giovedì 25 febbraio 2010

Lettera da un lettore del blog


Una piccola nota di speranza
di Michele Sirchia
    Sono uno dei cittadini italiani a cui non piace questa Italia e questi italiani. Io non mi vergogno d'essere italiano (come dicono invece tanti)  proprio perché non mi devo vergognare per gli altri,  al massimo sono gli altri che devono vergognarsi per se stessi. Certo, non sono più andato all'estero e credo che mi sentirei molto in difficoltà (ma non in quanto vergogna) quando, con  il solito pensiero prevenuto, come diciamo noi psicologi, si viene accomunati allo stereotipo predominante che, ahimè, in questo momento, è terribile!

Due commenti di Sergio Dalmasso

ROTTAMATO

Apprendo, martedì 23, dal mio istituto scolastico, che sarò messo “unilateralmente” in pensione dal 1 settembre 2010, avendo raggiunto i quarant’anni di contributi.
Dopo cinque anni di Consiglio regionale, sarei voluto tornare a scuola, anche se ero un po’ preoccupato di riprendere un lavoro con parecchia ruggine (come saranno cambiati gli studenti, i libri, i metodi…?).
La signora Gelmini toglie ogni dubbio, ma dovrebbe rispondere ad alcune domande:
1) quale risparmio avrà lo Stato non pagandomi uno stipendio, ma una pensione?
2) Perché si manda in pensione d’ufficio chi non vorrebbe andarci, quando si predica ovunque la necessità di alzare l’età pensionabile? Non sarebbe meglio dare libertà di scelta?
3) Cacciando via un po’ di vecchietti/e, si darà lavoro ai/alle tanti/e precari/e da anni ed anni in attesa o, come penso, si ridurrà semplicemente il numero degli/delle occupati/e, continuando nell’assassinio del precariato già brillantemente avviato quest’anno.
Credo che le risposte siano chiare. Per me, rottamazione a parte, siamo davanti ad un altro passo della voluta distruzione della scuola pubblica praticata da questo governo e poco o nulla contrastata da quelli di altro colore.

Sergio Dalmasso
consigliere regionale di Rifondazione comunista



SCOMMESSA

Tutti danno per sicure opere che si dovrebbero costruire, grandi e meno grandi.
Berlusconi giura che il ponte sullo stretto sarà completato in sei anni (fine 2015), la TAV dovrebbe essere costruita in 10- 12 anni e così via (ricordate Berlusconi, tanti anni fa, davanti ad un Bruno Vespa genuflesso, tracciare linee sulla lavagna, riempiendo l’Italia di ferrovie, autostrade, tunnel…?).
Ricordo che dell’autostrada Asti/Cuneo si parla dal 1985 ed era stata promessa prima per il 1995, poi per il 2000, poi per le Olimpiadi (2006), che il raddoppio della Cuneo/Fossano era dato per finanziato e fatto nel 2001, che del Tenda bis si parla da decenni. Tralascio, per decenza, il Mercantour.
Propongo una scommessa: se la TAV Torino/Lione, fra cinque anni, alla fine della prossima legislatura regionale, sarà costruita per metà, andrò in Consiglio regionale, mi cospargerò il capo di cenere e chiederò perdono; se vi fossero solamente, come penso, tanti progetti e un po’ di buchi per rassicurare industriali e l’Unione europea, sarebbe opportuno che tutti (consiglieri, assessori…) non si ripresentassero alle elezioni. Neanche a quelle del condominio.

Sergio Dalmasso
consigliere regionale di Rifondazione comunista

mercoledì 24 febbraio 2010

ARTESIO A CUNEO IL 25 FEBBRAIO

SANITÀ PUBBLICA
LAVORO, ACQUA E BENI COMUNI
LA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA C’È!

Presentazione della lista per le elezioni Regionali 2010

Giovedì 25 febbraio ore 21.00

CUNEO
Centro Incontri della Provincia
“Sala Falco”, C.so Dante 42

Interverranno:

Eleonora ARTESIO
Assessore Regionale alla Sanità

Sergio DALMASSO
Consigliere Regionale Rifondazione Comunista

Simone CERATTO,
Segretario Provinciale P.d.C.I.

Presiede e modera: Fabio PANERO,
Segretario Provinciale Rifondazione Comunista

LA LISTA della FEDERAZIONE della SINISTRA

COMUNICATO STAMPA

UFFICIALIZZATA LA LISTA DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

PRESENTAZIONE PUBBLICA 
IL 25 FEBBRAIO A CUNEO



Ufficializzata la lista della Federazione della Sinistra per le elezioni Regionali: in provincia di Cuneo la capolista sarà Eleonora Artesio, Assessora Regionale alla Sanità che con Sergio Dalmasso, Consigliere Regionale di Boves rappresenterà la continuità amministrativa di questi cinque anni di amministrazione Regionale.

Luciana Fossati, impiegata di Racconigi, già Consigliera Provinciale di Rifondazione Comunista negli anni 95-99 ed Ezio Zubbini, professore di storia e filosofia in pensione di Alba, per 10 anni segretario cittadino del P.C.I. e Consigliere Comunale rappresentano le migliori tradizioni della Sinistra in Provincia mentre il saluzzese Simone Ceratto Studente di Medicina presso l’Università di Torino e Segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani ed il monregalese Alessio Giaccone studente universitario di Scienze Politiche sono due rappresentanti delle nuove generazioni che hanno aderito al processo unitario della Federazione della Sinistra.

Un voto utile che vale doppio quello alla Federazione della Sinistra: esso infatti contribuisce a battere Cota e nello stesso tempo a portare la voce della Sinistra d'Alternativa in Regione.

La Federazione della Sinistra ha siglato un accordo tecnico con la Presidente Bresso per battere le destre ma non ne sottoscriverà il programma. Non farà dunque parte dell’eventuale giunta da lei presieduta e si impegnerà al contrario in una campagna elettorale tutta caratterizzata sui propri contenuti: legge contro le delocalizzazioni, reddito minimo sociale, rafforzamento della sanità pubblica, contrarietà al nucleare, piano per il rafforzamento del trasporto locale e dei pendolari, contrarietà alla Tav e alle grandi opere inutili e dannose.

I CANDIDATI


ELEONORA ARTESIO, Assessora Regionale alla Sanità: a metà legislatura le è toccato succedere a Mario Valpreda, impedito da un ictus a proseguire nella guida dell’assessorato più ambito della Regione.  Il «curriculum Artesio» è di una amministratrice collaudata, che ha privilegiato il «fare» al «dire». Un impegno «civico» parallelo a quello «politico». Comunista di famiglia, nella sua militanza partitica (dal Pci 1975, a Rifondazione 1991), ha sempre dato priorità al mondo del lavoro e all’unità a sinistra. Il padre era sindacalista alla Zerboni, lei si avvicinò ai problemi di borgo Vittoria nel comitato spontaneo. Fu Gianni Dolino, l’assessore all’Istruzione della prima giunta Novelli, a indicarla al Pci che voleva portare giovani sui banchi della Sala Rossa: vi arrivò a 20 anni . Fu anche assessore con Castellani 2 (1997), dopo essere stata candidata a sindaco per Rifondazione e Assessore Provinciale ai Servizi Sociali. Di Sanità si occupò da presidente dei presidenti di Circoscrizione (2001, lei presidente della VII), è lì che sviluppò un rapporto di stima con Valpreda.

SIMONE CERATTO (SALUZZO) ha 21 anni, è Studente di Medicina presso l’Università di Torino, Segretario provinciale del Partito dei Comunisti Italiani. Membro del Coordinamento Nazionale della Federazione Giovanile Comunisti Italiani 

SERGIO DALMASSO (BOVES), CONSIGLIERE REGIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA Nato il 18 gennaio 1948, laureato in Filosofia, Storia e Lettere presso l’Università di Genova, insegnante di scuola media superiore a Cuneo. Ha fatto parte dei gruppi del Manifesto (fondatore in provincia di Cuneo), del PdUP, di Democrazia Proletaria (segretario provinciale dal 1977 al 1991). è stato tra i fondatori del Partito della Rifondazione comunista nel Cuneese, di cui stato segretario provinciale dal 1991 al 1995 e dal 2003 ad oggi. E' stato consigliere comunale a Boves e a Cuneo e consigliere provinciale. Collaboratore di riviste storiche, ha scritto testi sulla storia politica del movimento operaio, a livello nazionale e locale. Nelle elezioni 2005 stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella lista maggioritaria.

LUCIANA FOSSATI (RACCONIGI) ha 51 anni, è impiegata presso il Comune di Racconigi, militante di Lotta Comtinua e Democrazia Proletaria, Consigliera Provinciale di Rifondazione Comunista dal 1995 al 1999.
ALESSIO GIACCONE (S.MICHELE MONDOVI) nato a Ceva il 24/08/1988, residente a San Michele Mondovì,  diplomaTO AL lICEO Scientifico Tecnologico a Mondovì, ora al terzo anno di Scienze Politiche a Cuneo, volontario alla Bottega del commercio equo e solidale di Mondovì "Cose dall'altro mondo". Militante dei Giovani Comunisti ed autore insieme al gruppo dei giovani del monregalese della rinascita del locale Circolo di Sinistra  

EZIO ZUBBINI (ALBA) Insegnante in pensione, per trant'anni professore di Storia e Filosofia. Militante e dirigente della sinistra albese e provinciale dagli anni Sessanta: dal 1964 al 1969 nel PSIUP, dal 1970 al 1972 in Lotta Continua, dal 1973 al 1986 nel Partito comunista italiano di Enrico Berlinguer (segretario di sezione, membro dei direttivi provinciali e per 10 anni consigliere comunale e comprensoriale ).
Dal 1992  ha aderito a Rifondazione comunista, come iscritto (1992-1996), simpatizzante,  e ora militante.
  Attualmente è membro del direttivo dell'ANPI di Alba e Langhe.

martedì 23 febbraio 2010

Cuneo,Consiglio Comunale: cartelli e striscioni contro la tangenziale

(di Piero Lunati, Targato CN) 

foto Lanteri

Si sono presentati in massa al Consiglio comunale con cartelli e striscioni per contestare il tracciato della nuova tangenziale di Cuneo. Alla questione erano dedicate tre interpellanze presentate da esponenti di maggioranza e minoranza, unificate poi in un’unica discussione in cui sono emersi i diversi gradi di opposizione al progetto: dalla richiesta al Sindaco Alberto Valmaggia di farsi portatore delle istanze dei frazionisti che dovranno convivere con i disagi causati dai lavori e l’impatto ambientale di svincoli e cavalcavia, chiedendo aggiustamenti al progetto, all’invito a procedere con modifiche più profonde pensando a tratti in trincea e galleria invece dei viadotti fino al ‘no’ ad un’opera ritenuta di dubbia utilità. E’ questo il pensiero del Consigliere di maggioranza Fabio Panero: “Come dissi anni fa – ha esordito l’esponente di Rifondazione Comunista – sono contrario ad un’opera particolarmente devastante per l’intero Oltrestura e non solo per Roata Rossi. Non si capisce a cosa serva quando c’è già la Bovesana e la tangenziale di Fossano. Con il lotto 1;5 Cuneo avrà la sua autostrada. Tutte le regioni hanno gravi problemi di inquinamento. Mettiamo dei soldi in un’opera concettualmente superata quando ci dovremmo occupare del problema della mobilità alternativa. Per togliere il traffico dal centro città facciamo un’autostrada – ha concluso – e pensiamo di collegare il Miac alla strada del colle di Tenda che è chiuso un giorno si ed un no, per non parlare del colle della Maddalena.”

venerdì 19 febbraio 2010

Noi alle 3:32 non ridevamo!

"Noi alle 3:32 non ridevamo!" Con questo grido carico di rabbia e indignazione si concludeva uno dei tanti volantini informativi, distribuiti questo giovedì a Cuneo sulla Protezione Civile e il suo capo (in)discusso. L'iniziativa ha raggiunto l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sulla cattiva gestione Bertolaso, diffondendo fatti e notizie riportati dai quotidiani nazionali.

In programma ci saranno nuove iniziative delle Brigate di Solidarietà Attiva di Cuneo, alla prima uscita pubblica nelle vie cittadine. Infine da segnalare la solidarietà dimostrata con l'esposizione della loro bandiera al movimento No Tav, vittima nella nottata di un grave attacco da parte delle forze dell'ordine in Val di Susa.

Indietro non si torna!
da  http://socialgranda.wordpress.com/

giovedì 18 febbraio 2010

IL LEADER PIU' FAMOSO IN EUROPA

Berlusconi protagonista al carnevale di Dusseldorf




"Matrimonio omo all'italiana", 
il carro di Jacques Tilly al carnevale di Dusseldorf

mercoledì 17 febbraio 2010

Intervista a Sergio Dalmasso


Sergio Dalmasso: i miei cinque anni torinesi
 Intervista al Giornale di Boves


In questi ultimi anni abbiamo sentito più volte Sergio Dalmasso, per farci ragguagliare sulla attività sua e del Consiglio regionale in cui è stato eletto nel 2005, come componente del “listino” di Mercedes Bresso, il gruppo di Consiglieri che vanno, come “premio di maggioranza”, al Presidente.
Ora, verso la fine del suo mandato, ci sembra d’uopo chiedergli un bilancio definitivo, quanto fatto e quanto non riuscito a realizzare (almeno ancora) in questo lustro, oltre che indagare un po’ sulle prospettive, generali e sue personali...
Contrariamente al passato non lo si riesce ad incontrare fisicamente, preso come è tra le riunioni, la preparazione di liste, i primi fuochi della campagna elettorale (le urne si aprono a fine marzo)... Ci dobbiamo accontentare di telefonate e scambio di “e-mail”.
Sergio Dalmasso, professore, classe 1948, unico, ovviamente, Consigliere regionale bovesano dello scorso quinquennio, ci dica, quali sono le soddisfazioni maggiori colte da lei e dalla sua formazione politica in questo quinquennio torinese?

Perché mi dai del lei? Per la carica o per l’età? Intanto non dare troppa importanza ai miei impegni. Semplicemente siamo alle ultime sedute di consiglio, abbiamo qualche riunione serale e sto completando l’ultimo mio giro nelle carceri.
Soddisfazione maggiore è quella di avere avuto una carica importante dopo altre minori, di avere avuto riconoscimento di correttezza ed onestà anche da avversari politici. Per i risultati, questi sono stati anni difficilissimi per Rifondazione: lo scacco al governo, le scissioni, le sconfitte elettorali. Siamo fieri del nostro assessorato alla sanità, del piano sanitario, dell’abolizione dei tickets, dei contributi a cassintegrati, lavoratori a basso reddito, fondi per gli affitti, della legge sul tema dell’amianto, dell’impegno su casa, urbanistica, temi ambientali, scuola. Anche delle nostre proposte per moralizzare la vita politica (dimezzamento della liquidazione, nuova legge elettorale, con massimo di due mandati…)

Giovedì 18: Presidio a Cuneo contro la Protezione Civile SPA.

La Federazione della Sinistra di Cuneo e le Brigate di Solidarietà Attiva di Cuneo aderiscono alla manifestazione nazionale del 18 febbraio indetta dall'Osservatorio Civile contro la trasformazione della Protezione Civile in S.p.a.
Siamo contrari a questo provvedimento che accelera lo snaturamento avvenuto negli ultimi anni a questa importante struttura, resa sempre meno civile dalla gestione militarizzata imposta da Bertolaso e Berlusconi. La nostra idea di "protezione" si fonda sulla prevenzione attraverso maggiori finanziamenti ai Vigili del Fuoco e istituti di ricerca, una gestione trasparente degli appalti e una solidarietà partecipata e costruita dal basso, come dimostrato in Abruzzo dai campi gestiti dalle Brigate (http://www.diariodallabruzzo.org/).
Chiediamo inoltre le dimissioni di Bertolaso e di rispondere al più presto davanti allla magistratura delle gravi accuse a lui rivolte, sperando che si faccia luce sulle speculazioni attorno alla ricostruzione post terremoto.
Per questo invitiamo singoli ed associazioni a partecipare al presidio di giovedì 18 febbraio a Cuneo, dalle ore 16 in C. Nizza (di fronte la BNL), dove sarà presente un banchetto con materiale informativo sulla situazione in Abruzzo e le ragioni della nostra contrarietà a questo progetto.

Federazione della Sinistra Cuneo

Brigate di Solidarietà Attiva Cuneo
 

lunedì 15 febbraio 2010

Vi ricoradte quel 24 aprile?

 

Vi ricordate quel 24 aprile?



24 aprile 2006, Cuneo, fiaccolata che ricorda la Liberazione.
All’ingresso del cinema Monviso, Teresio Delfino, da poco rieletto parlamentare UDC, è sommerso da fischi e imprecazioni. Tutti/e gli chiedono perché ha partecipato alla manifestazione antifascista.
Il fatto è che, pochi giorni prima, alle elezioni politiche, vinte per un soffio dal centro- sinistra di Prodi, Forza Italia, Alleanza nazionale e l’UDC si sono alleate con tutta l’estrema destra fascista, nazista, razzista, negazionista.
Oggi Delfino è candidato alla vicepresidenza dell’amministrazione regionale con quello che un tempo era chiamato centro- sinistra, alleanza che probabilmente raccoglierà altri gruppi e consiglieri che vengono dalla destra. La parola d’ordine è “discontinuità” rispetto ad una maggioranza che ha avuto un assessorato (Valpreda, poi Artesio) di Rifondazione, oggi sostituita dall’UDC di Delfino.
E’ coerente tutto questo? Dimenticavo: Parigi val bene una messa.
Noi, coerentemente, abbiamo siglato un accordo tecnico-elettorale con la presidente Bresso per contrastare il pericolo maggiore: quello della destra che governa a livello nazionale. Avremo programma e contenuti autonomi. In caso di vittoria, non otterremo assessorati e incarichi esecutivi, ma autonomia sui temi a noi cari.
Sergio Dalmasso
consigliere regionale di Rifondazione comunista



Dalmasso e Panero (Rifondazione): carcere di Cuneo, affrontiamo i problemi


Anche il carcere di Cuneo presenta un sovraffollamento, comune ormai a tutte le strutture (a livello nazionale 67.000 detenuti per 43.000 posti); grave anche l’insufficiente numeri degli agenti di polizia penitenziaria, proprio di tutte le carceri del centro- nord. Così il consigliere regionale di Rifondazione comunista, Sergio Dalmasso, commenta la visita al casa circondariale di Cuneo, effettuata sabato 13 febbraio.
La presenza di sei detenuti (anziché tre) in celle di diciotto metri quadri -continua il consigliere- e la carenza di attività ricreative, sportive e scolastiche pesano negativamente sulle condizioni di vita dei carcerati e sul lavoro degli stessi agenti. E’ grave che il governo faccia proclami e poi tagli i fondi e i mezzi, a cominciare dai finanziamenti per la scuola che oggi vive solamente grazie ai volontari.
Occorrono interventi - conclude Dalmasso- sulla questione sanitaria, oggi di competenza dell’ASL, sul lavoro esterno e le misure alternative, per incrementare i corsi di formazione professionale (edili), perché gli educatori abbiano colloqui continui con i carcerati, soprattutto con chi non ha contatti con la famiglia. I detenuti islamici chiedono con insistenza uno spazio per praticare il proprio culto religioso.
Il carcere non può essere una realtà esterna alla città- sostiene il consigliere comunale Fabio Panero che ha partecipato alla visita-. Il consiglio comunale, ma soprattutto tutta la cittadinanza devono rendersi conto di questo problema e dei drammi umani e sociali che nasconde. Come prima iniziativa, prolunghiamo sino al carcere la linea di autobus, almeno nei giorni di colloquio dei familiari.
Il problema- concludono Dalmasso e Panero- diventerà maggiore con l’apertura di una nuova sezione del carcere che porterà a 500 il numero dei detenuti. Questo richiederà più personale, più impegno per le strutture sanitarie, più attività di insegnamento e di mediazione culturale.
Insomma, Cuneo ha un carcere. Non nascondiamo la testa nella sabbia.

giovedì 11 febbraio 2010

ELEZIONI REGIONALI


Intesa elettorale fra la Federazione della Sinistra e Mercedes Bresso.
Il Piemonte ha bisogno di più sinistra: la Federazione si impegna sui propri punti di programma 
in campagna elettorale



L’8 febbraio è stata presentata ufficialmente l’intesa tecnico-elettorale fra la Federazione della Sinistra e la candidata alla Presidenza della Regione Piemonte Mercedes Bresso.

Un’intesa che risponde a due esigenze fondamentali.
Innanzi tutto definisce un fronte democratico, il più ampio possibile, in grado di contrastare la pericolosissima candidatura alla Presidenza di Cota. Una candidatura con il volto peggiore della destra, fatto di  politiche apertamente contro i lavoratori e di un razzismo sempre più inquietante.
In secondo luogo risponde all’esigenza di portare i punti programmatici della Federazione della Sinistra in Consiglio Regionale. La Federazione della Sinistra infatti non sottoscriverà il programma della Bresso. Non farà dunque parte dell’eventuale giunta da lei presieduta e si impegnerà al contrario in una campagna elettorale tutta caratterizzata sui propri contenuti: legge contro le delocalizzazioni, reddito minimo sociale, rafforzamento della sanità pubblica, contrarietà al nucleare, piano per il rafforzamento del trasporto locale e dei pendolari, contrarietà alla Tav e alle grandi opere inutili e dannose.

Un accordo chiaro, alla luce del sole, senza pasticci, fatto prendendo atto di avere un programma diverso da quello messo a punto dalla Bresso, con l’obiettivo di impedire che la Lega conquisti il Piemonte e contemporaneamente di avere più sinistra in Consiglio regionale.

Un voto alla Federazione della Sinistra è perciò un voto che vale doppio.
Contribuisce ad allargare il fronte elettorale contro la destra e allo stesso tempo porta in Consiglio regionale dei consiglieri che, non avendo alcun vincolo di programma con il centro sinistra, sosterranno i contenuti della Federazione della Sinistra.

Contro Cota, in Piemonte ci vuole più sinistra, non più centro.

Torino, 9 Febbraio 2010

Armando Petrini, Segretario Regionale PRC
Vincenzo Chieppa, Segretario Regionale PDCI
Fulvio Perini, Lavoro e Solidarietà



                 COMITATO POLITICO FEDERALE
Il Comitato Politico Federale unitario della Federazione della Sinistra è convocato per
 


SABATO 13 FEBBRAIO
ALLE ORE 15 a CUNEO 
presso 
LA SEDE DI VIA SALUZZO 28

con il seguente Ordine del Giorno:

-candidature per le elezioni Regionali
-organizzazione della campagna elettorale.

LIQUIDAZIONI VERGOGNOSE DEI CONSIGLIERI REGIONALI E LEGGE ELETTORALE

Dalmasso (Rifondazione): grave non avere dimezzato le liquidazioni dei consiglieri e cancellato le “autocertificazioni”.


Ogni lavoro prevede che le liquidazioni corrispondano ad un mese per anno di lavoro. Una norma assurda prevede invece che consiglieri e consigliere regionali ricevano una liquidazione pari a due mesi l’anno, dice il consigliere regionale Dalmasso, di Rifondazione comunista.

Il gruppo di Rifondazione, formato da consiglieri che pure versano per il partito e per iniziative politiche la metà delle indennità e della stessa liquidazione, continua il consigliere, ha presentato una proposta di legge per uniformare laliquidazione a quella di ogni altro lavoratore (una mensilità per anno di lavoro).
Nonostante richieste in aula (l’ultima oggi, mercoledì 10), non siamo riusciti a farla discutere e metter ai voti.
Ci pare un fatto grave che conferma un privilegio assurdo e incomprensibile a quella larga parte di società formata da disoccupati, cassintegrati, precari, occupati a basso reddito, conclude Dalmasso.

Egualmente grave, riprende Dalmasso, aggiungendo un secndo tema, è la non discussione della semplice e sintetica proposta relativa all’abolizione delle autocertificazioni, spesso usate dei consiglieri. E’ un altro privilegio, spesso incomprensibile, aggiunge il consigliere di Rifondazione.
Per Dalmasso sarebbero bastati pochi minuti e un poco di volontà e di buon senso per approvare due provvedimenti che avrebbero parzialmente eliminato il distacco elettori/eletti e l’idea che “la politica sia una cosa sporca”.

Dalmasso (Rifondazione): una proposta di legge elettorale con molte innovazioni.

Ho sperato, afferma il consigliere regionale Dalmasso (Rifondazione), che negli ultimi mesi della legislatura si potesse approvare una nuova legge elettorale, cosa che, purtroppo, non è avvenuta per veti incrociati e per l’incapacità, da parte di molte forze politiche, di guardare oltre gli interessi immediati.

Ho, quindi, presentato, continua il consigliere una mia proposta che possa essere utile nella prossima legislatura. La proposta ha queste caratteristiche:
- il numero dei consiglieri è fissato a 60 e non può essere aumentato
- modificazioni delle attuali circoscrizioni elettorali: Torino viene divisa in due circoscrizioni, altre province vengono accorpate, garantendo un maggiore equilibrio
- abolizione di ogni sbarramento nella distribuzione dei seggi e della raccolta di firme per i gruppi già presenti in consiglio o nel parlamento nazionale
cancellazione del listino. I 12 seggi del listino vengono spalmati proporzionalmente sulle circoscrizioni. Il premio di maggioranza, per garantire maggiore quota proporzionale, è ridotto da dodici a otto seggi
- è prevista la non immediata rieleggibilità di chi sia consigliere da due mandati (dieci anni)
- nelle liste ogni genere deve essere presente almeno per un terzo
- almeno i due terzi degli assessori devono essere scelti tra i/le consiglieri/e. Questo riduce sensibilmente le spese.

E’ una proposta di legge, continua il consigliere, che va in direzione del proporzionale, della rappresentanza di idee e posizioni diverse presenti nella società, di una maggiore moralità (limite di dieci anni per la carica), evita i “mercati” per il listino, garantisce una maggiore presenza di ambedue i generi e riduce il numero dei distaccati (oggi gli assessori non sono consiglieri).

MI auguro, conclude Dalmasso, che questo e altri contributi possano, nei primi mesi portare ad una nuova e migliore legge che consenta anche una maggiore partecipazione della società civile.

lunedì 8 febbraio 2010

ULTIMA ORA DA TORINO

Approvata la delibera di iniziativa popolare sull'inserimento nello Statuto del Comune di Torino del principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico!!!

 
Voti a favore 29: Calgaro (Api), Cassano (Prc), Cassiani (Pd), Centillo (Pd), Cerutti (Sd), Cugusi (Sd), Cuntrò (Pd), Cutuli (Pd), Ferrante (Prc), Galasso (Udc), Gallo Domenico (NST), Gallo Stefano (Pd), Gandolfo (Pd), Genisio (Pd), Gentile (Pd), Giorgis (Pd), Grimaldi, Lavolta (Pd), Levi Montalcini (Pd), Lo Russo (Pd), Olmeo (Api), Petrarulo (IdV), Castronovo (Prc), Rattazzi (Pd), Salinas (Sd), Silvestrini (Prc), Tedesco (Pd), Trombini (Pd), Zanolini (Pensionati e Invalidi).
Astenuti 2: Chiamparino, Lonero
Non partecipanti 2: Cantore, Tronzano.
 
Non posso fare a meno di notare che l'appprovazione di questa delibera non è bipartisan: è stata votata da Pd, Rifondazione, Sinistra Democratica, Italia dei Valori, Alleanza per l'Italia, Nuova Sinistra per Torino e da un consigliere dell'Udc.
Il Sindaco si è astenuto, insieme con Lonero, l'unico consigliere de La Destra.
I Moderati non erano presenti e i consiglieri di centro destra - Pdl, AN, Lega - non erano presenti o hanno partecipato al voto.
Saluti cari
Terry Silvestrini


Comunicato stampa su Acqua pubblica

 
Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione della delibera di iniziativa popolare che stabilisce l’inserimento nello Statuto della Città di Torino del principio che il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro e deve essere gestito esclusivamente da soggetti pubblici.

giovedì 4 febbraio 2010

APPUNTAMENTI IN EVIDENZA







ALBA MARTEDI' 9 FEBBRAIO ORE 21
Sala "Beppe Fenoglio"

L'ACQUA E' UN BENE COMUNE: L'HANNO PRIVATIZZATA E ORA LA PAGHEREMO CARA!

La Federazione della Sinistra lancia un referendum contro la privatizzazione dell'acqua.


Emanuel Parracone


Interverranno:

Oreste DELFINO Gruppo di lavoro per l'acqua di Cuneo

Sergio DALMASSO Consigliere Regionale Rifondazione Comunista

Emanuel PARRACONE, Sindaco di Valdieri, Comune che ha dichiarato l'acqua bene pubblico inalienabile.

Introduce e modera Ezio ZUBBINI

ACQUA PUBBLICA

Di Giambattista (PRC): "Comuni dichiarino l'acqua pubblica"
 

Sul tema della privatizzazione dell’acqua sancito dalla conversione in Legge del Decreto n. 135/2009, è opportuno che la Provincia di Cuneo, Ente che presiede 'l’Ambito Territoriale Ottimale' prenda posizioni nette, con azioni concrete che conseguono. Nella precedente tornata amministrativa il Consiglio Provinciale aveva votato all’unanimità una importante delibera che tra le altre cose prevedeva l’affermazione dei princìpi della gestione pubblica del servizio idrico integrato.

mercoledì 3 febbraio 2010

CHE COERENZA LA LEGA!!

Il nostro Ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia (Lega Nord), prima difende i prodotti "del territorio italiano" e la filiera corta poi si fa fotografare con il grembiulino di Mc Donalds' mentre presenta la nuova schifezza del noto fast food: Mc Italy.

McDonald’s lancia l’hamburger McItaly

[The Guardian] 

Un possibile segno del fallimento morale del governo di Silvio Berlusconi è la visione di un grembiule da cucina di McDonald’s avvolto attorno alla slanciata figura del Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia, mentre aiutava a lanciare la nuova serie di hamburger McItaly. Le capriole del Presidente del Consiglio con giovani donne, le accuse di loschi legami, i disonesti accordi finanziari, le dubbie amicizie politiche ed affari in generale non sono nulla se paragonati a questo mostruoso atto di tradimento alla nazione.

martedì 2 febbraio 2010

VERGOGNA!

DALMASSO (PRC): LEGGE ANTI-DELOCALIZZAZIONI,
PD VOTA CON CENTRO-DESTRA E AFFOSSA LA LEGGE – “CHE VERGOGNA”




“Un voto bipartisan Pd-centrodestra ha affossato oggi – dice Sergio Dalmasso, Consigliere regionale del PRC – la nostra legge che prevedeva di porre alcune regole all’erogazione dei contributi pubblici per le aziende in modo da ostacolare le delocalizzazioni produttive”.


“La nostra legge è stata condivisa e appoggiata da tantissimi lavoratori a cui quotidianamente la politica dice di voler tutelare il posto di lavoro. La legge aveva anche un precedente istituzionale importante: la Regione Marche, a guida centro-sinistra, ha approvato un provvedimento simile”.


“Ma tutto questo non basta quando anche partiti che appartengono al centro-sinistra assumono il principio dell’equidistanza tra aziende e lavoratori. Un’equidistanza che diventa servilismo nel momento in cui si dice che le imprese vanno sostenute con i soldi dei contribuenti senza però chiedere nulla in cambio, senza che all’esborso pubblico corrisponda l’impegno all’assunzione di una nitida responsabilità sociale e valorizzazione del territorio”.


“Riteniamo davvero vergognoso l’atteggiamento del partito della Presidente Bresso che in combutta con PDL e Lega ha bocciato un provvedimento importante per i lavoratori e ha perso l’occasione per porre un freno al fenomeno delle delocalizzazioni che sta, giorno dopo giorno, impoverendo anche il nostro territorio” 

Intervento in Consiglio Regionale


DALMASSO Sergio


Grazie, Presidente.
Non intervengo sulle questioni elettorali, perché anche noi vorremmo capire che cosa succederà: ogni giorno ce n'è una nuova e chi ne sa più di noi dovrebbe spiegarcelo.
Questa proposta di legge sulle delocalizzazioni è stata presentata nell'anno 2007, sostanzialmente a metà legislatura. La Presidenza ci darà atto che, a livello di Capigruppo e non solo, abbiamo chiesto cento volte di portarla all'o.d.g. in Commissione prima e  quindi in Aula. Se questo non è accaduto, è perché molto comunemente l'iter delle leggi è soggettivo e non sempre segue tempi che dovrebbero essere più oggettivi e legati ai tempi di presentazione o a criteri chiari.
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