lunedì 17 settembre 2007

Politica e privilegi: parliamone

Il libro "La casta" è stato il più venduto in Italia negli ultimi mesi, il tema dei privilegi dei politici di professione è presente nei discorsi quotidiani di tutti/e ed è stato al centro del Vaffa day di Grillo.
Facciamo due conti: Un/a parlamentare guadagna dai 12.000 ai 15.000 euro mensili più benefit (ingressi gratuiti a cinema, teatri, stati, gratuità dei mezzi pubblici di trasporto…). A suo carico il soggiorno a Roma, molto oneroso. Pensione dopo una legislatura (5 anni), con possibilità, se viene sciolta dopo la metà, di riscattare il periodo mancante.
I consiglieri regionali guadagnano cifre diverse da regione a regione. In Piemonte, il lordo supera i 9.000 euro a cui aggiungere i gettoni di presenza e i rimborsi chilometrici (tariffe superiori a quelle ACI). Benefit: rimborso di spese di trasporto per 11 viaggi annui in Italia, ingresso gratuito alle partite di Juve e Toro, sei biglietti al Regio, tesserino per gli autobus a Torino.
Assessori (14) e presidente hanno indennità superiori, come i capigruppo e i presidenti di commissione.
E’ giusto che le persone "normali" protestino, gridino allo scandalo, chiedano ai partiti (lo ha ribadito anche Rosi Bindi, da cui su molti temi dissento, ma che è persona seria) una vera riforma, tante volte promessa.
Ai circa mille parlamentari, alle centinaia di consiglieri/e regionali, si aggiunge una pletora di amministratori, funzionari di partito, clienti nominati da questo o quello che appare all’esterno eccessiva ed oppressiva (si sente spesso dire, in modo semplicistico, che senza queste spese i conti italiani andrebbero a posto). Il tanto voluto (dalla demagogia del maggioritario) spoil system (chi vince prende tutto e nomina chi gli pare- scusate, chi ha la sua fiducia-) ha ancora peggiorato le cose.
Alcune considerazioni:
- Lo stipendio (indennità) dei consiglieri regionali è legato a quello dei parlamentari, che, a sua volta è legato a quello dei Magistrati. Modificandosi questo, gli altri cambiano a catena.
- Sono eccessivi anche stipendi e benefit in tanti enti pubblici di cui mai si parla. Anni fa, Rifondazione ha lanciato una legge popolare per fissare a dieci il rapporto massimo fra le retribuzioni (se la minima è 1.000, la massima non può superare i 10.000). le firme sono rimaste nei cassetti delle Camere.
- La protesta della gente si dovrebbe rivolgere anche ai facili guadagni e alle sperequazioni che sempre più vengono lette come naturali. I guadagni del signor Corona o di Schumacher o dei capitalisti, le parcelle e i redditi di tanti professionisti paiono frutto del merito, gli stipendi dei ministri di privilegi.
- Lo statuto di Rifondazione impone giustamente agli eletti di versare il 55% delle indennità. Abbiamo, quindi, privilegi, ma minori rispetto ad altri.
Proponiamo:
- che il numero dei parlamentari venga dimezzato. Non sarebbe sufficiente, come proponemmo anni fa, un sola Camera?
- Che il numero dei consiglieri regionali non venga deciso dalle singole regioni, ma centralmente in base alla popolazione. In Piemonte (4.3000.000 abitanti) non ne basterebbero 40? Così pure dovrebbe essere fissato per legge il numero degli assessorati.
- Limitazione anche del numero delle commissioni consiliari. In Piemonte non ne basterebbero sei?
- Riduzione, non a ciance, delle indennità e dei benefit, anche per i nominati in Enti, società partecipate…
- Seria revisione di tutti gli enti locali. Circoscrizioni, comuni, unioni di comuni, piccoli comuni, unione comuni montani, province, comunità montane, comunità collinari, città metropolitane, regioni, conferenza delle autonomie locali, conferenza stato- regioni, stato. Come orientarsi? Chi decide e su che cosa? Perché non snellire drasticamente?
Sarebbe opportuno anche dare il buon esempio.
Lo statuto di Rifondazione limita a due i mandati elettivi a pieno tempo (parlamento, regione). Cioè, non si può essere eletti per più di due volte. Applichiamolo per tutti/e.
Molte regioni, anche di centro sinistra (Lazio, Calabria…), hanno moltiplicato assessorati, commissioni, consulenze.
Il governo Prodi ha sfiorato il record per il numero di ministri e sottosegretari. E le donne, nonostante le promesse elettorali, sono poche. Non sarebbero sufficienti quindici ministeri, come nella Francia del destro Sarkozy? Rifondazione ha un solo ministro. Toccherebbe ad altri (al futuro Partito democratico) dimagrire un po’. Perché non lo facciamo anziché proporre altri nuovi ministeri?
Forse la lettera è un po’ lunga, ma il tema è serio e credo che serva conoscerlo e agire senza perdere altro tempo.


Sergio Dalmasso
Consigliere regionale PRC

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi spiace molto ma ormai è tardi
putroppo il tempo delle proposte è scaduto...
e sarete spazzati via assieme
a mastella rutelli prodi fassino visco ecc ecc ecc ecc ecc
che stanno li anche grazie a voi!
avreste dovuto accorgervene come minimo quattro cinque anni fa
di come stavano le cose
ormai per il popolo bertinotti prodi e mastella una cosa sola sono:
MERDA

Anonimo ha detto...

oh ma sto imbecille che vuole?
Ormai è tardi... si per recuperarti, ci mancavano i casi umani sul nostro blog...
Cmq sono d'accordo con le proposte di Sergio e del nostro partito, è necessario che la classe politica e la politica si avvicinino alla vita comune, ma come ci hanno insegnato alcuni uomini e donne col passamontagna, una buona medicina è la partecipazione di tutti/e noi alla "cosa pubblica".
La questione è seria ma non credo sia uno dei grandi problemi dell'umanità, e soprattutto di quel popolo che secondo il nostro idiota verrebbe salvato da Berlusconi, fascisti e leghisti...
Dio ci salvi...

Anonimo ha detto...

i veri casi umani qua siete voi
tante parole promesse proposte
tante cazzate
ed alla fine???
prodi mastella e rutelli
ecco il risultato della vostra partecipazione alla cosa pubblica
altro che passamontagna!

Anonimo ha detto...

hai finito le promesse?

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