ORDINE DEL GIORNO
OGGETTO: NO ALLE RONDE PERCHÈ SONO UN INSULTO ALLA CIVILTÀ GIURIDICA.
"Il Consiglio Comunale di Cuneo,
PREMESSO
Il cosiddetto "pacchetto sicurezza" su cui il governo ha posto anche la questione di fiducia è una legge incostituzionale, che si basa su veri e propri orrori giuridici. Dalle "ronde", che demoliscono lo Stato di diritto per tutti i cittadini, al reato di immigrazione clandestina che rompe il principio di eguaglianza previsto dall'articolo 3 della Costituzione.
CONSIDERATO
che in alcune città si sono addirittura verificati scontri fra cittadini ed i volontari delle ronde che hanno costretto ad un dispendioso intervento delle Forze dell'Ordine, distratte dai loro compiti di sicurezza giornalieri per sedare i tafferugli;
VISTO
che lo stesso organismo sindacale dei Carabinieri, il COCER, si oppone con fermezza all'istituzione di ronde di vigilanza composte di cittadini quando "mancano quasi 10 mila uomini alla Polizia e ai Carabinieri";
SOTTOLINEANDO
che il provvedimento normativo istitutivo delle ronde di fatto sfiducia il lavoro delle Forze dell'Ordine e segue ad un taglio di ben 7 milioni da parte del Governo sul tema della sicurezza;
PREOCCUPATO
dal clima da "far west" e dal trionfo della cosiddetta "giustizia fai da te", che potrebbe generare tensioni, scontri, sovrapposizioni di ruoli e di competenze, sfiducia nei confronti dei lavoratori delle Forze dell'Ordine, poiché, come sostiene il SAP, Sindacato della Polizia, in questa situazione "chi ci rimette sono proprio le giuste ragioni della sicurezza ed è una follia dover fare i badanti delle ronde";
CONDANNA
L’istituzionalizzazione per legge delle Ronde, che ricordano tristemente (spesso anche nelle divise) la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale istituita dal fascismo nel gennaio 1923
INVITA
Il Sindaco e la Giunta
a non richiedere MAI l'attivazione delle nuove opportunità (ronde)
che la legge consente.
INVITA INOLTRE
Il Sindaco e la Giunta ad intervenire nei confronti del Governo:
1) affinché venga ritirato il provvedimento normativo con il quale il Governo ha istituito i volontari (le cosiddette ronde di vigilanza);
2) a restituire le stima e la fiducia ai lavoratori delle Forze dell'Ordine, fornendo nel contempo i mezzi, gli uomini e le risorse necessarie per poter svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro;
3) ad incrementare le risorse agli Enti Locali per poter intervenire nelle situazioni di degrado, presenti nel territorio, che creano insicurezza;
4) a ripristinare quanto sottratto con il pesante taglio di spesa operato sui temi della sicurezza,
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