martedì 31 luglio 2007

Addio e grazie, Comandante!

addio compagno comandante..e grazie di cuore per tutto quello che ha fatto per la nostra bellissima partria...
(Foto: rivoluzionecontinua - http://blog.libero.it/menatementali/)



In ricordo di Giovanni Pesce


E’ morto, all’età di 89 anni, Giovanni Pesce, figura leggendaria della guerra di Spagna e della Resistenza.
Si iscrive al Partito comunista clandestino nel 1935, all’età di 17 anni, partecipa diciottenne alla guerra di Spagna in cui subisce ferite.
Arrestato e confinato a Ventotene, dal settembre ’43 organizza i GAP a Torino e a Milano con il nome di battaglia di Visone.
Medaglia d’oro al valor militare, attivo nelle associazioni partigiane e nel PCI, aderisce a Rifondazione. Faceva parte del Comitato politico nazionale di Rifondazione e del Consiglio nazionale dell’ANPI.

Famoso il suo libro Senza tregua, la guerra dei GAP (Feltrinelli, 1967). Di particolare significato le pagine sulle ultime ore di Dante Di Nanni.

E’ utile e doveroso ricordare questa figura. E’ un altro pezzo, significativo, della storia del movimento operaio e comunista che ci lascia. Abbiamo avuto Pesce vicino a noi nella costruzione del nostro partito, nell’impegno contro il revisionismo storico e la rivalutazione strisciante del fascismo.

Lo ricordo in commemorazioni della guerra di Spagna e nel ricordo nell’anniversario della morte, del suo amico e compagno Dante Di Nanni, nel quartiere S. Paolo a Torino e sempre a Torino, poco più di un anno fa, alla proiezione di Terra e liberà di Loach.

Ripropongo, tra ottobre e novembre, un momento di incontro, di piccolo riconoscimento a tutti i primi tesserati a Rifondazione in provincia e di ricordo di chi non c’è più.

La sempre più difficile militanza politica, il sempre più difficile riferirsi al comunismo passa anche nel conoscere la nostra storia, valorizzarla, comprendendone gli errori.

Sergio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ONORE AL PARTIGIANO GIOVANNI PESCE

Ieri 30 luglio a Milano , c/o il Palazzo del Comune, dalle ore 15,
sono state esposte le spoglie del compagno partigiano Giovanni Pesce
(Visone).
Una delegazione della Confederazione Cobas e' stata presente per tributare
la riconoscenza verso uno dei grandi uomini della Resistenza, che ha
contribuito a liberare l'Italia dal nazifascismo e combattuto
successivamente contro la restaurazione democristiana, lo stragismo e il
ripresentarsi di attuali scenari autoritari nella politica ridotta ad affarismo.
Ad Onorina, compagna di vita di Giovanni, le premurose ed affettuose
condoglianze della Confederazione Cobas.
Di Giovanni Pesce -medaglia d'oro al valor militare, combattente e per
3 volte ferito in Spagna, al confino di Ventotene, Comandante Gap,
autore di "Senza Tregua" ( il resoconto delle imprese che hanno sconfitto
il fascismo) - ci piace ricordare l'animo indomito e la critica
all'opportunismo, la costante attenzione alla formazione della personalità
delle nuove generazioni affinché non cadano preda del qualunquismo e del
revisionismo, avendo come "modelli" l'attuale società democratica basata
sul carrierismo e l'equidistanza.
Il richiamo più volte rivolto agli "uomini forti" stava già a
sottolineare la dura critica ai partiti di sinistra e al loro accomodarsi nelle
Istituzioni, mentre nella società dei consumi continua a covare e si
alimenta la canaglia e il culturame fascista.
Addio Giovanni Pesce, indimenticabile compagno per tutte le
generazioni.

Confederazione Cobas

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