mercoledì 1 agosto 2007

Riflessioni sulla festa d’Italia-Cuba

Nel dodicesimo anniversario che realizziamo la Festa d’Italia-Cuba, da cinque al Parco Marquet, ho maturato alcune riflessioni che vorrei condividere con tutti coloro che ci appoggiano in questa lotta continua che portiamo avanti, per difendere Cuba.

Una festa considerata da tutti noi, che abbiamo lavorato per costruirla, molto positiva anche se non redditizia, come di consueto.

Forse realizzare una festa a solo scopo economico, con guadagni stimolanti, sarebbe possibile, pero, comporterebbe l’assenza di alcuni compagni impossibilitati dalla leggerezza delle sue tasche.

Una nostra scelta ed evitare una folla di gente, che, finita la festa si portino a casa il ricordo di una buona mangiata e il ritmo della Salsa; preferiamo che alcuni vadano via come nuovi tesserati ed altri con una presa di coscienza di cosa rappresenta la Rivoluzione e cosa accade in Cuba.

Spiegare queste cose, non vuol dire che per Cuba non servono i soldi, sarebbe una bugia, servono e come! Però, a questo scopo non lasciamo mai di disturbare "santi" privati e istituzioni, che nel corso di questi anni hanno dimostrato certa generosità.

Voglio anche informare , per chi non sia al corrente, che, all’ incontro del 1° Maggio a Cuba, tra i nostri Partigiani e i Combattenti della Rivoluzione, ci ha rappresentato egregiamente la compagna Paola Pasquali, vedova del Partigiano combattente Franco Camicia.
Viaggio che, è stato possibile grazie al contributo del Comune di Cuneo e l’appoggio dell’ANPI.

Facendo riflessioni è impossibile non fare un bilancio di cosa rappresenta a Cuneo, il Circolo "Celia Sanchez".

Un Circolo che ha combattuto sempre facendo contro -informazione sui frequenti attacchi della stampa a Cuba, oggi in boga anche nei giornali di sinistra, è che, ci ha portato buoni risultati.

Sono in molti che ci hanno creduti, che hanno letto i documenti dove le nostre parole smontavano vergognose diffamazioni; un lavoro continuo che oggi ci fa contare un numero di tesserati superiore ad altre città con popolazione molte più numerose di Cuneo.

E infine, anno ad anno, sono più le persone che trovano indignazione per l’embargo economico imposto degli Stati Uniti all’isola o per l’ingiusta detenzione, nel carcere duro della Florida come se fossero terribili criminali, cinque innocenti compagni cubani.

Noi, dal nostro piccolo continueremo la battaglia per Cuba, con i cubani e gli italiani di buona volontà che vorranno accompagnarci.

Hasta la Victoria…
Inés

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