giovedì 16 aprile 2009

Lettera: riceviamo e pubblichiamo

Ho letto l’articolo comparso su vari settimanali cuneesi a firma Livio Berardo titolato “sinistra democratica con Taricco”.

Di quell’articolo mi ha colpito la quantità di inesattezze che portano inevitabilmente a conclusioni strampalate e fuorvianti.

Berardo scrive: “ Prendo atto con rammarico che non è possibile dare vita ad una lista di sinistra per volontà di alcuni gruppi di voler correre da soli.

Io,come Berardo, ero presente all’incontro della “sinistra” con Taricco, il quale,molto correttamente, e con la massima chiarezza disse : io voglio vincere, in provincia di Cuneo, alleato con la sinistra non vinco, quindi non si può neanche accennare ad un ‘alleanza. Proprio Berardo, a quel punto propose di fare liste senza simboli di partito (il che naturalmente doveva valere per tutti, PD compreso), ma con fermezza assoluta Taricco disse che era impensabile.

Voglio ancora ricordare che io chiesi a Taricco, come si sarebbe comportato in un eventuale ballottaggio: con molta onestà e spregiudicatezza rispose che si sarebbe – se i numeri l’avessero fatto vincere- alleato con l’UDC di Delfino.

Mi sembra elementare che chi è di sinistra e vota Taricco, con molte probabilità si troverà a votare per Delfino che proprio di sinistra non è.

Riguardo poi alla nuova formazione “ Sinistra e libertà” ,faccio notare che chi è veramente democratico quando perde un congresso si allinea alla maggioranza e non fa un nuovo partito o una nuova Formazione in nome dell'"unità della sinistra" , magari anche solo nella speranza di potersi creare un orticello sottoforma di seggio.



mario festa

vignolo

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