martedì 30 giugno 2009

OSCURAMENTO INTERNET

OSCURAMENTO INTERNET

(Passato l'emendamento D'Alia)


L'attacco finale alla democrazia è iniziato! Berlusconi e i suoi sferrano il
colpo definitivo alla libertà della rete internet per metterla sotto
controllo.
Ieri nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto
sicurezza (disegno di legge 733), tra gli altri provvedimenti scellerati come l'obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati clandestini e la schedatura dei
senza tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), è stato
introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o
istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet". Il testo la prossima
settimana approderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera l'articolo
è diventato il nr. 60. Anche se il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa
parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga sulla trasversalità
del disegno liberticida della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare
a disobbedire a una legge che ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo.

Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito ovunque si
trovi, anchese all'estero. Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione
dell'autorità giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione
della attività del blogger,
ordinando ai fornitori di connettività alla rete internet di utilizzare gli
appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di
filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione
di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 50.000
a euro 250.000 per i provider e il carcere
per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e per l'apologia di
reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di
ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero
essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta con
questa legge? Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook,
Youtube, il blog di Beppe Grillo e tutta l'informazione libera che viaggia in
rete e che nel nostro Paese è ormai l'unica fonte informativa non censurata.
Vi ricordo che il nostro è l'unico Paese al mondo, dove una media company,
Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto?
Quindi il Governo interviene per l'ennesima volta, in una materia che vede
un'impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro
la pirateria digitale e
multimediale che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un
testo di
legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto
rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno che
intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni
sempre più capillari che non si riesce a dominare.
Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di
censurarlo e di far diventare l'Italia come la Cina e la Birmania.

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