lunedì 31 ottobre 2011

CONGRESSO DI CIRCOLO A CUNEO E CENA RUSSA

7 NOVEMBRE 1917-7 NOVEMBRE 2011 VICA LA RIVOLUZIONE!
CONGRESSO DI CIRCOLO E CENA RUSSA!
 
SABATO 5 NOVEMBRE a partire dalle ore 15 a CUNEO via Saluzzo 28 presso il Circolo "Rosa Luxemburg" si terrà, nell'ambito dell'VIII Congresso Nazionale di Rifondazione, il congresso del nostro Circolo cuneese.
Alle 15.00 intitoleremo la nostra sala riunioni a Luigi DALMASSO, che fu segretario del nostro Circolo dal 93 al 96.
Poi discuteremo e voteremo i vari documenti congressuali.
 
A seguire l'impertibile e ormai tradizionale CENA RUSSA.

lunedì 17 ottobre 2011

UNA COSTITUENTE DEI BENI COMUNI

di Rosa Rinaldi
Nei giorni scorsi abbiamo avuto, come Federazione della Sinistra, due incontri assai interessanti, l’uno con il comitato per l’acqua, l’altro con la Tavola della Pace.
Con Paolo Carsetti e Marco Bersani abbiamo condiviso i timori che l’esito del referendum venga vanificato attraverso provvedimenti amministrativi che non siano mirati alla piena pubblicizzazione dell’acqua e alla soppressione del 7% di remunerazione del capitale investito, deciso dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini italiani nel referendum. Ci è stato segnalato che il 7%, per esempio, viene applicato rinominandolo «recupero dei costi di gestione». Sulla questione dell’acqua bene comune è calato un velo, soprattutto ad opera dei partiti presenti in Parlamento.

MEZZO MILIONE DI INDIGNATI OSTAGGIO DEI TEPPISTI



Sono arrivati a Roma in mezzo milione, almeno. La dispersione in tanti rivoli, dovuta all’esito del corteo, rivelava ancora di più la portata dei manifestanti. Non doveva essere una festa.
L’indignazione, di per sé, non rimanda a dinamiche ludiche ma alla crudezza della crisi e della polverizzazione sociale che produce. Ma le messe in scena di guerriglia, le colonne spettrali di fumo, le carcasse annerite di automobili, spesso non di lusso, restate impigliate al passaggio di pezzi di corteo lasciano una domanda inevasa: di chi è un corteo? Domanda che diventa ancora più urlata se sotto le colonne di fumo nero si sente la gente che strilla “fascisti, smettetela, via
dal corteo!” a giovanotti che si prendono molto sul serio mentre, avvolti dai cappucci d’ordinanza, danno fuoco a cassonetti di immondizia. Davvero è sufficiente etichettarli come infiltrati? Non doveva essere una festa ma doveva essere una presa di parola di massa tant’è che non s’era costruito un palco centrale per dare modo di attivare sei speak corner nella grande

giovedì 6 ottobre 2011

FAUSTO REDIVIVO

L'intervista di Loris Campetti a Fausto Bertinotti pubblicata oggi sul Manifesto che esplicita in maniera nettissima la divergenza con Nichi Vendola e il gruppo dirigente di SEL. 



La metafora di Bertinotti che più colpisce è quella del treno: «L’idea di salire su un treno incorsa pensando di poterlo guidare o almeno di poterne cambiare la direzione è destinata al fallimento. E sai perché? Perché la locomotiva marcia su binari fissi, al massimo puoi cambiarne la velocità».

Traduzione: se resti dentro il recinto costruito dai nuovi poteri che hanno seppellito la politica e gli stati, in cui puoi solo confermare le ricette «oggettive» liberiste, non cambierai un bel niente, semplicemente verrai tu stesso sussunto dal pensiero unico. Al massimo potrai provare a introdurre«elementi di giustizia sociale» dentro un meccanismo comunque immodificabile, e diventerai un oggetto della rivoluzione passiva in atto».
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