martedì 30 agosto 2011

GIRO DELLA PADANIA?! NO GRAZIE!



Dal 6 al 10 settembre si correrà il GIRO CICLISTICO della PADANIA, inserito ufficialmente nel calendario dell’Unione ciclistica italiana.
 Il percorso attraversa una regione inesistente (la Padania) passando per Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Trentino, Veneto.
 Il leader della classifica indossa la maglia verde, colore caro alla Lega nord.
Il “Giro” partirà da Paesana in provincia di Cuneo, la presentazione ufficiale avverrà lunedi’ 5 settembre a Cherasco

LUNEDI’ 5 SETTEMBRE A CHERASCO MANIFESTAZIONE
(interventi, musica, volantinaggio)
DALLE 16 ALLE 19
PIAZZETTA DI FRONTE AL MUNICIPIO

REFERENDUM TRUFFA


Referendum truffa

Anche in provincia di Cuneo è in pieno corso la raccolta di firme per il referendum, promosso da Di Pietro, Veltroni, Prodi e (purtroppo, ma non a caso) Vendola, sulla legge elettorale nazionale.
I proponenti dicono di voler rimettere le preferenze e riportare le decisioni nelle mani dei cittadini, ma, in realtà,il referendum intende cancellare la attuale orribile legge elettorale per riportarci a quella, almeno altrettanto orribile, con la quale si è votato nel 1994, 1996, 2001.
In quella vi erano collegi uninominali in cui chi vinceva prendeva tutto, non avevano peso i voti dati a candidati perdenti, il voto, più ancora di oggi era personalizzato, nessun peso potevano avere le voci “fuori dal coro”.
Davanti alle false promesse e alle demagogie dei Segni, Pannella, Occhetto, Fini… e al fallimento di questi venti anni di sistemi, di fatto, maggioritari, torna di attualità la nostra proposta:
-          Ritorno al sistema proporzionale che permetta di votare per programmi, progetti, idee e non per facce.
-          Riduzione delle Camere da due ad una e dei/delle parlamentari a 500, con dimezzamento degli stipendi.
-          Ritorno dei partiti (oggi trasformati in comitati elettorali) al loro autentico ruolo di rappresentanti della società civile e dei suoi bisogni.
Anziché cercare scorciatoie, qualcuno vuole discutere, dibattere queste proposte?
Sergio Dalmasso
di Rifondazione comunista- Federazione della sinistra

GIRO DELLA PADANIA

GIRO DELLA PADANIA – QUESTO GIRO NON S’HA DA FARE! INVITIAMO I SINDACI DELLA "GRANDA" A NON DARE IL PERMESSO AL PASSAGGIO DELLA CORSA LEGHISTA.

Il giro della Padania non s’ha da fare. Come ogni persona dotata di buon senso capisce non è accettabile che la Federazione Ciclistica Italiana metta nel suo calendario una corsa chiamata “Giro della Padania” e che il primo in classifica vesta la maglia verde. Si tratta di una corsa di regime, fatta unicamente per compiacere una Lega Nord in difficoltà.
Non a caso, nei giorni scorsi Rifondazione Comunista- tramite il suo segretario nazionale, Paolo Ferrero- ha scritto sia al Presidente della FCI che al Presidente del CONI, senza ricevere risposta, mentre  ha risposto il Sottosegretario agli interni Michelino Davico – dirigente della Lega Nord. Ma cosa c’entra il sottosegretario agli interni con l’organizzazione di una corsa ciclistica della Federazione Ciclistica Italiana che dovrebbe istituzionalmente organizzare, per tutti gli italiani e le italiane, lo sport ciclistico ad alto livello ?
Per questo invitiamo tutti i sindaci interessati al passaggio di questa corsa di regime (  Sanfront-Revello-Saluzzo-Savigliano-Fossano-Mondovì-Vicoforte-Pamparato-Colle di Casotto-Garessio) a seguire l’esempio del Sindaco di Piacenza che ha negato alla FCI il passaggio sul proprio territorio. Anche il Sindaco di Fiorenzuola ha assunto una posizione simile e noi invitiamo tutti i sindaci a fare altrettanto. La propaganda politica è una cosa e lo sport un’altra: no alle corse di regime”.
Fabio Panero
segretario provinciale Rifondazione Comunista

sabato 27 agosto 2011

QUEL GIRO NON S'HA DA FARE!



Cresce la polemica sulla marcetta di regime della "lega delle banche del nord". La Lega infatti vuole anche quest'anno mettere il proprio timbro inventandosi il giro della Padania con tanto di maglie verdi e sciocchezze simili. Dopo la denuncia di Rifondazione che da sola sta portando avanti questa battaglia che tende a riscrivere i confini d'Italia nella quotidianità dei luoghi comuni arriva finalmente la presa di posizione del sindaco di Piacenza che non farà entrare in città il giro della Padania.

venerdì 26 agosto 2011

NO AL GIRO DELLA PADANIA

La punzonatura e la presentazione del giro LUNEDI' 5 SETTEMBRE A CHERASCO



Ne parliamo SABATO 27 AGOSTO ALLE 15 a Cuneo (federazione PRC di Cuneo, via Saluzzo 28)
Chi fosse interessato è invitato a partecipare.

Dal 6 al 10 settembre si correrà il GIRO CICLISTICO della PADANIA, inserito ufficialmente nel calendario dell’Unione ciclistica italiana.
-          Il percorso attraversa una regione inesistente (la Padania) passando per Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Trentino, Veneto.
-          Il leader della classifica indossa la maglia verde, colore caro alla Lega nord.
-          Il giro si svolge nella “settimana santa” della Lega, quella in cui, dal 1996, Bossi va a prendere l’acqua alle sorgenti del Po (allora proclamò l’indipendenza della Padania e il parlamento di Mantova).
Questo avviene:
-          Mentre il partito di Bossi, contro la Costituzione, torna a parlare di secessione.
-          Mentre un governo di dilettanti allo sbaraglio colpisce l’occupazione, i diritti sindacali, le pensioni, i servizi sociali, le condizioni di vita di lavoratori, giovani, famiglie, distrugge la cultura e la scuola pubblica, moltiplica le spese militari, partecipa alle guerre internazionali.
La Lega nord è in parlamento da venti anni. In questo ventennio:
-          Non ha risolto alcun problema (lavoro, precarietà, sanità, istruzione, ambiente)
-          Ha contribuito al drammatico peggioramento delle condizioni di vita di gran parte della popolazione.
-          Ha raccolto voti e consensi agitando paure e slogan, ma non dando alcuna risposta ai problemi.
-          Ha criticato “Roma ladrona”, ma a “Roma ladrona” ha parlamentari, ministri, sottosegretari.
Il giro ciclistico della Padania è una manovra propagandistica di Bossi, Davico… che tentano di nascondere il fallimento delle loro politiche, sfruttando la passione popolare per uno sport bello e nobile che non deve essere macchiato da interessi di parte.
Chiediamo alle forze politiche democratiche, ai sindacati, a tutti e tutte coloro che vogliono un’Italia onesta e pulita, di protestare contro questa manifestazione che propaganda la secessione.
Chiediamo anche una diversa politica economica che tassi i redditi più alti e le rendite, garantisca il lavoro, dia prospettive ai giovani, dimezzi numero e stipendi dei parlamentari, cancelli le spese militari e quelle per opere inutili e dannose.
Manifestazione (interventi, musica, volantinaggio) a Cherasco (presentazione ufficiale del giro) LUNEDI’ 5 settembre, dalle 14.30 alle 19.
Martedi’ 6 settembre volantinaggi lungo il percorso della prima tappa.

giovedì 25 agosto 2011

Caparezza e Nardò

Un messaggio di legalità e diritti, contro il lavoro nero nei campi, anche dal palco del concerto di Caparezza, al Parco Gondar di Gallipoli. In occasione dell’esibizione, un gruppo di lavoratori stagionali impiegati nei campi di Nardò, accompagnati dai volontari della masseria Boncuri, hanno incontrato l’artista che durante il concerto ha indossato la t-shirt ideata per promuovere la campagna “Ingaggiami contro il lavoro nero” delle Brigate di Solidarietà Attiva.

mercoledì 24 agosto 2011

Berlusconi e Gheddafi


Ramon Mantovani: Dopo le bombe arriva il denaro. La "nuova" Libia fa gola a tutti

Attenzione: apre in una nuova finestra.

di Ramon Mantovani (Liberazione del 25/08/2011)
La guerra in Libia sta concludendosi? Pare di sì. O forse no, perché le guerre civili non si concludono facilmente. Ma il bilancio, provvisorio, di questa guerra sembra abbastanza chiaro. Almeno per chi ha occhi per vedere e non ha mandato il cervello all'ammasso.

mercoledì 17 agosto 2011

No al Giro della Padania

La lega come il partito fascista

di Paolo Ferrero

Nei giorni scorsi, dopo aver scoperto che la Federazione Ciclistica Italiana ha organizzato dal 6 al 10 settembre il giro della Padania, con partenza da Paesana e maglia verde prevista per il primo in classifica, ho scritto al Presidente della FCI per chiedere di annullare la corsa. Com’è noto infatti la Padania non esiste se non nella propaganda della Lega Nord e quindi questa corsa si configura a tutti gli effetti come una manifestazione politica sotto le mentite spoglie di una manifestazione sportiva, come avveniva ai tempi del fascismo. Il fatto grave è infatti che la Federazione Ciclistica Italiana, fa parte del CONI, che è l’organizzazione a cui lo stato italiano ha delegato la gestione dello sport, al fine di garantire l’autonomia dello stesso dalla gestione politica.
Alla mia lettera aperta non ho ricevuto risposte da parte del Presidente della FCI. Ho però ricevuto una risposta da parte del sottosegretario agli interni Michelino Davico, noto esponente leghista.
Se vi potevano essere dubbi sul fatto che sia la Lega Nord ad aver ispirato questa corsa per ragioni politiche, ora non ve ne sono più. Che poi, esponenti del governo per materie che nulla hanno a che vedere con lo sport, si sentano in dovere di rispondere al posto del Presidente della Federazione Ciclistica, che dovrebbe essere un organismo apolitico, la dice lunga sul fatto che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio atto di regime, in cui non vi è alcuna distinzione tra partiti politici, funzioni di governo e organismi come la Federazione Ciclistica che nulla dovrebbero avere a che vedere con i partiti.
Per questo oggi ho scritto al Presidente del CONI Giovanni Petrucci, per chiedere un suo intervento su questa situazione inaccettabile in un paese democratico.

NO AL GIRO DELLA PADANIA - LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA

pubblicata da Paolo Ferrero il giorno sabato 20 agosto 2011 alle ore 17.14
Lettera Aperta Al Presidente della Federazione Ciclistica Italiana

Caro Presidente,

Sono venuto a conoscenza che nel calendario delle corse ciclistiche su strada per professionisti, quest’anno, dal 6 al 10 settembre, è previsto il giro della Padania.
Questa corsa a tappe partirebbe da Paesana, in provincia di Cuneo – la località in cui la Lega Nord celebra da vari anni i suoi riti druidici – per terminare a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza.
Le scrivo per segnalarle il mio stupore e il mio disappunto per la volgare strumentalizzazione a cui si presta la Federazione Ciclistica Italiana per fini politici di parte.
Che il partito politico Lega Nord abbia il proposito sovversivo di spezzare lo stato italiano e di dar vita ad un fantomatico stato della Padania è un delirio che ascoltiamo tutti i giorni. Fatto sta che però la Padania non esiste. Esiste il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, ma – al di la della propaganda politica – non mi risulta esista o sia mai esistita una entità geografica che risponda al nome di Padania.

Perché la FCI si presta a una vergognosa operazione di parte e - visto che la Lega Nord è al governo e vanta numerose poltrone da Ministro e Sottosegretario – di Regime?

Mi risulta anche, che il primo in classifica del giro della Padania indosserebbe  la maglia verde. Mi pare che siamo alla pura e semplice riedizione dell’epoca fascista, in cui un regime imponeva la sua ideologia politica a tutti gli italiani.

Le invio quindi questa lettera aperta per chiederle di cancellare immediatamente dal calendario della Federazione il giro della Padania, perché si tratta di una inaccettabile operazione di regime, incompatibile con il quadro Costituzionale in cui tutti, anche la Federazione Ciclistica Italiana, si devono muovere

Distinti saluti

Paolo Ferrero
Segretario nazionale
del Partito della Rifondazione Comunista



Dal 6 al 10 settembre prossimi Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia saranno attraversati dal Giro di Padania. La partenza è prevista dalla Provincia di Cuneo (Paesana) il 6 di settembre. Non si tratta di un evento organizzato a uso e consumo dei leghisti, come il concorso di Miss Padania o il torneo calcistico delle nazioni non riconosciute gestito dal Trota, ma di una gara per professionisti inserita nel calendario ufficiale dell`UCI (Unione ciclistica italiana).
Auspicato nello scorso settembre da Bossi, il “Giro” è stato voluto soprattutto dal cuneese Michelino Davico, cicloamatore, sottosegretario all`Interno e senatore della Lega Nord, che lo ha presentato nel marzo scorso a Milano.  La istituzione di questo Giro non è solo una grave provocazione politica, rispondente alle finalità eversive della Lega Nord per l`indipendenza della Padania (come recitano ancora oggi il suo nome e il suo statuto). Risponde anche alle esigenze propagandistiche che hanno portato negli ultimi mesi la Lega, per cercare di recuperare consensi, a premere sull`acceleratore del separatismo. E` tempo di dire basta. Ricordiamo al riguardo, oltre alla quotidiana serie di provocazioni, volgarità e insulti dei caporioni leghisti, la grottesca campagna per il trasferimento di alcuni ministeri nel sottoscala del Palazzo reale di Monza; l`intollerabile rottura della solidarietà nazionale di fronte al drammatico problema dei rifiuti di Napoli; i ripetuti tentativi di regionalizzare le graduatorie degli insegnanti, a danno di quelli del Sud; la risposta di Maroni alla folla di Pontida che urlava “secessione`: «Noi abbiamo un grande sogno, la Padania libera e indipendente!». Detto da un ministro che ha giurato sulla Costituzione, secondo cui l`Italia è “una e indivisibile` (art. 5), costituisce anche uno spergiuro e un reato di tradimento ancora più inquietante se si tratta del ministro di polizia preposto alla difesa del paese contro eversioni e secessioni. Si aggiunga che l`invito aperto alla secessione, come rimedio alle crisi economica, è stato fatto il 17 luglio anche da Bossi, pure lui ministro e quindi spergiuro. E sempre nel desolante inqualificabile silenzio delle forze politiche parlamentari. 
Ora è davvero tempo di pretendere che questo silenzio finisca: La Padania non esiste, con buona pace dei leghisti, esistono purtroppo i costi sociali delle scelte del governo Berlusconi, governo nel quale gli strilloni leghisti ci stanno da anni, altro che “Roma ladrona” .
Rifondazione Comunista con altri gruppi, comitati etc. da due anni organizza una presidio a Paesana in occasione della carnevalata dell’ampolla, anche quest’anno ricorderemo ai leghisti che quali sono i veri problemi del paese: l’appello è rivolto a tutti coloro che sono stanchi di essere presi in giro, su la testa!
Fabio Panero
segretario provinciale Rifondazione Comunista Cuneo

INDIGNATI CONTRO LA MANOVRA



Noi  siamo indignati.
Il governo, con la scusa della crisi economica e della speculazione, vuole demolire lo stato sociale, i diritti dei lavoratori, la democrazia nel paese.
Il tutto per difendere privilegi e grandi ricchezze.
Noi proponiamo una politica economica rovesciata, a partire da:
Tassa sui grandi patrimoni al di sopra del milione di euro.
Lotta all'evasione fiscale, facendo pagare per intero le tasse a chi ha usato lo scudo fiscale
Dimezzare le spese militari. Basta con la guerra in Afghanistan e in Libia
Dimezzare gli stipendi delle caste e mettere un tetto agli stipendi dei manager
Le aziende che delocalizzano devono restituire i finanziamenti pubblici
Bloccare le grandi opere inutili come la TAV e il Ponte sullo
Stretto e usare quelle risorse per un grande piano di sviluppo delle energie alternative e di riassetto idrogeologico del territorio.
VENERDI' 19 AGOSTO ALLE 11.00 MERCATO CITTADINO A CUNEO
VOLANTINAGGIO CONTRO LA MANOVRA
Federazione della Sinistra-Esuli in Patria

martedì 16 agosto 2011

UNA MANOVRA COSTITUENTE


di Paolo Ferrero
Quella varata dal governo Berlusconi, sotto dettatura dalla Bce e dalla Germania, non è solo una manovra economica. E' una grande rivoluzione conservatrice che usa il potere dello stato per stravolgere i rapporti tra le classi sociali e uscire dal compromesso democratico che ha caratterizzato il secondo dopoguerra.
Nella manovra si privatizza tutto il possibile e si demolisce il welfare. Nessuno capirà più perché bisogna pagare le tasse ad uno stato che non ti da nulla in cambio o che ti obbliga a pagare una altra volta i servizi attraverso le tariffe.
Nella manovra si accoglie in pieno la richiesta della Fiat di demolire il contratto nazionale di lavoro aprendo la strada ad una pesantissima ulteriore riduzione salariale e frantumazione della classe.
Nella manovra si attaccano in modo pesante i lavoratori pubblici, si aumenta l'età per andare in pensione, soprattutto per le donne ma non solo.
Nella manovra si demolisce il sistema delle autonomie locali e delle regioni e si usa la polemica contro la casta per tagliare la democrazia nel paese.
Nella manovra si modificherà la Costituzione per rendere eterne le politiche neoliberiste che sono già state costituzionalizzate a livello europeo. Parallelamente non si toccano i ricchi, quel decimo che possiede la metà della ricchezza italiana, non si tocca l'evasione fiscale e non si prende nessuna misura contro la speculazione finanziaria, nemmeno col divieto di vendita allo scoperto che altri paesi europei applicano normalmente.
Una manovra ingiusta, recessiva, che non colpisce la speculazione e che scardina la democrazia del paese.
Contro questa manovra occorre costruire il massimo di opposizione possibile.
Per essere efficaci non basterà però pronunciarsi contro i tagli. Infatti la manovra è stata costruita e giustificata in nome dell'emergenza e della necessità di battere la crisi e la speculazione. In assenza di una spiegazione generale diversa, è molto probabile che le singole persone siano contrarie alla manovra ma che poi pensino non ci sia null'altro da fare perché "i mercati hanno deciso così", "l'Europa ha deciso così", ecc. Vi è cioè una ideologia dominante - condivisa da quasi tutto l'arco politico e dai mezzi di comunicazione di massa - che deve essere messa in discussione pena l'inefficacia della nostra azione politica.
Liberazione 14/08/2011
Oggi 16 agosto, ore 17,30, davanti alla BNL in Corso Nizza a Cuneo, inizia campagna di mobilitazione con presidio e volantinaggio contro la manovra economica del Governo di Rifondazione Comunista-Esuli in Patria

Il massacro di ferragosto


PRIVATIZZAZIONI: IL POPOLO HA RITIRATO LE DELELGHE
Con l’alibi della crisi finanziaria e sotto l’egida della Banca Centrale Europea, il Governo Berlusconi ha deciso una manovra da macelleria sociale basata sulle stesse politiche liberiste che hanno prodotto la crisi.
In particolare, ha deciso di considerare la vittoria referendaria dello scorso giugno come un banale incidente di percorso che, se impedisce (per il momento) ai poteri forti di allungare le mani sull’acqua, senz’altro permette la riproposizione dell’obbligo di privatizzazione per tutti i servizi pubblici locali “a rilevanza economica”.
Fa da contraltare la cosiddetta opposizione del PD, che si scaglia contro l’obbligo di privatizzazione, ma solo perché ne preferisce la libera scelta, fatta per piacere e senza imposizioni.

venerdì 12 agosto 2011

G.a.p. in stazione a Saluzzo

IL GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE DI CUNEO VENERDI' 12 AGOSTO SARA' A SALUZZO PRESSO LA EX-STAZIONE FERROVIARIA

Come è noto da alcune estati a Saluzzo presso la ex-stazione ferroviaria sono accampati alcune decine di lavoratori stagionali extracomunitari impegnati nella raccolta della frutta. Abbiamo pensato come Gruppi di Acquisto Polare di fare visita a questi lavoratori VENERDI' 12 AGOSTO ALLE 18.30: in accordo con il comitato antirazzista di Saluzzo abbiamo pensato di trasportare alcuni prodotti del G.A.P. (pasta, riso, pane, etc.) come solidarietà attiva verso questi lavoratori.
Sarà inoltre l'occasione per scambiarci un pò di idee.
Chi fosse disponibile mi faccia sapere.
A tutto GAP contro la crisi!

venerdì 5 agosto 2011

LA CRISI NON VA IN VACANZA!


LA CRISI NON VA IN VACANZA!
IL GRUPPO DI ACQUISTO POPOLARE DI CUNEO ANCHE AD AGOSTO SARA' IN PIAZZA PER COMBATTERE LA CRISI CONCRETAMENTE




Lontani anni luce
 Si, lontani anni luce. Chi governa e tutti coloro che li sostengono, non sono
solo distanti dalla gente perchè inarrivabili, quasi sempre e con
poche eccezzioni, ma perchè ignorano completamente e volutamente lo
stato sociale, i problemi e i bisogni dei governati.

Berlusconi  in Parlamento ha manifestato questa assiderale
distanza snocciolando cifre e affermazioni ridicole, fino alla
ammissione solenne del suo conflitto d'interesse citando le "sue"
aziende quotate in borsa. Pazzesco che nessuno dica nulla in
proposito.

L'opposizione anzichè alzare barricate e tentare ogni via politica, ma
di partecipazione di massa dalla piazza, mostra il proprio ridicolo
tergiversando su un possibile governo tecnico di unità nazionale.

Intanto la crisi colpisce i settori più deboli e popolari
attraverso la continua caduta qualitativa e quantitativa dei servizi
pubblici, dall'assistenza domiciliare ai trasposrti, dalla sanità agli
asili nido. Mentre molti anziani combattono le mannaie tremontiane che
falcidiano le pensioni, con i giovani che sono sempre più precari o
disoccupati, mentre il lavoro è più facile perderlo che trovarlo, in
tutto questo cataclisma, Rifondazione Comunista a Cuneo da circa
due anni combatte la crisi concretamente con il suo Gruppo di Acquisto Popolare: 

anche ad agosto saremo tutti i sabati mattina in piazza Duccio Galimberti 
(angolo via Roma) con i nostri prodotti
(pane, pasta, riso, olio) per combattere la crisi INSIEME

mercoledì 3 agosto 2011

RIUNIONE SU PRIMARIE A CUNEO

GIOVEDI' 4 AGOSTO alle 17.30 RIUNIONE STRAORDINARIA DEL CIRCOLO DI CUNEO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA-FEDERAZIONE della SINISTRA DI CUNEO SU ELEZIONI COMUNALI E PRIMARIE.
 
Circolo "Rosa Luxemburg" Cuneo, via Saluzzo 28 


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