E' a tutti ovvio che la denuncia di "locale abusivo" e ciò che ne segue è una vergognosa e bassa manovra per giustificare un intervento atto a criminalizzare chi crea, difende e diffonde cultura alternativa e critica libera in una città in cui è concesso solo il guadagno e lo spreco. Per gli altri non c'è spazio: i quartieri-ghetto di Santa Margherita, delle case Gescal, la persecuzione per realizzare lo spostamento del campo nomadi in direzione carcere, gli artisti di strada ed i mendicanti cacciati dalla pubblica via o rimpatriati se stranieri sans-papier. La chiusura forzata dello Spazio Entropia si incastra bene nel puzzle della città che ha occhio solo per i "Signori" e prosegue nel suo delirio di legalità opprimendo i cittadini e negando gli spazi pubblici.
Lo Spazio Autogestito ENTROPIA è tutt'altro che una discoteca o un locale. E' un luogo sociale di confronto, di democrazia diretta, di organizzazione di cultura. In una società atomizzata sono proprio gli spazi sociali ad umanizzare, e certo non ci rinunceremo, perché crediamo che sia ancora la via da percorrere. La povertà che molti nuovamente sperimentano si combatte con l'autogestione, con il ritrovarsi al di fuori della propria abitazione in uno spazio condiviso in cui fare analisi, critica e progetti.
Il ridicolo della situazione è che l'entropia non è uno stabile occupato, ma affittato. L'intervento delle guardie ha interrotto la rassegna teatrale (di cui venerdì il primo appuntamento), ha messo in condizione di non proseguire il laboratorio teatrale dei bambini, il progetto nascente del Gruppo d'Acquisto dovrà attendere, lo stesso vale per i dibattiti in programma per Aprile e la biblioteca/libreria sarà inutilizzabile.
I firmatari di questo documento denunciano i fatti di Venerdì 14-03.
Altresì considerano ciò che è avvenuto un attacco alla libertà d'associazione, di organizzazione, di espressione e di critica. Richiedono inoltre che il comune di Alba prenda posizione in merito all'accaduto e si renda disponibile ad ovviare alla grave privazione dello Spazio Entropia e dell'ostacolo che la stessa ha provocato ai progetti culturali, sociali e politici che portava avanti nella città.
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