martedì 27 dicembre 2011

SOSTIENICI!


"Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane, a tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.

Costoro non amano le regole, specie i regolamenti e non hanno alcun rispetto per lo status quo. ...

Potete citarli, essere in disaccordo con loro; potete glorificarli o denigrarli ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorarli, perché riescono a cambiare le cose, perché fanno progredire l’umanità. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli noi ne vediamo il genio; perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero". (Dario Fo)

FATTI UN REGALO SOSTIENI RIFONDAZIONE COMUNISTA!

Non abbiamo vergogna di dire che siamo senza un euro: viviamo completamente di autofinanziamento,le inziative portate avanti quest'anno sono state tantissime, anche una piccola cifra per noi è importante.

Possiamo contare solo su noi stessi.

Pensiamo che investire nella Federazione cuneese di Rifondazione Comunista (federazione della Sinistra) sia uno dei pochi investimenti sicuri in un momento di crisi come questo.

COME FARE A SOSTENERCI

"AZIONARIATO POPOLARE"

Iscriviti a Rifondazione Comunista o ai Giovani Comunisti se hai meno di trent'anni.

OPPURE

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Auguri per un 2012 ribelle e solidale !

Fabio Panero

segretario provinciale Rifondazione Comunista

domenica 25 dicembre 2011

Può un non vegetariano dirsi comunista?

Cari compagni quello che segue è un bell'articolo che disturberà ma fara' riflettere e forse convincera' nel tempo qualcuno ad alimentarsi senza crudeltà e a comprendere come l'alimentazione carnea incida sulle società creando disuguaglianze, morte e sofferenza agli animali umani e non e contribuendo alla distruzione dell'ambiente.
Mi rendo conto che quanto segue è "roba forte", se si puo' pubblicarlo sul blog sarebbe una buona cosa
Ciao a tutti
Michele Sirchia
Può un non vegetariano dirsi comunista?

Credo che una delle caratteristiche più interessanti e condivisibili del comunismo sia l'intransigente difesa dei più deboli. Il comunismo dovrebbe essere per sua natura internazionalista ed inclusivo.

Tuttavia, il pensiero marxista classico per motivi storici (non ci si può dar pena in un sol colpo di tutti i mali del mondo) e per le sue radici filosofiche (il marxismo prende le mosse dall'hegelismo, filosofia eminentemente antropocentrica) ha drammaticamente limitato la propria sfera protettiva e rivendicativa alle necessità ed ai diritti dei membri della nostra specie.

Ma oggi è ancora possibile essere comunisti e non considerare la sorte dei nostri fratelli minori che, in silenzio, abitano con noi questo pianeta sperduto nell'immensità dello spazio cosmico?

E' possibile ancora oggi non riconoscere che lo sfruttamento degli animali è la premessa e la giustificazione logica dello sfruttamento umano? Leggendo i filosofi marxisti della scuola di Francoforte (tra gli altri, Adorno, Horkheimer e Marcuse) sembrerebbe proprio di no. Ad esempio, Adorno afferma che "Auschwitz inizia quando si guarda ad un macello e si pensa: sono solo animali". Con questo, Adorno intendeva dire che il mantener fuori dalla sfera della considerazione etica un'intera classe di esseri senzienti, fornisce non solo la giustificazione etica per le nostre pratiche infernali di trattamento degli animali, ma anche la possibilità ideologica di equiparare dei gruppi umani "indesiderati" agli animali stessi, presi come sistema di riferimento negativo, al fine di poter riservar loro lo stesso trattamento, cioè lo sterminio.

E' un caso che i coloni europei chimassero "scimmie" i nativi africani o i pellirossa, che i nazisti definissero gli ebrei "ratti" o che gli americani, in tempi più recenti, hanno definito i vietnamiti e gli iracheni rispettivamente "termiti" e "scarafaggi"?L'accettazione e la diffusione delle teorie darwiniane sull'evoluzione naturale ed il conseguente riconoscimento scientifico della comune capacità di percepire il dolore ed il piacere sono stati tra i fattori principali che hanno permesso al marxismo di andare, almeno teoricamente, oltre Marx. Se accettiamo questa linea di continuità tra mondo animale umano e non-umano (e, per un comunista genuino, non dovrebbero esserci motivi perché non sia così), dovremmo iniziare a basare i nostri principi etici non su differenze effimere (quali il colore della pelle, il numero di zampe, la capacità di parlare l'inglese o quella di trovare tartufi), ma l'essere tutti, umani e non-umani, viventi e senzienti.

Come esseri viventi dovremmo, come minimo, aver tutti garantita sia la capacità di vivere una vita adeguata alle caratteristiche etologiche della specie di appartenenza sia la possibilità di passare alla prole il nostro patrimonio genetico. Come esseri senzienti non dovremmo essere sottoposti a procedure dolorose, quali ad esempio la tortura. E' difficile non vedere come negli allevamenti intensivi e nei macelli (ma anche nei laboratori di vivisezione, nell'industria delle pelli, nella pratica della caccia, ecc.) questi principi minimi di tutela, a cui un comunista, per definizione, non dovrebbe derogare di un solo passo, non solo non siano garantiti, ma che proprio sulla loro sistematica violazione queste attività "umane" si basano e prosperano.

Nei moderni allevamenti industriali, nel trasporto ai macelli e nei macelli medesimi, gli animali, infatti, non sono trattati come esseri senzienti, ma come macchine capaci di trasformare proteine vegetali in proteine animali, e pertanto da trattare senza riguardo al fine del massimo profitto economico. Questo senza considerare l'uccisione, che di per sé già costituisce un problema etico enorme (si calcola che per l'alimentazione umana vengano uccisi almeno 10 miliardi di animali all'anno). Se solo fossimo capaci di un minimo di immaginazione e riuscissimo a capire cosa significa vivere e morire in un allevamento intensivo e se solo introiettassimo la lezione della continuità nella capacità di provare dolore/piacere delle diverse specie, difficilmente sosterremmo pratiche, quali il mangiar carne, che sono alla base dei moderni allevamenti intensivi.

Ma è "solo" un problema etico quello che dovrebbe logicamente far sì che nessuno possa onestamente definirsi comunista senza essere vegetariano? Certamente no. Non è qui possibile, per motivi di spazio, elencare tutti gli aspetti negativi del mangiar carne. Mi limiterò, pertanto, a considerarne solo alcuni, scelti per gravità, per la loro pressante attualità e per il fatto che difficilmente dovrebbe sfuggire ad un comunista (o sedicente tale) la loro importanza:

La fame nel mondo

Decine di migliaia di nostri simili muoiono ogni giorno di fame e denutrizione, per colpa di un'iniqua distribuzione delle ricchezze. Purtroppo, ci dimentichiamo che "ricchezza" non significa solo dollari, ma anche proteine alimentari. E ci dimentichiamo di ricordare che per produrre un chilo di proteine animali occorrono 16 kg di proteine vegetali e che nei paesi sviluppati (compresa l'Italia) ogni individuo (compresi neonati e vegetariani) consuma in media circa 90 kg di carne all'anno. E' stato calcolato che il milardo e 300 milioni di ruminanti (quindi non tutti gli animali di cui ci cibiamo, ma solo una minima parte) consumano una quantità di cereali che sfamerebbero 9 miliardi di umani. Considerando che attualmente gli abitanti umani del pianeta sono circa 6 miliardi, cosa pensereste di qualcuno che, definendosi comunista, protesta contro la fame nel mondo mentre si mangia una bistecca?

La scarsità d'acqua

Siamo tutti preoccupati, ed a ragione, della scarsità d'acqua sulla terra e dei rischi della sua privatizzazione. Più di un miliardo di umani non dispongono neppure di una goccia di acqua potabile. Tuttavia, non ci preoccupiamo di come l'acqua (che è presente in maniera definita e quantificabile sul nostro pianeta e non si crea dal nulla) venga sprecata. Il 70% dell'acqua è, infatti, utilizzata per la zootecnia e per l'agricoltura (la maggior parte della quale serve a produrre alimenti per gli animali d'allevamento). Questo comporta che produrre 1 kg di carne costa all'ambiente 3150 litri di acqua. Siete ancora disponibili ad ascoltare sedicenti comunisti contrari alla privatizzazione dell'acqua, mentre si cibano di porchetta e mortadella?

Il disastro ecologico

Come detto, per alimentare 1.300.000.000 bovini, 2.000.000.000 tra ovini e caprini, 1.000.000.000 di suini e 12.000.000.000 di polli (tanti sono gli animali allevati al mondo senza considerare quelli che non vengono contati individualmente, come pesci e conigli, perché venduti a peso!) c'è bisogno di molto cibo. Questo fa sì che porzioni sempre più ampie del nostro pianeta diventino terreno per coltivare cereali per alimentare animali o terreno di pascolo per gli animali stessi. Tutto questo determina desertificazione, distruzione delle foreste pluviali, perdita della biodiversità vegetale ed animale, consumo delle riserve d'acqua potabile, aumento dell'inquinamento organico (ad esempio, una mucca produce 180 quintali di feci all'anno) (...). Alla luce di tutto questo cosa pensereste di chi si definisce preoccupato per l'ambiente (e molti a sinistra dicono di esserlo) e continua a mangiare senza problemi tutto ciò che si muove sotto il sole?

Il petrolio e le guerre

A sinistra, chi si definisce comunista, ha pochi dubbi che le attuali guerre, preventive o meno, convenzionali o meno, che si sono fatte o si stanno scatenando nella ex-Yugoslavia, in Medio Oriente, in Cecenia ed in Afghanistan, così come la destabilizzazione politica del governo democraticamente eletto del Venezuela, hanno come origine la ricerca spasmodica del controllo del sistema di produzione e di distribuzione del petrolio e degli altri idrocarburi fossili, le cui riserve si stanno rapidamente esaurendo. Pochi, però, vogliono sapere che, dato il dispendio energetico più volte ricordato per produrre la carne, servono circa 9 litri di benzina per produrre 1 kg di carne bovina. Da ciò discende necessariamente che chi consuma carne contribuisce significativamente ad esaurire il petrolio (che come l'acqua è presente in quantità definita sul nostro pianeta e non si crea dal nulla) e, pertanto, ad acuire le tensioni internazionali associate al suo controllo. Molti comunisti si definiscono pacifisti e, nello stesso tempo, organizzano le loro feste a base di salamelle. Costoro sono pacifisti credibili?

La globalizzazione

La globalizzazione è l'estrema manifestazione del rapace capitalismo occidentale e, normalmente, pensiamo che sia resa possibile dal perseguimento tenace dell'interesse di pochi privilegiati a capo degli istituti finanziari mondiali e delle multinazionali. Ora, è bene sapere che poche multinazionali controllano l'alimentazione carnea in tutti i suoi aspetti, dalle sementi geneticamente modificate per produrre alimenti animali agli animali geneticamente modificati per incrementare al massimo la loro produttività, dagli erbicidi per facilitare la produzione delle sementi per l'alimentazione animale agli antibiotici ed agli ormoni necessari per la "crescita" ed il mantenimento in vita degli animali nelle condizioni innaturali dell'allevamento intensivo, dalle catene di "smontaggio" pre- e post-macellazione al marketing su vasta scala ed alla distribuzione al dettaglio. Ma questo sistema è mantenuto grazie alla quantità di consumatori finali di carne. Che direste della coerenza di chi si definisce no-global e, contemporaneamente, come consumatore di alimenti industriali di origine animale sostiene uno dei principali meccanismi del fenomeno che dice di avversare?

Gli organismi geneticamente modificati (ogm)

Una delle spinte maggiori ai tanto (giustamente) vituperati ogm è la necessità di creare vegetali più resistenti a micro-organismi patogeni (ad esempio, virus o batteri) e ad erbicidi e pesticidi (prodotti dalle stesse multinazionali che producono gli ogm per contrastarli!) e di disporre di animali più produttivi (ad esempio, maiali e pesci giganti grazie all'inserimento di ormoni della crescita). Il tutto per cercare di migliorare la più volte ricordata inefficienza del sistema di trasformazione di proteine vegetali in proteine animali, al fine di poter abbassare i prezzi dei prodotti animali al dettaglio e, conseguentemente, il guadagno delle poche multinazionali a spese dei consumatori, degli animali e dell'ambiente. Che direste di chi si oppone agli ogm ed allo stesso tempo sostiene il sistema consumando prodotti animali in ragione direttamente proporzionale al loro essere "a buon mercato"?

I diritti dei lavoratori e dei migranti

Nell'ottica del miglior profitto, i lavoratori dei macelli sono tra i lavoratori peggio pagati, con minore tutela sindacale e con il maggior tasso di incidenti gravi sul lavoro. I lavoratori delle grandi catene distributive non stanno meglio (i loro contratti lavorativi sono tipicamente flessibili e limitati nel tempo). Vista la scarsa specializzazione richiesta, questa tipologia di lavoratori è reclutata tra gli emigrati di recente arrivo, per definizione, privi di diritti, e spesso anche incapaci di parlare la lingua del paese "ospitante". Che ne direste di un'attivista sindacale impegnato a difendere l'articolo 18 ed il referendum a favore della sua estensione anche ai lavoratori attualmente non protetti, mentre si mangia un panino all'hamburger comprato da qualche catena alimentare americana?

La sanità privata

Senza alcun dubbio, il consumo di proteine animali è sicuramente associato ad un incrementato rischio di cancro, infarto e malattie cerebro-vascolari (le tre più gravi minaccie per la salute nei paesi ricchi). In ossequio alle logiche del massimo profitto, i moderni allevamenti hanno aumentato esponenzialmente questi rischi. Senza parlare dei rischi per la salute umana connessi all'alimentazione animale con sementi modificate geneticamente e con farine di origine animale (che sono responsabili della malattia della mucca pazza) e senza parlare dei residui di antibiotici, di ormoni e di altri farmaci o sostanze chimiche le più disparate (ad esempio, la famigerata diossina) nelle loro carni, andrebbe ricordato che le carni "moderne" contengono 7 volte più grasso delle carni non industriali. L'aumento di malattie facilmente prevenibili ha come conseguenza, da un lato, il distogliere le poche risorse sanitarie per la cura di altre malattie più "naturali" e, dall'altra, di creare un interesse per i privati a trasformare la sanità in un business. Che credibilità può avere chi si oppone ai ticket sui medicinali ed alla privatizzazione della sanità e, nello stesso tempo, ha le arterie occluse dal grasso accumulato in decenni di sregolata dieta carnea?

Alla luce di quanto riportato esiste una sola risposta alla domanda del titolo. E questa è un secco e definitivo "No". Questo è il motivo per cui un comunismo militante che uscisse da una tradizione medioevale e si adeguasse alla visione di alcuni dei suoi teorici più avveduti (come i filosofi marxisti della Scuola di Francoforte) sarebbe più credibile e, forse, vincente. Un noto slogan materialista recita "l'uomo è ciò che mangia". Chi mangia carne, per quanto dettoa, non è un comunista, bensì il cultore d'una robusta e coerente pratica del fascismo.

Articolo di: Massimo Filippi

mercoledì 7 dicembre 2011

COMITATO POLITICO CONVOCATO IL 17 DICEMBRE

Il Comitato Politico Federale è convocato per
SABATO 17 DICEMBRE ORE 15
presso
la Federazione Provinciale di Cuneo, via Saluzzo 28
con il seguente Ordine del Giorno:
-relazione sull'VIII congresso nazionale di Rifondazione Comunista
-elezione segreteria provinciale
per chi vuole a seguire ci sarà una cena di autofinanziamento.

lunedì 28 novembre 2011

PANERO, PETRINI (RIFONDAZIONE COMUNISTA-FEDERAZIONE della SINISTRA) NON SERVONO EROI PER UNA VITTORIA POPOLARE.

A Cuneo, GIgi Garelli, candidato alle Primarie del centrosinistra sostenuto da una aggregazione che si chiama Costituente dei Beni Comuni (Federazione della Sinistra, Esuli in Patria, gruppi e associazioni espressione del territorio) ha vinto le Primarie.
Ha battuto altri 4 candidati sostenuti dalle liste civiche di centrosinistra, dal PD e da SEL.
Alle Primarie hanno votato oltre 5300 persone pari al 12% circa degli aventi diritto al voto, oltre a circa 200 concittadini migranti e ragazzi dai sedici anni in sù.
Un risultato enorme che dice una cosa sola: la coerenza in politica paga.
Cuneo ha compreso il programma amministrativo della Costituente dei Beni Comuni su tutela del territorio, acqua veramente pubblica, nomine trasparenti, e si è mobilitata per sostenere questi temi.
Grazie GIGI GARELLI, grazie a tutti quelli che ci hanno creduto.
Grazie alla Costituente dei beni Comuni, questa splendida realtà di movimento e in movimento che ha dato gambe e braccia a questa vittoria popolare.
In particolare un grazie di cuore agli splendidi compagni di Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra di Cuneo, senza i quali questo sogno non sarebbe stato possibile.

Fabio Panero, segretario provinciale Rifondazione Comunista (FdS)
Armando Petrini, segretario regionale Rifondazione Comunista (FdS)

mercoledì 16 novembre 2011

OPPOSIZIONE SOCIALE AL GOVERNO MONTI


Opposizione al governo Monti per costruire la
sinistra di alternativa
DOCUMENTO DELLA DIREZIONE NAZIONALE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
1) La caduta del governo Berlusconi è un fatto molto
positivo che segna un passaggio assai rilevante nella vicenda del nostro paese. La crisi della destra è precipitata nell'incapacità a fare fronte efficacemente alla speculazione finanziaria ma è maturata nel corso di questi anni nell'impossibilità - all'interno della crisi - di garantire la mediazione tra interessi diversi all'interno delle classi dominanti e di mantenere un largo consenso di massa. Ci troviamo di fronte al fallimento dell'ipotesi politica che ha maggiormente caratterizzato la Seconda Repubblica.
2) Per sancire la fine del governo Berlusconi avevamo chiesto, prima delle consultazioni del
Presidente della Repubblica, e continueremo a chiedere fino al voto di fiducia, l'immediata
convocazione delle elezioni politiche anticipate e di affrontarle attraverso la costruzione di un fronte democratico tra le forze di sinistra e di centro sinistra. Questa proposta avrebbe permesso e permetterebbe ancora di sconfiggere le destre attraverso l'esercizio democratico dell'espressione della volontà popolare e di determinare il quadro politico migliore sia per quanto riguarda la difesa e lo sviluppo della democrazia che per quanto riguarda le scelte di politica economica, scongiurando la sciagurata ipotesi del governo Monti.
3) Il Presidente della Repubblica sta operando per sostituire al governo Berlusconi un governo Monti.
La motivazione, utilizzata ai limiti della correttezza democratica, è data dall'emergenza prodotta dalla speculazione finanziaria. Il tentativo evidente è quello di neutralizzare gli effetti del fallimento del governo Berlusconi, evitando qualsiasi spostamento a sinistra dell'asse del governo in merito alle politiche economiche. Si tratta di una sorta di commissariamento dell'Italia da parte della BCE, uno dei frutti del vero e proprio colpo di stato monetario che stiamo subendo. Si tratta di una scelta sciagurata, condotta con il coinvolgimento pieno del PD, destinata a produrre effetti negativi sul piano democratico, su quello sociale come su quello politico. Sul piano democratico, perché, dopo l'imputridimento della quadro politico determinato da Berlusconi, per rigenerare la democrazia è necessario ridare la parola al popolo. Al contrario con la scelta del governo Monti, cioè di un governo iperliberista mascherato da governo tecnico, il popolo viene declassato a spettatore passivo delle scelte delle élites. Sul piano sociale, perché il programma di Monti sarà centrato sull'applicazione delle nefaste direttive europee e peggiore di quanto avrebbe fatto un governo di centro sinistra frutto di libere elezioni. Sul piano politico perché il governo Monti permetterà alle destre di rigenerarsi in vista delle prossime elezioni e di porre le condizioni per una chiusura più stringente del bipolarismo.
4) Se il governo Monti dovesse avere la fiducia del Parlamento, Rifondazione Comunista ritiene
necessario costruire la più ampia opposizione - da sinistra - al governo medesimo. Contro ogni ipotesi di patto sociale, occorre costruire una opposizione che sappia unire le rivendicazioni specifiche con la richiesta di una modifica generale delle politiche economiche europee, in direzione di una uscita a sinistra dalla crisi. La costruzione della Costituente dei beni comuni, la qualificazione programmatica, con l'attivazione delle energie intellettuali disponibili e l'attivazione di concreti percorsi di lotta, sono gli elementi che devono caratterizzare questa prospettiva sia a livello nazionale che a livello locale.
Rifondazione Comunista, sostiene la manifestazione dei movimenti per l'acqua pubblica del 26 novembre, lo sciopero generale indetto dai sindacati di base per il 2 dicembre, la manifestazione nazionale indetta dalla CGIL per il 3 dicembre.
5) Parimenti l'eventuale nascita del governo Monti pone con ancora maggiore urgenza il tema della aggregazione della sinistra di alternativa che abbiamo messo al centro della proposta politica del documento congressuale. Per questo, nell'immediato, come partito e come Federazione della Sinistra, proponiamo alle altre forze politiche che si oppongono a Monti di costruire un patto di consultazione permanente al fine di rendere più efficace la battaglia di opposizione. Riteniamo però necessario fare un salto di qualità in questa direzione e operare affinché l'opposizione all'eventuale governo Monti diventi opposizione costituente della sinistra di alternativa. Il governo Monti, in quanto tentativo di stabilizzazione moderata di gestione della crisi, costituisce infatti il punto di discrimine per una sinistra che si ponga l'obiettivo dell'alternativa. Mai come in questo momento risulta evidente la distanza strategica tra le due sinistre e la necessità di aggregare, in forma stabile, la sinistra di alternativa che si pone l'obiettivo di sconfiggere le politiche neoliberiste.
6) La crisi del governo Berlusconi ci consegna la possibilità e la necessità di operare, a livello di
massa, per il passaggio dall'antiberlusconismo all'antiliberismo. In questi anni, le caratteristiche
specifiche del berlusconismo hanno condizionato fortemente le culture politiche dell'opposizione.
Nell'antiberlusconismo convivono varie culture politiche e varie ipotesi politiche. Nel momento della crisi di Berlusconi, le classi dirigenti hanno utilizzato strumentale l'antiberlusconismo al fine di legittimare il neoliberismo austero di Monti. Questo significa che oggi si apre una lotta per l'egemonia nell'antiberlusconismo. I poteri forti lo vogliono sviluppare nel senso liberale e liberista, noi dobbiamo fare una battaglia per svilupparlo in senso antiliberista e socialista. Dobbiamo cioè agire consapevolmente affinché il senso di delusione che verrà prodotto dalle politiche economiche e sociali dell'eventuale governo Monti su larghi strati popolari antiberlusconiani, non diventi ripiegamento e non produca ulteriore disgregazione sociale. La capacità di costruire un percorso in cui si passi dall'antiberlusconismo generico ad una più chiara coscienza anticapitalista è un nostro preciso compito politico.
7) In questo quadro, ribadendo la nostra lotta strategica contro il bipolarismo, vogliamo costruire un partito che sappia vivere, discutere e svilupparsi senza essere deformato da una centralità assorbente del piano istituzionale. Non perché questo non abbia una grande rilevanza politica - al contrario - ma perché se il bipolarismo costituisce una condizione istituzionale funzionale alla distruzione delle forze politiche antisistema, noi dobbiamo conquistare un grado di autonomia strategica dal bipolarismo che ci permetta di fare politica senza esserne fagocitati. Occorre quindi costruire consapevolmente un Partito della Rifondazione Comunista che non abbia nella discussione sui passaggi istituzionali il centro della sua vita politica.
Si tratta di superare definitivamente l'idea che la sconfitta del berlusconismo e la costruzione
dell'alternativa possa avvenire attraverso un percorso di delega al quadro istituzionale. Non è così. Il nostro progetto politico di fase di costruzione della sinistra di alternativa, al fine di determinare le condizioni per uscire a sinistra dalla crisi, implica l'attivazione dei soggetti in carne ed ossa, implica la costruzione di una soggettività di massa non basata sul principio di delega. Il compito del partito è quindi quello di mettere in pratica la linea politica avendo chiara la centralità del lavoro sociale, culturale e di aggregazione politica, al fine di favorire la costruzione di un protagonismo di massa. Il compito del partito, a fronte del carattere tecnocratico, oligarchico, antidemocratico della risposta delle élites dominanti alla crisi, della cesura crescente tra capitalismo e democrazia, è quello di adoperarsi nel nostro paese e a livello europeo, per lo sviluppo del movimento antiliberista.
Roma, 15/11/2011

martedì 15 novembre 2011

PANERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-Fds) IL GOVERNO MONTI SERVIRA' A UNA SOLA COSA, A RIDARE ALLE DESTRE UNA VERGINITA' CHE HANNO PERDUTO IN QUESTI ANNI DI


Le gente che incontro per la strada si divide tra la soddisfazione per la fine del Governo Berlusconi e i giudizi più disparati su Monti: io penso che di fronte alla soddisfazione effimera di aver archiviato l'esperienza del governo Berlusconi viviamo in una paese in mano straniera commissariato dalle banche, dalle politiche di destra e dallo stesso Berlusconi che potrà ricattare in parlamento qualsiasi altro governo. MI FA SCHIFO vedere dalla stessa parte PDL, Lega e quelli del centro-sinistra che fino a ieri hanno fatto finta di fare opposizione.
La Lega Nord è ridicola, dopo aver votato i trattati e le politiche liberiste europee e devastato l’Italia con il malgoverno del governo Berlusconi, si appresta a contestare Monti su tutte quelle misure che in questi anni ha bellamente approvato. Lo farà con la sua impostazione razzista e demagogica che la caratterizza.

Il Parlamento è sempre lo stesso che ha approvato le leggi vergogna. Saremo tutti più licenziaibili, andremo in pensione più tardi, continueremo a fare le guerre (e ne faremo di nuove) saremo sempre più poveri e pagheremo il loro debito.
Il governo Monti servirà ad una cosa sola: a ridare alle destre un verginità che hanno perduto in questi anni di disastrosa attività governativa.

lunedì 14 novembre 2011

VIII CONGRESSO RIFONDAZIONE COMUNISTA


Concluso il Congresso Provinciale di Rifondazione Comunista: Fabio Panero riconfermato Segretario


Ieri a Cuneo in sala ex-I.A.C.P. alla presenza della Consigliera Regionale della Federazione della Sinistra Eleonora Artesio e del responsabile Nazionale del Partito Sociale Francesco Piobbichi si è tenuto l'VIII congresso della federazione cuneese di Rifondazione Comunista: dopo i vari congressi locali il documento del Segretario Nazionale Paolo Ferrero ha ottenuto il 74,5% dei voti, il secondo documento il 10,2% dei voti mentre il terzo il 14,3% dei voti.
In base a questi risultati è stato eletto il Comitato Politico Federale, ridotto nei numeri come da indicazioni della direzione nazionale del PRC, esso risulta così composto: Fabio Panero,Nello Fierro (coordinatore Giovani Comunisti),Nicola Mattei,Sergio Dalmasso, (Cuneo), Ivan Di Giambattista (Presidente Collegio di Garanzia) Alessio Giaccone (Mondovì), Luciana Fossati (Racconigi), Livio Marengo, Claudio Aliberti (Saluzzo) Claudio Borgna (Garessio), Roberto Marchetto (Alba).
Segretario Provinciale è stato riconfermato Fabio Panero, 38 anni, Consigliere Comunale a Cuneo.
I delegati al congresso nazionale che si terrà a Napoli il 2,3, e 4 dicembre sono Nello Fierro e Claudio Aliberti.

martedì 8 novembre 2011

ANDATEVENE A CASA!


Berlusconi ha preso 308 voti alla Camera: non ha più la maggioranza. Berlusconi si dimetta e si vada subito alle elezioni anticipate. Non esistono governi tecnici ma solo governi che possono fare scelte politiche antipopolari nascosti dietro la presunta naturalità dell'economia e dietro la pressione dei poteri forti. Il popolo è sovrano, il popolo deve decidere.

Prima fare poi parlare

lunedì 7 novembre 2011

7 NOVEMBRE 1917-7 NOVEMBRE 2011

94° ANNIVERSARIO DELL'OTTOBRE ROSSO


VIII CONGRESSO RIFONDAZIONE COMUNISTA


VIII CONGRESSO PROVINCIALE

del PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA

I’VIII Congresso Provinciale della Federazione di Cuneo del Partito della Rifondazione Comunista si svolgerà

DOMENICA 13 NOVEMBRE

CUNEO

Presso

la SALA “EX-IA.C.P.”

Via Amedeo Rossi 22

Con le seguenti modalità:

Ore 9.30 apertura lavori

relazione Segretario uscente

nomina commissioni congressuali

DIBATTITO

Voto organismi dirigenti e di garanzia

PAUSA PRANZO A PREZZO CONVENZIONATO da NELLO (PIZZERIA MARGELLINA)

Ore 15.00 ripresa lavori

INTERVENTI ESTERNI

Saluti di altre organizzazioni

Lavoratori/lavoratrici Alpitour e altre realtà produttive in crisi, Associazioni e movimenti

INTERVERRANNO INOLTRE:

Eleonora ARTESIO, Consigliera Regionale Federazione della Sinistra

Francesco PIOBBICHI, responsabile Nazionale Partito Sociale del PRC

lunedì 31 ottobre 2011

CONGRESSO DI CIRCOLO A CUNEO E CENA RUSSA

7 NOVEMBRE 1917-7 NOVEMBRE 2011 VICA LA RIVOLUZIONE!
CONGRESSO DI CIRCOLO E CENA RUSSA!
 
SABATO 5 NOVEMBRE a partire dalle ore 15 a CUNEO via Saluzzo 28 presso il Circolo "Rosa Luxemburg" si terrà, nell'ambito dell'VIII Congresso Nazionale di Rifondazione, il congresso del nostro Circolo cuneese.
Alle 15.00 intitoleremo la nostra sala riunioni a Luigi DALMASSO, che fu segretario del nostro Circolo dal 93 al 96.
Poi discuteremo e voteremo i vari documenti congressuali.
 
A seguire l'impertibile e ormai tradizionale CENA RUSSA.

lunedì 17 ottobre 2011

UNA COSTITUENTE DEI BENI COMUNI

di Rosa Rinaldi
Nei giorni scorsi abbiamo avuto, come Federazione della Sinistra, due incontri assai interessanti, l’uno con il comitato per l’acqua, l’altro con la Tavola della Pace.
Con Paolo Carsetti e Marco Bersani abbiamo condiviso i timori che l’esito del referendum venga vanificato attraverso provvedimenti amministrativi che non siano mirati alla piena pubblicizzazione dell’acqua e alla soppressione del 7% di remunerazione del capitale investito, deciso dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani nel referendum. Ci è stato segnalato che il 7%, per esempio, viene applicato rinominandolo «recupero dei costi di gestione». Sulla questione dell’acqua bene comune è calato un velo, soprattutto ad opera dei partiti presenti in Parlamento.

MEZZO MILIONE DI INDIGNATI OSTAGGIO DEI TEPPISTI



Sono arrivati a Roma in mezzo milione, almeno. La dispersione in tanti rivoli, dovuta all’esito del corteo, rivelava ancora di più la portata dei manifestanti. Non doveva essere una festa.
L’indignazione, di per sé, non rimanda a dinamiche ludiche ma alla crudezza della crisi e della polverizzazione sociale che produce. Ma le messe in scena di guerriglia, le colonne spettrali di fumo, le carcasse annerite di automobili, spesso non di lusso, restate impigliate al passaggio di pezzi di corteo lasciano una domanda inevasa: di chi è un corteo? Domanda che diventa ancora più urlata se sotto le colonne di fumo nero si sente la gente che strilla “fascisti, smettetela, via
dal corteo!” a giovanotti che si prendono molto sul serio mentre, avvolti dai cappucci d’ordinanza, danno fuoco a cassonetti di immondizia. Davvero è sufficiente etichettarli come infiltrati? Non doveva essere una festa ma doveva essere una presa di parola di massa tant’è che non s’era costruito un palco centrale per dare modo di attivare sei speak corner nella grande

giovedì 6 ottobre 2011

FAUSTO REDIVIVO

L'intervista di Loris Campetti a Fausto Bertinotti pubblicata oggi sul Manifesto che esplicita in maniera nettissima la divergenza con Nichi Vendola e il gruppo dirigente di SEL. 



La metafora di Bertinotti che più colpisce è quella del treno: «L’idea di salire su un treno incorsa pensando di poterlo guidare o almeno di poterne cambiare la direzione è destinata al fallimento. E sai perché? Perché la locomotiva marcia su binari fissi, al massimo puoi cambiarne la velocità».

Traduzione: se resti dentro il recinto costruito dai nuovi poteri che hanno seppellito la politica e gli stati, in cui puoi solo confermare le ricette «oggettive» liberiste, non cambierai un bel niente, semplicemente verrai tu stesso sussunto dal pensiero unico. Al massimo potrai provare a introdurre«elementi di giustizia sociale» dentro un meccanismo comunque immodificabile, e diventerai un oggetto della rivoluzione passiva in atto».

martedì 27 settembre 2011

GIGI GARELLI SINDACO

BUONE IDEE IN COMUNE!
Confronto con la cittadinanza per la condivisione di idee, progetti e soluzioni per la Cuneo che vogliamo
con
GIGI GARELLI

Candidato Sindaco per Cuneo alle Primarie 2011
Per la Costituente dei Beni Comuni

VENERDI 30 SETTEMBRE ore 21
CUNEO "SALA FALCO"
C.so Dante 42-Centro Incontri della Provincia




lunedì 26 settembre 2011

1 ottobre, Cuneo, giornata del Partito militante

1 OTTOBRE, CUNEO, GIORNATA DEL PARTITO MILITANTE

"Compagni, muovete le chiappe!"
(Paolo Ferrero, Segretario Nazionale del PRC il 6 settembre a Mondovì in occasione del blocco del Giro della Padania)
 
 
SABATO 1 OTTOBRE, CUNEO, ORE 9-12 PIAZZA GALIMBERTI banchetto del Gruppo di Acquisto Popolare (come tutti i sabati)
sarà possibile anche aderire a Rifondazione Comunista (o alla Federazione della Sinistra)


SABATO 1 OTTOBRE ORE 15-18 presso la Federazione Provinciale di Cuneo, via Saluzzo 28
COMITATO POLITICO PROVINCIALE SULLA FASE POLITICA (seminario sul Partito del 5 novembre e Congresso Nazionale)
Interverrà Armando PETRINI, segretario regionale di Rifondazione Comunista

Con il Comitato Politico Nazionale del 23 e 24 settembre si è avviato il percorso dell’ottavo congresso di Rifondazione Comunista.
L' VIII Congresso Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista è convocato a Napoli dal 2 al 4 dicembre 2011, con all'ordine del giorno la discussione e l'approvazione dei documenti politici e delle modifiche allo Statuto, nonché l'elezione degli organismi dirigenti e di garanzia.

ORE 18: sempre in sede APERITIVO DI AUTOFINANZIAMENTO E TESSERAMENTO organizzato dai Giovani Comunisti

giovedì 22 settembre 2011

PRIMARIE 2011: SI PARTE

 
 CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL CANDIDATO SINDACO
 
Lunedi' 26 settembre alle ore 16.00 in Municipio a Cuneo, (prima del Consiglio Comunale aperto delle 17.00 sulla delocalizzazione dell'Alpitour) presso la sala dei Gruppi Consigliari il gruppo consigliare comunale di Rifondazione Comunista (Federazione della Sinistra) e il gruppo politico-culturale Esuli in Patria organizzano una conferenza stampa per presentare il proprio candidato alle elezioni Primarie del centro-sinistra per le comunali 2012.

lunedì 19 settembre 2011

LONTANI DAL NORD, COMODI A ROMA

DOMANDA: ma se veramente la Lega (ridotta alla canna del gas) facesse la secessione dall'Italia, chi pagherebbe gli stipendi ai Ministri della Repubblica come Bossi (che saluta con il dito medio e gridando "cornuti" i Sindaci venuti a contestare le scelte della finanziaria in ambito di tagli agli Enti Locali) Calderoli (che evoca l'esercito padano in armi) tutti i sottosegretari, parlamentari etc. etc.?
Forse l'Alitalia, come nel caso del giro cilistico della Padania?
Visto che di militanti almeno al Pian del Re ne abbiamo contati pochini, questi rischiano di dover andare a lavorare!
In più non è reato propagandare in pubblico la lotta armata?
Forse a questi buontemponi non ci crede più nessuno.

LA CONTESTAZIONE DEI SINDACI A PIAN DEL RE

I sindaci e Bossi alle Sorgenti del Po - Pian del Re - CRISSOLO - 16/09/2011 from chambradoc on Vimeo.


"CORNUTI !" è il benvenuto di Umberto Bossi al Movimento dei Sindaci del Piemonte che oggi lo attendevano alle sorgenti del Po a Pian del Re.
di Ines Cavalcanti – video di Daniele Landra
Hanno intortato per decine di anni una popolazione imbevuta di "egoliberismo" con la guerra tra poveri, prima contro i meridionali, poi contro i migranti, poi contro il malaffare. Gli hanno fatto credere che li avrebbero difesi dalla Cina, dall'Europa delle banche e dall'Islam, li hanno imbambolati con il federalismo. Così, per raggiungere i propri sogni, i "padroni a casa nostra" si sono alleati con i padroni veri, e con il RE del bunga bunga. Nel giro di una stagione hanno dovuto capire, con Maroni  ministro degli interni che l'immigrazione non si affronta con gli slogan. Hanno appoggiato una guerra in Libia al grido di Allah è grande. Poi hanno venduto il nostro paese alla BCE con Tremonti, hanno chiesto alla Cina di salvarci, e con la finanziaria hanno distrutto ogni possibilità di federalismo. Il tutto votando continuamente per difendere la casta dei parlamentari ed il re del bunga bunga. Come se non bastasse, ciliegina sulla torta hanno massacrato il popolo italiano ed i diritti dei lavoratori salvando i patrimoni dei ricchi con una finanziaria classista.
Caro Bossi non sei tu che devi fare la scissione della Padania ( che non esiste) CON L'Italia, è il popolo italiano che sta facendo la scissione con il tuo governo, e presto ti manderà a casa.

martedì 13 settembre 2011

ADERISCI A RIFONDAZIONE COMUNISTA!




PANERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-FEDERAZIONE DELLA SINISTRA) LA DECISIONE DELL'ALPITOUR DI LASCIARE CUNEO PER TORINO MAZZATA TREMENDA PER LA NOSTRA CITTA'

La notizia circolata stamattina secondo cui l'Alpitour storica azienda profondameete legata a Cuneo intenderebbe lasciare il capoluogo cuneese per Torino entro luglio dell'anno prossimo rappresenta una notizia tremenda per la nostra città e soprattutto per i trecento lavoratori e lavoratrici, molte donne con figli, molti lavoratori con contratti part-time.
Occorrerà attuare tutte le misure possibili per scongiurare questo evento in un momento di crisi come questo.
Nel Consiglio Comunale di settembre presenteremo un Ordine del Giorno affinchè se ne discuta pubblicamente, tutta la città si deve mobilitare contro questa delocalizzazione.
Per quel che vale massima solidarietà alle lavoratrici e lavoratori Alpitour che in queste ore si trovano a dover affrontare una situzione così difficile.
 
Fabio Panero
segretario provinciale Rifondazione Comunista
consigliere comunale a Cuneo

PANERO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-FEDERAZIONE DELLA SINISTRA) SARO' CON I SINDACI A PIAN DEL RE CON UNA BANDIERA TRICOLORE





Apprendo che il Movimento dei Sindaci del Piemonte sarà a Pian del Re di Crissolo venerdì 16 settembre dalle 10 alle 13, quando la Lega Nord ripeterà il rito dell’ampolla. Non per prendere parte alla messa in scena che il “partito padano” propone da anni, in settembre, tra le pendici del Monviso e le foci del Po, ma per contestare proprio ai propugnatori del federalismo la disfatta dei loro propositi. Il Movimento invita inoltre a salire alle sorgenti del Po sindaci e amministratori locali per esprimere il dissenso dalla manovra finanziaria che mette in ginocchio gli enti locali ed in particolare proprio quelli virtuosi del nord.
Ringrazio il movimento dei Sindaci e raccolgo l'invito come amministratore locale: sarò a Pian del Re con una bandiera tricolore, per ricordare ai Ministri e Parlamentari leghisti che siamo in Italia e che la Padania non esiste.

lunedì 12 settembre 2011

Video lettera contro il Golpe Monetario 12 settembre 43-12 settembre 2011

Un'intervento del Consigliere Comunale Silvio Falco sul Giro della Padania

 "Quella bicicletta al soldo del verde padano"  
“La Lega si è inventata il Giro della Padania e non è una bella notizia di questi tempi per l’Italia che si aspetta che la politica ci tiri fuori dalla crisi. Ci manca solo che lo sport si venda al solo dei partiti! Quintino SELLA (Ministro delle Finanze nel 1862, primo alpinista italiano a raggiungere la vetta del Monviso nel 1863, fondando nello stesso anno il C.A.I.) dall’alto delle sue amate vette si starà chiedendo che significa “Giro della Padania” proprio nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Dopo i riti celtici del Po, l’elezione di Miss Padania, la braciolata con costolette di orso, il sole che ride stampigliato dappertutto, siamo al culto della bicicletta ribattezzato “sport padano”. Che il Sottosegretario DAVICO (a cui va riconosciuto che di manifestazioni ciclistiche se ne intende) si senta in dovere di rispondere al Sindaco VALMAGGIA, significa chiaramente che l’organizzazione dell’evento è della Lega. La bicicletta però poco si addice al verde Leghista: muoversi pedalando significa rispetto per l’ambiente, mentre la Presidente della Provincia GANCIA scorrazza con l’autista da casa sua a Cuneo ed il suo compagno Ministro CALDEROLI atterra spesso a Levaldigi con voli di stato.

sabato 10 settembre 2011

RIUNIONE A CUNEO SULLE PRIMARIE

LUNEDI' 12 SETTEMBRE ALLE ORE 21
ci si vede presso la sede id Rifondazione Comunista di Cuneo, via Saluzzo 28
per discutere di Linee guida delle Primarie in vista dell'incontro conclusivo con la coalizione di centro-sinistra per stabilire linee guida ed il regolamento delle Primarie.
Siccome questa settimana si chiudono "le regole del gioco" la riunione di lunedì sera è FONDAMENTALE (CHI C'E' DECIDE)
Come sempre le nostre riunioni sono aperte a tutti/e i/le intressati/e che vogliono condividere con noi critiche e suggerimenti.
 
Nicola Mattei, segretario Circolo Rosa Luxemburg
Fabio Panero, Consigliere Comunale Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra

venerdì 9 settembre 2011

PROPRIO L'8 SETTEMBRE ENNESIMO SCHIAFFO ALLA COSTITUZIONE!

 
 
Il principio di pareggio di bilancio sarà introdotto nella prima parte della Costituzione, quella che concerne i diritti e doveri dei cittadini.
La decisione del governo di inserire nella Costituzione italiana il pareggio di bilancio è un obiettivo eversivo, un vero e proprio colpo di stato monetario, voluto dalla BCE e dal governo Berlusconi. Vanificherebbe tutti i diritti previsti dalla Costituzione nella sua prima parte sottoponendo il loro soddisfacimento al pareggio di bilancio e costituzionalizzerebbe la teoria economica neoliberista, proprio quella che ci ha portato in questa crisi.
Indignarsi contro questo schiaffo alla Costituzione Repubblicana è un dovere di tutti i cittadini, soprattutto a Cuneo, dove la Costituzione Repubblicana è nata con la Resistenza.

 
Fabio Panero, segretario provinciale Rifondazione Comunista Cuneo

GIRO DI PADANIA: IL "TROTA" INVENTA UN NUOVO VERBO!

INTERROGAZIONE ARTESIO SUL GIRO DELLA PADANIA

ARTESIO (FDS): LA REGIONE PIEMONTE DA' CONTRIBUTI AL GIRO DI PADANIA? INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE

La Capogruppo regionale della Federazione della Sinistra ha presentato un'interrogazione sui contributi regionali al Giro di Padania.

OGGETTO: contributi regionali al Giro di Padania?

Premesso che:
- Nell’anno delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia è in corso dal 6 al 10 settembre il Giro di Padania con partenza da Paesana in Piemonte e arrivo a Montecchio Maggiore in Veneto.

mercoledì 7 settembre 2011

SALUTI DA MONDOVI'

LA PADANIA NON ESISTE!

Il prc "vince" il giro della Padania e conquista la maglia "rossa".


Il giro della Padania, una competizione idiota targata Lega Nord che darebbe la maglia verde al primo classificato. Una competizione che Rifondazione Comunista ha giustamente attaccato e oggi bloccato con una protesta a Mondovì conquistando così la meritata maglia "rossa", una maglia che possono indossare solo coloro che hanno il coraggio di contrapporsi a tali indecenze che ricordano il regime fascista!

venerdì 2 settembre 2011

Indignati monregalesi


C'è Sara che fa l’infermiera ed è arrabbiata perché negli ospedali si accorpano reparti e si tagliano posti letto. C'è la mamma di una bambina disabile, Isabella, che con il megafono in mano spiega i sacrifici che dovrà fare per comprare i medicinali che il servizio sanitario non le darà più gratuitamente. C'è RosaMaria, insegnante in una scuola materna, che dice di sentirsi nel mezzo di “una guerra senza bombe in cui non so come difendermi”.


giovedì 1 settembre 2011

GIRO DELLA PADANIA: FERRERO ( PRC - FEDERAZIONE DELLA SINISTRA ) SCRIVE A GIORGIO NAPOLITANO PER CHIEDERNE LO STOP

Paolo Ferrero, segretario del Partito della Rifondazione Comunista ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiedendo un suo intervento per fermare il Giro della Padania, manifestazione incostituzionale e di chiaro segno politico di parte.
Di seguito il testo della lettera.

Signor Presidente, Le scrivo per segnalare una situazione istituzionalmente insostenibile che si è venuta determinando in campo sportivo. La Federazione Ciclistica Italiana, ha organizzato dal 6 al 10 settembre una corsa a tappe denominata “Giro della Padania”. La partenza è prevista da Paesana (Cn) e il primo in classifica indosserà una maglia di colore verde. A me pare del tutto evidente che ci troviamo dinnanzi ad un evento fortemente connotato sul piano politico. Non mi risulta infatti che la Padania esista altrimenti che nella propaganda e nelle proposte secessioniste della Lega Nord. Così come il colore verde abbinato alla Padania è punto qualificante della propaganda del suddetto partito. La gravità istituzionale consiste nel fatto che la FCI che organizza la corsa, non è una struttura privata, ma è parte del CONI cioè della struttura che ufficialmente lo Stato italiano riconosce come propria per l’organizzazione dello sport a tutti i livelli. Struttura dotata di una propria autonomia appunto per garantire l’indipendenza della gestione sportiva dalla politica. In questa situazione ho scritto al Presidente della FCI per protestare e chiedere la cancellazione dal calendario ufficiale della FCI del giro della Padania. Non ho ricevuto risposte ma – a conferma delle ragioni della mia protesta – ho ricevuto una risposta di Michelino Davico, Sottosegretario agli interni, noto dirigente della Lega Nord. Il grado di confusione tra politica di partito e ruoli e compiti istituzionali non potrebbe risultare più alto. A questo punto ho scritto anche al Presidente del CONI Giovanni Petrucci per chiedere un intervento. Non avendo ad oggi ricevuto risposta mi permetto di scrivere a Lei, perché nella sua qualità di Presidente della Repubblica, intervenga a tutela della legalità repubblicana, impedendo che una manifestazione sportiva marcatamente segnata da una qualificazione politica di parte, venga ospitata nel calendario ufficiale di organismi delegati dallo Stato italiano all’organizzazione dell’attività sportiva. Mi pare infatti evidente che il problema che sollevo ha un preciso rilievo istituzionale e costituzionale. Un caro saluto  Paolo Ferrero

martedì 30 agosto 2011

GIRO DELLA PADANIA?! NO GRAZIE!



Dal 6 al 10 settembre si correrà il GIRO CICLISTICO della PADANIA, inserito ufficialmente nel calendario dell’Unione ciclistica italiana.
 Il percorso attraversa una regione inesistente (la Padania) passando per Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Trentino, Veneto.
 Il leader della classifica indossa la maglia verde, colore caro alla Lega nord.
Il “Giro” partirà da Paesana in provincia di Cuneo, la presentazione ufficiale avverrà lunedi’ 5 settembre a Cherasco

LUNEDI’ 5 SETTEMBRE A CHERASCO MANIFESTAZIONE
(interventi, musica, volantinaggio)
DALLE 16 ALLE 19
PIAZZETTA DI FRONTE AL MUNICIPIO

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