giovedì 8 marzo 2007

Lettera aperta al Corriere di Bra

Gentile Direttore,

vorremmo poter poter essere ospitati sul Corriere per poter replicare al Vostro articolo dal titolo "No alla guerra, Rifondazione si spacca", pubblicato sullo scorso numero.
Speriamo di non deludere nessuno ma, ahimè, non ci sono scissioni in vista nè nel Circolo "Antonio Gramsci" di Bra e neppure nella Federazione di Cuneo. Sembra incredibile nel 2007, ma nel nostro Partito amiamo discutere di politica, confrontarci anche duramente: sicuramente l'espulsione del Compagno Franco Turigliatto è un caso che anima la dialettica politica, divide, crea confronti anche duri.
Non amiamo le assemblee preconfezionate, sanno tanto di vecchio: in Rifondazione ogni Compagno, ogni Compagna, ogni Giovane Comunista usa esprimersi liberamente.
Tanto per essere chiari noi le truppe in Afghanistan non le avremmo neppure inviate, ed i fatti drammatici di queste ore ci danno, purtroppo, sempre più ragione.

Il nostro Partito a livello nazionale fa parte del Governo di centro-sinistra la cui maggioranza in Senato è sempre più risicata, grazie ad una legge elettorale assurda voluta dal centro-destra poco prima delle elezioni, definita una "porcata" addirittura da colui che l'ha ideata, il leghista Calderoli, grazie ai voltagabbana come l'ex-dipietrista De Gregorio, passato armi e bagagli con la destra.
Ma tant'è: D'Alema è "andato sotto" in Senato sulla politica estera grazie al voto contrario di tre Senatori a vita, Andreotti (ancora lui!) Cossiga e Pininfarina, (portato a votare dal segretario dei D.S. Fassino!).
Non per il non-voto di Turigliatto, che è venuto meno alla "disciplina di partito", che si è dimesso da Senatore (senza maturarsi una pensione, strano, visto che doveva solo aspettare due anni e mezzo, che una pensione non avrà perchè precario fino a 60 anni, quale funzionario di partito) che è stato espulso da Rifondazione per due anni, pagando quindi in prima persona le sue scelte.
Molti Compagni di Rifondazione ritengono giusto questo provvedimento, moti altri no: noi, molto modestamente, noi non lo avremmo espulso.
Siamo, con molta umiltà, dirigenti di questo Partito (e ci onoriamo di esserlo), facciamo parte della Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista, tentiamo di rappresentare tutti i Compagni, soprattutto coloro che non la pensano come noi. Svolgeremo questo ruolo di responsabilità finchè il corpo militante della nostra Federazione ci riterrà degni di farlo.

Il 24 marzo a Cuneo alle ore 15 presso la sala ex-IA.C.P. terremo la nostra conferenza provinciale di organizzazzione aperta, oltre che a tutti gli iscritti, anche a tutti i simpatizzanti, ai movimenti, con i quali in questi anni abbiamo condiviso tanti momenti di lotta, proprio perchè riteniamo fondamentale discutere insieme del ruolo del PRC in questa provincia, in maniera aperta (provare per credere) per poi uscire ancora una volta con una voce sola: la voce dei troppi senza voce, dei precari, dei migranti, dei pensionati che non arrivano a fine mese.

La nostra sfida è quella di unire la Sinistra, quella vera, altro che scissioni!

Siamo un'anomalia nel panorama politico provinciale e vogliamo continuare a esserlo.

Liberamente Comunisti e Comuniste.

Cordiali saluti

Enrico Cabutto
segretario Circolo "Gramsci" di Bra, segreteria provinciale PRC

Fabio Panero
segretario provinciale PRC Cuneo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"l'espulsione del Compagno Franco Turigliatto è un caso che anima la dialettica politica.."

Beh compagni vediamo di non animarla troppo questa dialettica politica.. altrimenti torniamo ai tempi del Baffone (o dei suoi epigoni italiani) quando la "dialettica politica" era moolto animata e si svolgeva perloppiu' in luoghi moolto freddi (quando poi non ti mandavano direttamente un Frank Jackson a dialettizzarsi con te anche fino in Messico)

Anonimo ha detto...

ma voi pensate sul serio di unire la sinistra, "quella vera", votando tutte le porcate di questo governo?
ma non eravate voi contro la guerra "senza se e senza ma"? ora avete trovato un "però", per lo più molto misero:berlusconi
io sinceramente fossi in voi penserei bene ai morti che le guerre che voi votate portano, valgono un berlusconi al governo? o no?
e non mi si dica che se ci fosse berlusconi le guerre ci sarebbero lo stesso perchè seguendo questo ragionamento allora potremmo votare qualsiasi porcata della destra...
MA NOI NON SIAMO LA DESTRA, E NEMMENO IL CENTRODESTRA!
o ve lo siete dimenticati?

Anonimo ha detto...

"Quale cedimento culturale, si apre allorché passa l’idea che per contrastare scelte conservatrici ed antipopolari …bisogna approvarle e sostenerle?" sen.Rossi

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico, sono molto daccordo con te, conscio anch'io del fatto che il diaologo sia fondamentale, necessario,la forma più alta della politica.
Anche se probabilmente su Turigliatto possiamo, abbiamo idee diverse sono profondamente contrario all'allontanamento(decisione pessima).
Bello il tuo appello nel finale, bell al'articolo, me hai fatto venire la pelle d'oca! Compilmenti!!
Giudicare e criticare è sempre facile, e l'agire, il proporre il complicato!
Con affetto, Aimar Andrea.

Anonimo ha detto...

caro aimar andrea
giudicare e criticare è si facile
ma non sempre
a volte porre delle critiche
e comportarsi criticamente è molto
ma molto difficile
un esempio è quello di rifondazione
al governo, piuttosto di seguire le promesse e i programmi sventolati ai quattro venti in campagna elettorale (no tav, no guerra ecc ecc) e quindi conseguentemente comportarsi "criticamente" nei confronti del governo, rifondazione no... preferisce proporre... agire?... e alla fine allinearsi alle posizioni di mastella... rutelli... fassino...
chi critica invece una proposta ce l ha: votare contro queste politiche anti-popolari
e non è una proposta da poco!

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