FEDERALISMO MUNICIPALE E CEDOLARE SECCA: IL SECESSIONISMO DEI RICCHI AI DANNI DEI PIU’ DEBOLI
Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini.
“Con il voto di fiducia, imposto oggi alla Camera dei Deputati, si conclude l’iter del federalismo municipale e la cedolare secca sugli affitti diviene realtà.
Il truce liberismo del governo delle destre realizza un altro crimine sociale sulla pelle dei più poveri. Con un colpo solo, si regalano due miliardi di euro, non a tutti i proprietari che affittano, ma alla loro porzione più ricca e che pratica affitti speculativi di libero mercato e si cancella di fatto il canale agevolato perché viene tolto ogni incentivo fiscale a praticare affitti più moderati.
L’entità di questo crimine sociale è amplificato dal fatto che, solo pochi mesi fa nella legge di stabilità, il governo ha tagliato dell’85% le già poche risorse stanziate per il fondo sociale a sostegno delle fasce di inquilini più povere.
Va inoltre tenuto presente che l’insieme di queste misure vengono prese nel mentre esplode con sempre più violenza il dramma degli sfratti per morosità, ormai divenuti il 90% del totale dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
Sottolineiamo una conseguenza politica: la maggioranza con il voto di oggi ha decretato che in Italia (almeno per le proprietà di persone fisiche) vi è solo un canale contrattuale: quello del libero mercato individuale, senza agevolazioni per abbassare i canoni o contributi sociali per le fasce deboli.
Siamo in un nuovo quadro giuridico: tutte le leggi vigenti, in primis quella sulle locazioni private, sono di fatto cancellate.
Occorre che tutti ne prendano atto senza rincorrere l’illusione di poter tornare a prima e resuscitare una convenienza al canale agevolato.
Occorre guardare in avanti e porre un obiettivo chiaro: fare della contrattazione collettiva l’unico canale contrattuale, abolendo il libero mercato individuale dei canoni, motivo principale della bolla speculativa e dell’esplodere della morosità.
Intanto, poniamo una domanda al governo. Nel dibattito sul decreto mille proroghe ha accettato ordini del giorno che chiedevano il ripristino delle risorse tagliate per il fondo sociale degli affitti e il varo di un fondo nazionale in favore della morosità incolpevole. A quando il varo delle norme corrispondenti?”
“Con il voto di fiducia, imposto oggi alla Camera dei Deputati, si conclude l’iter del federalismo municipale e la cedolare secca sugli affitti diviene realtà.
Il truce liberismo del governo delle destre realizza un altro crimine sociale sulla pelle dei più poveri. Con un colpo solo, si regalano due miliardi di euro, non a tutti i proprietari che affittano, ma alla loro porzione più ricca e che pratica affitti speculativi di libero mercato e si cancella di fatto il canale agevolato perché viene tolto ogni incentivo fiscale a praticare affitti più moderati.
L’entità di questo crimine sociale è amplificato dal fatto che, solo pochi mesi fa nella legge di stabilità, il governo ha tagliato dell’85% le già poche risorse stanziate per il fondo sociale a sostegno delle fasce di inquilini più povere.
Va inoltre tenuto presente che l’insieme di queste misure vengono prese nel mentre esplode con sempre più violenza il dramma degli sfratti per morosità, ormai divenuti il 90% del totale dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
Sottolineiamo una conseguenza politica: la maggioranza con il voto di oggi ha decretato che in Italia (almeno per le proprietà di persone fisiche) vi è solo un canale contrattuale: quello del libero mercato individuale, senza agevolazioni per abbassare i canoni o contributi sociali per le fasce deboli.
Siamo in un nuovo quadro giuridico: tutte le leggi vigenti, in primis quella sulle locazioni private, sono di fatto cancellate.
Occorre che tutti ne prendano atto senza rincorrere l’illusione di poter tornare a prima e resuscitare una convenienza al canale agevolato.
Occorre guardare in avanti e porre un obiettivo chiaro: fare della contrattazione collettiva l’unico canale contrattuale, abolendo il libero mercato individuale dei canoni, motivo principale della bolla speculativa e dell’esplodere della morosità.
Intanto, poniamo una domanda al governo. Nel dibattito sul decreto mille proroghe ha accettato ordini del giorno che chiedevano il ripristino delle risorse tagliate per il fondo sociale degli affitti e il varo di un fondo nazionale in favore della morosità incolpevole. A quando il varo delle norme corrispondenti?”
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