giovedì 7 luglio 2011

ARTESIO SULLA TAV

ARTESIO (FDS): TAV, GIUSTO ESSERE IN VAL DI SUSA – IN ANNI DI DIBATTITO MAI PRESA IN CONSIDERAZIONE L’OPZIONE ZERO



Nel corso del dibattito in aula sulla Tav è intervenuta la Capogruppo della Federazione della Sinistra Eleonora Artesio:
“Non è vero che si sia mai realizzato un procedimento istituzionale e di coinvolgimento sociale per la realizzazione della Tav: infatti non si è mai discusso SE fare l’opera, ma solamente COME fare l’opera. Il dialogo tra le parti non ha mai preso in considerazione l’opzione zero, nonostante le fondate documentazioni tecniche, urbanistiche, ambientali, sociali e sanitarie che negli anni sono state presentate dal movimento No Tav.
L’opera – quando è stata progettata – prevedeva 70 km di tunnel, 20 anni di lavoro, 17 miliardi di costi: è vero o non è vero che la progettazione avviata negli anni ’90 si basava su analisi di flusso di traffico crescente e che invece i flussi si sono significativamente ridotti, e l’attuale linea è usata solo al 30%?
E’ vero o non è vero che tutte le valutazioni di impatto ambientale sono state fatte su singoli segmenti del tracciato, ma mai sull’intera opera?
E’ vero o non è vero, per parlare di legalità, che le procedure di affidamento a CMC sono fatte dichiarando che Chiomonte è una variante tecnica di Venaus ai fini di evitare la gara europea e le penali quanto l’equivalenza non è fondata né tecnicamente né economicamente?
E’ vero o non è vero che le opere che si vanno a realizzare impegnano lo Stato italiano per risorse economiche che sono più della metà dell’attuale manovra finanziaria?
E’ vero o non è vero che non si sono tenute in considerazione le condizioni di tutela della salute della valle, sollevate più volte da gruppi di medici valsusini (mai auditi, ad esempio, in Consiglio Regionale) che sollevano dubbi anche sul rischio connesso al materiale verrà trasportato nel corso dei lavori, materiale che è equivalente alla quantità di zucchero esportata dal Brasile in un anno?
Tutte le ferree certezze che vengono portate avanti sulla bontà dell’opera non si vogliono mai confrontare con chi propone queste argomentazioni e con chi mette sul piatto l’opzione zero. Questo mancato dialogo ha portato alle condizioni in cui siamo.
Credo che persone, istituzioni, associazioni e singoli che – anche domenica - hanno espresso un principio di partecipazione politica non possano essere ignorate. Trovo offensivo che qualcuno abbia ritenuto di dire – come il Commissario Virano - che i responsabili organizzativi abbiamo schierato davanti i bambini per dare copertura alle infiltrazione dei violenti. Sono parole simili a quelle che abbiamo sentito a Genova. E poi il processo sul G8 ha dimostrato la veridicità dei fatti.
Non è vero che la politica ha abdicato sulla Tav, ma alcune politiche hanno abdicato al loro ruolo. Mi sono sentita dire che Rifondazione e la Federazione della Sinistra sono state elettoralmente penalizzate per la battaglia Tav. Noi siamo in Val Susa perché è giusto. Siamo in Val di Susa per dimostrare che la politica c’è: la politica della democrazia.


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