E neanche una parola sulla necessità di una riforma scolastica più dignitosa che sostituisca quella della Moratti, neanche una parola sul taglio di 14mila classi provocato dalla finanziaria 2007, silenzio assoluto sul fatto che mancano i soldi per pagare i supplenti e gli insegnanti di sostegno…
La dignità della scuola non si misura da quanti baci si danno gli studenti durante l’intervallo o dai centimetri di pancia scoperti, ma dal modello culturale che si vuole insegnare e costruire. Purtroppo le sparate del signor preside appartengono a quella ondata oscurantista che ci sta asfissiando, si costringono i ragazzi nelle scuole ad obbedire ciecamente a regole sempre più "aziendali" e si proibisce ogni dimostrazione di affetto fra chi si vuole bene, siano essi omosessuali o non. Amarsi è anormale per il signor preside?
Consigliamo al signor preside di ascoltare gli studenti, che con tutta la loro fantasia ed intelligenza hanno usato le parole di Catullo, uno che non sopportava i moralismi di allora, figuriamoci quelli di oggi.
Noi da sempre proponiamo un’altra scuola per costruire un’alternativa di società, una scuola laica, pubblica ed antifascista.
La nostra scuola non insegna a reprimere, la nostra scuola vuole essere libera, con i nostri corpi, con i nostri desideri, con le nostre migliori qualità.
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