mercoledì 1 aprile 2009

Ivan Di Giambattista - CANDIDATO PRESIDENTE PER LA PROVINCIA DI CUNEO

Sono Ivan Di Giambattista, consigliere provinciale di Rifondazione Comunista.
In vista delle prossime elezioni provinciali, abbiamo, dallo scorso autunno, richiesto un confronto programmatico con varie forze politiche e con il PD con l'obiettivo dell'unità a Sinistra per battere le destre in Provincia.

Dopo mesi il PD ha risposto rifiutando il confronto e ponendo una pregiudiziale sul nostro nome e il simbolo.

E' contraddittorio che il candidato PD sia assessore in Regione, eletto con i voti determinanti dei consiglieri comunisti (Rifondazione e Comunisti Italiani) e che atteggiamenti discriminatori vengano da chi sostiene sempre di richiamarsi all'unità.

E' chiara quindi l'intenzione di Rifondazione e Comunisti Italiani di costruire a livello provinciale una lista aperta ad altre forze e la volontà di discutere con chi sia disponibile, su elementi programmatici connotati da:

-Efficaci ed urgenti risposte alla pesantissima crisi che investe anche la nostra Provincia (la Giunta Costa avrebbe potuto fare e dovrebbe fare molto di più);in particolare: Creazione fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione, Osservatorio e fondo per i lavoratori precari, Tariffe sociali, Sospensione rate mutui per prima casa; Misure di contrasto alle delocalizzazioni;
quanto sopra con Patti Locali in collaborazione con banche e Comuni;

-questioni territorio/ambiente/agricoltura: Promozione prodotti "ambientalmente preferibili"(commercio equo e solidale), Riduzione rifiuti ed aumento della raccolta differenziata con politica "dell'umido" oggi insufficiente, Energie alternative;

-rafforzamento politiche sulla cooperazione decentrata.

-Valorizzazione dei beni comuni con la gestione pubblica, a cominciare dal ciclo dell'acqua;

-Difesa patrimonio pubblico, a cominciare dalla scuola;

-Difesa e valorizzazione dell'ambiente;

-La questione immigrazione come occasione di integrazione sociale, rifiutando politiche securitarie, xenofobe e razziste;

-partecipazione reale dal basso;

-moralizzazione della vita pubblica ad iniziare dalle eccesive spese per la "casta";

-tornata elettorale concepita non come alleanza elettorale per difendere qualche posto, ma strumento per riprendere un lavoro di base sui temi sociali, ambientali, contatti con gruppi, associazioni...e dei tanti militanti dispersi e delusi in questi anni.

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