mercoledì 25 giugno 2008

“PATTI PER LA SICUREZZA”: DICHIARAZIONE DI VOTO di FABIO PANERO

“PATTI PER LA SICUREZZA”: DICHIARAZIONE DI VOTO CONTRARIO ALL’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA LEGA NORD IN CONSIGLIO COMUNALE A CUNEO NELLA SEDUTA DI MARTEDI’ 24 GIUGNO.

Fabio Panero, consigliere comunale PRC

I primi patti sono stati firmati dal fu Governo Prodi a Milano e a Roma, seguiti da Torino, Napoli, Catania e Cagliari: si traducono nel fatto che, indipendentemente dai bilanci approvati, anche le istituzioni contigue (provincie e regioni) sono chiamate a collaborare finanziariamente per rendere la vita dei capoluoghi più sicura. Poco conta se le amministrazioni sono di centrodestra o di centrosinistra, anzi il securitarismo più ottuso parte dalla città progressiste (lavavetri a Firenze).

Il male è rappresentato dall’arme sociale causato dal disagio e dalla marginalità di cui una parte di cittadini stranieri, poveri, accattoni, rom costituiscono la base principale: questo il vero allarme sociale, più che la criminalità organizzata. Si invocano “bonifiche” per le aree adibite a ver4e e proprie baraccopoli e nel contempo si lasciano marcire interi palazzi sfitti, caserme abbandonate, spazi che prefetti e sindaci potrebbero legalmente e temporaneamente utilizzare per risolvere vere e proprie emergenze. Ha ragione Don Roberto Sardelli, sacerdote della scuola 725 di Roma a dire che “non si vuole combattere la povertà e le sue cause ma i poveri, buoni quando vivono in Africa, fastidiosi quando stanno sotto casa”.

Una Ballata del XIV secolo: “Siate certi, principi e prelati che i vagabondi e le vagabonde, se saranno battuti con corti bastoni dai grossi nodi, allora saranno guariti dai loro mali e fuggiranno dalla nostra regione”.Nonostante la distanza temporale che ci separa da quell’epoca, possiamo dire, guardando gli episodi e i dibattiti di questi giorni, che nelle nostre società è ancora ben presente l’idea che la marginalità sia una condizione da condannare, perseguire e punire.

Nel XIV secolo i vagabondi o emarginati chiamati i DEMEURANT PARTOUT (SENZA FISSA DIMORA, come oggi) in quella lontana epoca medievale (così come oggi) le legislazioni contro il vagabondaggio: in concomitanza di grandi crisi sociali (ALLORA LA PESTE, OGGI L’IMMIGRAZIONI, PER ALCUNI UNA PESTE)

E’ lecito chiedersi se la campagna sulla sicurezza di queste settimane non rappresenti una storia che si ripete: PRIMI 70 GIORNI DEL GOVERNO BERLUSCONI: l’assassinio di Verona, le aggressioni a omosessuali e transessuali, i pogrom a Ponticelli contro i Rom, il moltiplicarsi delle ronde (giustizia fai da te) la sbandierata presenza dell’esercito nelle strade per riportare l’ordine fino ad arrivare al vero capolavoro sulla sicurezza: IL DECRETO SALVA BERLUSCONI: 100 mila processi bloccati di “minor allarme sociale”(corruzione,estorsione,rapine,stupri,bancarotta,usura,omicidi colposi per colpa medica o per violazione del codice della strada, associazioni a delinquere)

In Italia i poveri hanno superato quota 7,5 milioni cioè il 13% dell’intera popolazione, con oltre 2,6 milioni di famiglie colpite dal fenomeno (ISTAT)

Si sostiene che ragionare di inclusione sociale significa essere BUONISTI e che questo non funziona, che LA SICUREZZA NON E’ NE’ DI DESTRA Né DI SINISTRA. Credo invece che il bisogno di sicurezza sia più che legittimo, ma va indagato nelle sue caratteristiche e che ci sono RISPOSTE DI DESTRA E DI SINSITRA: guardiamo i dati sull’immigrazione, tenendo conto che la Lega insiste molto sull’assioma IMMIGRATI=CRIMINALI.

Dati Ministero dell’Interno: flessione criminalità violenta e aumento violenza contro le donne, soprattutto in famiglia (fondo del Governo Prodi cancellato da Tremonti)

Denunciati stranieri: aumentano fino ad arrivare al 30% della delittuosità generale, ma riguarda le comunità clandestine. La quota degli stranieri denunciati scende al 5% la se tassa percentuale degli italiani, quando sono cittadini con regolare permesso di soggiorno.

Perché non evidenziare questo dato? E’ buonisno o realismo fare riferimento alla realtà?

La moda dei “Sindaci sceriffi” tutti uguali nel cercare consenso a destra e a sinistra, a cavalcare questioni come queste per nascondere le proprie debolezze da amministratori, in difficoltà nel gestire società complesse che mutano velocemente. Da una parte riducono le città in luoghi spenti, silenziosi, muti, in cui non si deve fare rumore, non si può fare musica e si alimenta l’intolleranza: poi si dice che la gente non esce di casa perché ha paura..Ogni città in cui ci si sente sicuri è quella viva, dove la gente và per strada.

Invece si chiama in causa l’esperienza di New York e la politica della “Tolleranza zero”, i coprifuoco, le ronde dei cittadini. Quel metodo fece aumentare gli arresti del 24% i poliziotti di 12 mila unità, il budget della polizia del 40% (4 volte rispetto ai fondi concessi agli ospedali pubblici) Guadagnarono moltissimo i privati che gestiscono le carceri americane, vennero tagliati di un terzo i finanziamenti ai servizi sociali della città e licenziati 8.000 addetti.

Con il varo della manovra triennale il Ministro Tremonti ha annunciato tagli alla sanità: 6 miliardi di euro per il triennio 2009-2011 (/la Regione Piemonte e l’Assessorato alla salute hanno lavorato in questi anni per ripinare il buco di bilancio di Ghigo ed eliminare i ticket (aboliti sui farmaci di fascia A per tutte le persone di reddito inferiore a 36.151) ora si devono reintrodurre? Questa è la vostra sicurezza?

Penso che su questi temi ci sia da fare una rivoluzione culturale, credo ci sia il problema di reagire al razzismo becero, truculento ormai tanto di moda.

Negli anni ’30 ci fu un capo di stato che cominciò con gli zingari, handicappati e omosessuali, poi passò a Comunisti, Socialisti, poi agli ebrei.

Una canzone di Joe Strummer cantante dei CLASH scomparso qualche anno fa (recentemente al Monviso è uscito “From Here to Eternity” un film bellissimo) recitava.”La gente cambia idea con la stessa velocità con cui si cambia di abito: se Adolf Hitler arrivasse oggi in volo gli manderebbero senza dubbio una limousine a prenderlo”

Io ritengo ancora la coerenza in politica un valore assoluto, spero di non essere rimasto il solo.

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