008
di Laura, Luisa e Morando Morandini

martedì 12 febbraio 2008

Interpellanza urgente per il Consiglio Comunale del 18 febbraio

Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: interpellanza urgente, sulla decisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali di tutelare le scritte di propaganda del ventennio fascista.


Il sottoscritto Fabio Panero, in qualità di Consigliere Comunale del Partito della Rifondazione Comunista


Preso atto con stupore che l’articolo 11 comma 1 del decreto legislativo n°42 del 2004 del Codice dei Beni Culturali in un’interpretazione alquanto estensiva sotto la dicitura "iscrizioni" tutela anche le scritte di propaganda della dittatura fascista


Constatato che in frazione Madonna dell’Olmo, la scritta "DUCE" campeggiante sul muro della cascina "Torre Allera"recentemente acquistata da privati è stata ripristinata nel corso dei lavori di ristrutturazione di detto fabbricato


Considerato quanto meno offensivo per i combattenti e per caduti nella lotta di Liberazione avere come "biglietto da visita" all’entrata della nostra città una scritta a caratteri cubitali inneggiante a Benito Mussolini


Considerato che Cuneo è città Medaglia d’Oro per la Resistenza contro il nazifascismo e la Costituzione Italiana nata dalla Resistenza nonchè le norme ad essa collegate vietano espressamente l’apologia del fascismo


Interpella il Sindaco e la Giunta per chiedere quanto segue:


- appurare da chi sia partita la decisione di ripristinare detta "opera d’arte" che nulla ha a che vedere con la cascina in questione
- sollecitare la Sovrintendenza ai Beni Culturali a rivedere questa decisione, impegnandosi altresì a tutelare le vere opere d’arte presenti anche nel nostro territorio cittadino
- Ribadire l’alto valore storico, politico e culturale della Resistenza contro il nazifascismo come elemento fondante anche di questo consesso.


Con richiesta di risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale


Cordiali saluti


Fabio Panero, Consigliere Comunale PRC-SE

Interpellanza per il Consiglio Comunale del 18 febbraio

Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale

Interpellanza a risposta orale.
Oggetto: dipendenti del Comune di Cuneo
Il sottoscritto Fabio Panero Consigliere Comunale del Gruppo Rifondazione Comunista


Premesso
che si è scatenata un’ossessiva campagna contro il pubblico impiego all’inizio del 2007 e che ha avuto la sua apoteosi il 4 dicembre 2007, quando tutta la stampa nazionale e i mass-media hanno dato il massimo del risalto all’intervento che Luca Cordero di Montezemolo ha fatto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico alla Luiss, contro le troppe assenze dei dipendenti della Pubblica amministrazione.
Successivamente il quotidiano LA STAMPA - seguendo l’onda di Montezemolo - riportò un’indagine che aveva come titolo "DIPENDENTI REGIONALI RECORD D’ASSENZE" che puntava l’indice contro le troppe assenze dei dipendenti della Pubblica amministrazione comprendendo però nelle assenze i giorni di ferie, di permesso, di infortunio, di maternità e i congedi per motivi di famiglia retribuiti e non, che sono garantiti dai contratti nazionali di lavoro e di cui ogni lavoratore, seppur pubblico, ha diritto ad usufruire.

Preso atto
che il quotidiano LA STAMPA ha riportato che i dipendenti della Regione Piemonte hanno un tasso di assenteismo superiore dello 0,8 per cento rispetto alla media nazionale del pubblico impiego e che, secondo i dati forniti dall’assessore al personale, sono le dipendenti donne ad alzare la percentuale di assenze anche perché le donne usufruiscono più degli uomini dei congedi parentali che, infatti, superano le assenze legate a malattia. I dipendenti maschi risultano più presenti anche se la causa prima dell’assenza è legata alla malattia.

Considerato
scandaloso che, tanto per alimentare la caccia allo statale fannullone, dettagliatamente documentata quasi ogni giorno in televisione, sui giornali e alla radio, guarda caso ogni qual volta i sindacati parlano di rinnovo contrattuale, persone come Montezemolo, sempre sereno e sorridente come chi arriva a 7 milioni di euro annui di reddito, si permetta di definire i lavoratori della Pubblica Amministrazione "la palla al piede dell’economia italiana".

Ritenuto
altresì vergognoso che queste indagini fasulle mettano alla gogna le donne che vengono tacciate come le meno produttive solo perché la società continua a costringerle ad accudire in modo esclusivo i figli piccoli o portatori di handicap e i genitori divenuti disabili, e per i quali i contratti di lavoro - almeno quelli a loro favore - danno loro i congedi parentali o i permessi pagati.

Preso atto
che nessuno riflette, neppure il presenzialista Montezemolo, sul fatto che mentre queste donne sono a casa ad accudire e curare, lo Stato sociale risparmia in asili nido e strutture per anziani.
Ricorda
che IL SOLE 24 ORE del 16 aprile 2007 che in un articolo titolato "Assenteismo, la classifica dei malati Comune per Comune" aveva indicato il Comune di Cuneo ai primi posti per eccellenza.

Si associa
al Sindaco Valmaggia, che ne LA STAMPA del 27 dicembre u.s. ha respinto, insieme ad altri Sindaci della Provincia, le accuse di scarso impegno rivolte agli impiegati pubblici, e ha sottolineato che i lavoratori del nostro Comune nell’anno usufruiscono in media fra i 6 e 7 giorni di malattia, media normale anche per il lavoro privato.

Verificata
quotidianamente la realtà del Comune di Cuneo i cui dipendenti non sono affatto fannulloni-assenteisti-mangiasoldi, ma lavorano 36 ore la settimana con grande professionalità nonostante percepiscano una media mensile di mille euro e non siano sereni, perché hanno gli stipendi più bassi d'Europa e sono in vacanza contrattuale da oltre due anni, ed i motivi economici sono anche quelli che alimentano gli attriti tra i lavoratori stessi come ho potuto verificare in seno alla Commissione sul Personale e da quanto leggo nei settimanali locali.

Interpella la Giunta e l’Assessore Competente per chiedere quanto segue:

1.quali azioni si intendono adottare per sollecitare il rinnovo dei contratti di lavoro scaduti da anni
2.quali azioni l’Amministrazione intende prendere per una equa e giusta divisione del salario accessorio, unico mezzo per aumentare il minimo salariale a quei lavoratori che pur dando tanto ricevono poco, di fronte al fatto che i dipendenti del Comune di Cuneo contribuiscono a mantenere la nostra città in cima alle classifiche per gli ottimi servizi pubblici
3.chiedere la convocazione urgente di una Commissione Consiliare estendendo l’invito delle Rappresentanze Sindacali del Comune di Cuneo onde discutere dei problemi che riguardano il personale.

Con preghiera di risposta nel prossimo Consiglio Comunale

Cordiali Saluti

Fabio Panero, Consigliere Comunale PRC-SE

giovedì 7 febbraio 2008

Assemblea Nazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori 9 Febbraio

Assemblea Nazionale delle Lavoratrici e dei Lavoratori
9 Febbraio – Torino (ThyssenKrupp)



Il 9 Febbraio si riparte dalla Thyssenkrupp, da un luogo simbolo, dalla metafora della condizione del lavoro in Italia. Lì davanti, in corso Regina Margherita 400, in una tensostruttura da 1.000 posti allestita per l’occasione, si terràl’assemblea nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori organizzata da Rifondazione Comunista-Sinistra Europea.

La giornata inizierà alle 9,30, con i lavoratori della ThyssenKrupp e con sette minuti di silenzio in ricordo dei sette operai morti nell’incendio di dicembre. Seguiranno i saluti, tra cui quello del Sindaco di Torino, Sergio Chiamparino.

L’assemblea avrà quindi inizio con un’introduzione di Maurizio Zipponi, responsabile Lavoro e Economia di Rifondazione Comunista. A seguire, circa 30 interventi di lavoratrici e lavoratori da tutte le regioni italiane, che presenteranno, attraverso i loro racconti, uno spaccato della condizione lavorativa in Italia.


Interverranno anche Paolo Ferrero, Ministro della Solidarietà Sociale, Rosa Rinaldi, sottosegretaria al Lavoro e alla previdenza sociale e Giorgio Airaudo, segretario torinese della Fiom-Cgil.


L’assemblea terminerà con le conclusioni di Franco Giordano, Segretario nazionale del Prc-Se, intorno alle 17,30.



La sera, a partire dalle 21, un’insieme di associazioni organizza nello stesso spazio "Workin’ class heroes: Torino è la mia città", serata musicale in solidarietà con gli operai della Thyssenkrupp. Suoneranno - absolutely unplugged, per evidenziare il carattere intimo dell’iniziativa - i Fratelli di Soledad, Carlo Pestelli, Mao e i Santabarba, oSKAr e i Cappuccino, mentre graditissime presenze saranno quelle di Beppe Rosso e di Ulderico Pesce, uno dei protagonisti indiscussi del teatro civile italiano. Seguirà il dj set Charlie & Grumbi (ArciGroove) che proseguirà le danze fino a notte inoltrata. Presenta Mao di Radio Flash.

mercoledì 6 febbraio 2008

Cineforum in Rosso

MARTEDÌ 12 FEBBRAIO - ORE 21
c/o il circolo "R.Luxemburg" in V.Saluzzo 28 a Cuneo

LA BANDA DEGLI ONESTI

Film del 1956 di Camillo Mastrocinque con Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia.
Totò, portiere di uno stabile eredita una matrice della Zecca dello Stato per stampare banconote da 10.000 lire.
Ma i problemi economici degli anni 50 sono gli stessi dei giorni nostri, quindi per svoltare la propria condizione Totò in una forma straordinaria chiede aiuto a due improbabili "esperti": al tipografo in crisi interpretato dal grande Peppino De Filippo e un pittore mezzo fallito Giacomo Furia, entrambi indebitati fino al collo.
I tre stamperanno banconote afflitti da 1000 dubbi, il film è una serie continua di esilaranti sketch, dalla tipografia notturna ai tentativi di smercio dei falsi.
Uno dei film meglio riusciti di Totò e Peppino, che descrive la realtà italiana lontana dal mito del boom economico e che racconta come l'onestà sia la miglior virtù dei disgraziati di ogni epoca.

BUON COMPLEANNO, RifondaCuneo!!

BUON COMPLEANNO

RifondaCuneo!!
Ad un anno dall'apertura di questo blog, non immaginavamo il successo che abbiamo incontrato.
Il numero di visitatori è attestato stabilmente sopra i dieci-dodicimila annui, provenienti da tutta Italia e anche da paesi europei ed extraeuropei.
Siamo linkati dal sito nazionale del Partito, da altri siti web e da diversi blog, siamo citati in rassegne stampa online.
Il blog si è dimostrato un sistema dinamico per tenere informati iscritti e simpatizzanti del Partito e per condividere con trasparenza le opinioni e le scelte della Federazione Cuneese.
Con l'avvento dei prossimi difficili passaggi della politica nazionale e del processo di evoluzione della sinistra verso un soggetto unitario, siamo convinti che anche il nostro blog porterà un contributo non banale che permetta ai Cittadini di "leggere" la stuazione politica e di giudicare con la propria testa quali siano i migliori interessi del paese.
GRAZIE A TUTTI E CONTINUATE A SOSTENERCI!

martedì 5 febbraio 2008

A NOVELLO INCONTRO "BAMBINI NELLA STEPPA"

COMUNICATO STAMPA
A NOVELLO INCONTRO DAL TITOLO
BAMBINI NELLA STEPPA

Il caso del Kazakhstan: oggi i riflettori occidentali puntano sul petrolio, mentre i poveri rimangono nell’ombra.
Sabato 9 febbraio 2008, alle ore 21,00 presso il Teatro Comunale di Novello, Giulia Panicciari racconta la sua esperienza come volontaria in un’organizzazione per i diritti dell’infanzia.
L’incontro vuole essere un momento speciale per far conoscere ad adulti e bambini un paese in cui sono presenti oltre cento gruppi nazionali e dove dietro a ricchezza e petrolio si nascondono spesso piccole storie fatte di abbandono e miseria. I protagonisti sono bambini cresciuti sulla strada o in famiglie emarginate, che vivono in villaggi sperduti della steppa o nei quartieri più poveri di città supercapitalistiche ma ancora dal volto sovietico.
Sarà questa un’occasione per vedere immagini del Kazakhstan, raccontato attraverso un’esperienza diretta. In seguito sarà esposto il progetto di Sostegno a Distanza, attuato da AVSI, una delle più grandi organizzazioni italiane che da decenni si batte per i diritti dei bambini e delle donne nei paesi più poveri del mondo.
Il Kazakhstan è ormai sotto l’attenzione dei media, ma pochi lo conoscono veramente. Il volontariato internazionale e la cooperazione sono una testimonianza preziosa per conoscere realtà così diverse dalla nostra.
Contatti
Passone Roberto tel.333.4587381

lunedì 4 febbraio 2008

Rinvio Cineforum

I Cineforum del lunedì al Circolo di Cuneo
del 4 e dell'11 febbraio
sono spostati entrambi
al MARTEDI' (5 E 12)
CAUSA CONCOMITANZA INCONTRI DI "LIBERA"

11 febbraio ore 21,00 a Caraglio al Teatro Civico
con Giancarlo Caselli, procuratore generale di Torino.


23 febbraio ore da precisare a Borgo San Dalmazzo
on. Francesco Forgione, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia.


28 febbraio ore 21,00 a Borgo San Dalmazzo
Davide Mattiello, referente di Libera Piemonte.

sabato 2 febbraio 2008

Cineforum in Rosso

Martedì 5 febbraio - ore 21

99 Amaranto

un documentario di Federico Micali

"Ci sono calciatori che con un miliardo si fanno la Ferrari, lo yacht, io mi ci sono comprato la maglia del Livorno. Tutto lì."

La storia di Cristiano Lucarelli, calciatore fuori dagli schemi del calcio moderno che all’apice della carriera decide di rinunciare ad un miliardo di lire l’anno e ad un futuro certo per andare in serie B ad indossare la maglia della squadra della sua città e riportare il Livorno in serie A dopo 55 anni di assenza. Una storia d’amore in oltre 100 gol raccontata attraverso l’indole popolare e ribelle di Livorno, dei suoi personaggi, e del suo tifo col pugno chiuso. Una città che rispecchia la scelta anticonformista di Cristiano di puntare tutto su un numero che non esiste: il 99 amaranto... e rien va plus.





Ingresso libero!

Ordine del Giorno “Un futuro senza atomiche”

Ordine del Giorno che verrà presentato e discusso nel corso del prossimo Consiglio Comunale di Lunedì 18 febbraio ore 18

Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale


Oggetto: Ordine del Giorno “Un futuro senza atomiche”.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO

CONSIDERATO

Che nel 1975 l’Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione nucleare, in qualità di Stato non dotato di armi nucleari; all’articolo 2 del trattato si è impegnata “a non ricevere da chicchessia armi nucleari” nonché a rinunciare per sempre alla produzione e allo sviluppo di tali armi;

che l’Italia ribadisce in ogni occasione, nei consessi internazionali, l’universalità del Trattato di Non Proliferazione nucleare, quale pietra angolare dei negoziati per il disarmo nel mondo;

che la Corte Internazionale di Giustizia ha emesso all’unanimità l’8 luglio 1996 una sentenza consultiva ribadendo che persiste un obbligo a perseguire in buona fede negoziati internazionali che portino ad un disarmo nucleare totale e globale;

PRESO ATTO
Del rapporto della Natural Resources defense Council di Kristensen e Norris, che comprova la presenza di armi nucleari del tipo B61 di proprietà statunitense nella base USAF di Aviano (Pordenone) e nella base dell’Aeronautica Militare Italiana di Ghedi (Brescia),

dello stato di violazione del Trattato di Non Proliferazione nucleare in cui si trova l’Italia per il fatto di ospitare 90 armi nucleari del tipo B61 su suo territorio
PRESO ATTO ALTRESI’

Della campagna “Un futuro senza armi atomiche”, promossa da un Comitato Promotore costituito da 53 realtà italiane, che propone una Legge di iniziativa popolare che dichiari l’Italia “Paese Libero da Armi Nucleari”, tramite la raccolta di almeno 50.000 firme autenticate per presentare la proposta di legge in Parlamento;

della presenza nel Comitato Promotore di due importanti coordinamenti di Enti Locali italiani, il Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e la Rete del Nuovo Municipio;

ADERISCE

formalmente alla Campagna “Un futuro senza atomiche”, facendosi promotore di tale iniziativa nel Comune e nei Quartieri;

INVITA

I Consiglieri Comunali, il Presidente del Consiglio, i Presidenti di Commissione, il Sindaco e gli Assessori ad aderire alla campagna ed a sostenerla attraverso la pubblicizzazione della campagna e l’autentificazione delle firme;

IMPEGNA

Il Sindaco a sollecitare il Governo a dichiarare l’Italia “Paese libero da armi nucleari";

INVITA ALTRESI’

I Parlamentari locali eletti al Parlamento Italiano ed Europeo ad impegnarsi perché l’Italia sia dichiarata “Paese libero da armi nucleari”.

I PRIMI FIRMATARI

I Consiglieri Capigruppo

Rifondazione Comunista Fabio Panero
La Città Aperta Liliana Meinero
Partito Democratico Mauro Mantelli

venerdì 1 febbraio 2008

MISSIONI DI "PACE"

I SOLDATI delle forze speciali ITALIANE IN AFGHANISTAN DIPINGONO SUI LORO MEZZI LE INSEGNE DELL'"AFRIKA KORPS" NAZISTA
Battaglione Rommel

di Gianluca Di Feo (fonte: l'espresso)

Le immagini di un mezzo corazzato dell'esercito italiano colpito da una mina nel deserto dell'Afghanistan svelano un particolare inquietante: i nostri soldati vanno in missione con la palma dell’Afrika Korps hitleriano dipinta sulle jeep

La jeep italiana colpita da una mina. Sulla portierasi riconosce la palma simbolo dell'AfriKa Korps
In Afghanistan sognando El Alamein.
Perché sembra proprio che i commandos delle forze speciali italiane vadano in missione con la palma dell'Afrika Korps dipinta sulle jeep.
Sì, il simbolo inconfondibile dei reparti di Rommel che portarono la bandiera hitleriana alle porte del Cairo. E poi si ritirarono mollando proprio i parà italiani a coprirgli le spalle. Ora alcune foto di un attentato talebano contro le forze Nato hanno fatto nascere il giallo. Le immagini riguardano una jeep corazzata italiana e un blindato spagnolo colpiti da mine nel deserto afghano verso il confine iraniano. Sono foto sfuggite alla censura del nostro Stato maggiore, finendo sui siti web di Madrid e da lì nel forum di "Pagine di Difesa", la più attenta rivista telematica del settore. La buona notizia è che il veicolo blindato dell'Esercito, una delle nuove jeep speciali Iveco Vtlm, ha funzionato, salvando la vita dell'equipaggio. Il mezzo, progettato proprio per sopravvivere agli agguanti con ordigni nascosti nel terreno, sta venendo adottato da molte nazioni.La cattiva notizia è quella palma dipinta sulla fiancata, che riproduce esattamente il simbolo dell'Afrika Korps: è stata omessa solo la svastica. Un'iniziativa di pessimo gusto: estranea alla tradizione militare italiana, ma soprattutto lontana da quei principi democratici che dovrebbero ispirare le missioni all'estero. Gli scatti non permettono di identificare a quale reparto appartenga il veicolo coinvolto nell'attentato: nella zona operano squadre di parà del Col Moschin e di incursori di marina del Comsubin. Nell'autunno 2006 i soldati tedeschi in servizio in Afghanistan vennero fotografati con un simbolo praticamente identico dipinto sulle loro jeep. Le immagini pubblicate sul settimale Stern spinse il ministero della Difesa ad aprire un'inchiesta e sospendere dal servizio sei militari.

Convocazione della V Commissione sul TOUR DE FRANCE

Il tour de France farà tappa a Cuneo: domenica 20 luglio la 15° tappa partirà da Digne-les-Bains ed arriverà a Prato Nevoso, lunedì 21 luglio gli atleti riposeranno a in città e martedì 21 luglio la 16° tappa partirà da Cuneo alla volta di Jausiers.
Il tour si concluderà il 27 luglio a Parigi.
Per la nostra città sarà un evento importante, sia dal punto sportivo, sia per la "copertura mediatica" internazionale.
Molta importanza assumeranno anche gli eventi collaterali, per questa ragione ho convocato, in qualità di Presidente della V° Commissione Consiliare Permanente che ha tra le deleghe anche lo sport, una Commssione per

mercoledì 6 febbraio, alle ore 21,
presso il Salone d'Onore del Municipio
via Roma 28

L'invito è esteso agli organi d'informazione, alle associazioni cicilistiche sportive, a tutti gli amanti dello sport e dellla bicicletta, per presentare l'evento e per discutere insieme proposte ed iniziative.

Fabio Panero
Consigliere Comunale Rifondazione Comunista
Presidente V° Commissione Consiliare Permanente.

Manifestazione per la Legge sui Diritti di Cittadinanza


NUOVA LEGGE
NUOVI DIRITTI DI CITTADINANZA

Sabato 16 febbraio
CUNEO
Partenza del corteo da Piazza Europa ore 15,30
Arrivo in Piazza del Municipio

CHIEDIAMO

APPROVAZIONE DELLA LEGGE AMATO-FERRERO
-regolarizzare subito chi già lavora
basta con la vergogna dei flussi
possibilità di entrare in Italia con permesso per ricerca lavoro e con sponsor
permessi di soggiorno con durata più lunga
diritto di voto amministrativo

APPROVAZIONE NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA
cittadinanza a chi nasce in Italia
diritto di cittadinanza dopo 5 anni di regolare presenza in Italia
diritto di risposta in tempi brevi e con motivazioni del diniego
legge sull'asilo politico

SUPERAMENTO DEL PROTOCOLLO CON LE POSTE PER IL RINNOVO DEI PERMESSI
basta dover pagare 70 euro per rinnovare
basta dover aspettare un anno il permesso di soggiorno

NO AD OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE E RAZZISMO
-no alle proposte discriminatorie della Lega
no ai Cpt e alla condanna penale per chi non ha il permesso di soggiorno
riconoscimento titoli di studio
accesso a concorsi pubblici
restituzione dei contributi pensionistici


Cittadini di Benin, Burkina Faso, Camerun, Congo, Repubblica Democratica del Congo, Costa d'Avorio, Ghana, Mali, Mauritania, Senegal.
Associazione Mergimtari-Albania, Ass. Besa-Albania, Ass. Acasa-Romania, Ass. Stella-Somalia, Ass. Asbarl-Senegal, Ass. Al Salam, Ass. Al Warda.
Associazioni: Acli, Arci, Ariaperta, Coordinamento Immigrati Cuneo, Granello di Senape, Incontrarci, Italia-Cuba, Mondoqui, Mosaico Bra, Orizzonti di pace, Tavolo delle Associazioni del Cuneese.
Consulta degli stranieri-Fossano, "di tutti i colori", Gruppo Enzima G, Sinistra giovanile, Giovani Comunisti, Forum per una legge giusta sull'immigrazione.
Sindacati Cgil, Cisl, Uil
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