giovedì 21 gennaio 2010

DIMEZZARE LA LIQUIDAZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI



DIMEZZARE LA LIQUIDAZIONE DEI CONSIGLIERI REGIONALI: UNA PROPOSTA DI SERGIO DALMASSO (CONSIGLIERE REGIONALE DEL PRC) 




1) La proposta di legge per dimezzare la liquidazione è doverosa. In ogni lavoro (tranne per i/le  precari/e) si prende una liquidazione di un mese per anno. Il fatto che in consiglio sia di due mesi è vergognoso. E la richiesta di dimezzamento è stata presentata dal nostro gruppo (rifondazione) e sono tra i firmatari.

2) Ci impegneremo perchè questa leggina venga discussa. Lo stiamo facendo anche per altre (limiti alle delocalizzazioni, radiazioni ionizzanti...) dispiaciuti che tante nostre proposte siano rimaste nei cassetti. Il Consiglio è però quasi paralizzato e basta l'opposizione di pochi (per assurdo anche di uno) per bloccare il tutto. Comunque, garantisco che ci impegneremo al massimo.
 Ricordo di avere presentato una proposta per cancellare le "autocertificazioni" (gettoni pagati per presenze di consiglieri/e ad iniziative locali) e che nella mia proposta di legge elettorale si può essere consiglieri/e per non più di due legislature (dieci anni).

3) Lo statuto di Rifondazione chiede il versamento del 55% di quanto si riceve. Sarà più severo per eletti/e nelle prossime elezioni (il partito non riceverà più finanziamenti pubblici). Nei cinque anni, ho versato, all'incirca 300.000 euro. Sarebbe opportuno, però, che non si protestasse solamente contro gli stipendi dei politici, ma si prendessero in esame le condizioni di privilegio di tante professioni (manager, liberi professionisti...).

4) Nella scorsa campagna elettorale regionale non ho speso un centesimo. E' il partito a pagare le spese elettorali. Faccio presente che il "budget" per la provincia di Cuneo e di poche migliaia di euro (3.000- 4.000) per tutto (manifesti, iniziative, giornali...). Non compriamo spazi su giornali, radio, TV. Non so se sarò candidato alle prossime regionali (a due mesi dal voto non si capiscono neppure le allenze, le candidature, alla faccia della trasparenza e della partecipazione). In ogni caso, non vedrete gadgets, majorettes, manifesti con la faccia...

Dalmasso (Rifondazione): aboliamo le “autocertificazioni”.

I/le consiglieri/e regionali possono ricevere gettoni e rimborsi chilometrici per la presenza ad iniziative locali alle quali siano stati invitati dagli amministratori- dice il consigliere regionale di Rifondazione Sergio Dalmasso.
In questa fase di grave crisi economica e di sempre maggiore distacco fra la politica e i cittadini- continua il consigliere- questo risulta un privilegio difficilmente comprensibile e difendibile.
Per questo motivo- prosegue Dalmasso- ho presentato una proposta per cancellare questo “benefit” e credo che la sua approvazione, nelle ultime due settimane della legislatura sarebbe un atto di onestà e di buon senso.
Questa proposta,- conclude il consigliere di Rifondazione- legata al dimezzamento della liquidazione, chiesto dal nostro gruppo e alla fissazione di un numero massimo di legislature (due, per un totale di dieci anni)presente nella proposta di legge elettorale che presenterò a giorni, non è demagogica, ma, se approvata dimostrerebbe una volontà di trasparenza non comune nel mondo politico.


Dalmasso (Rifondazione) alla RAI : Non posso vedere la TV. E’ giusto che paghi l’abbonamento?

Da maggio non ho potuto vedere RAI 2 e Rete 4. Dal 7 ottobre non ho più accesso ad alcuna rete.
In questo quadro, è giusto che debba pagare il canone annule per un servizio di cui non posso usufruire? Questo chiede, rivolgendosi direttamente alla RAI, il consigliere regionale Sergio Dalmasso, di Rifondazione comunista, che continua: non avendo intenzione, per ora, di cambiare il televisore o di comprare un decoder, l’obbligo di pagamento dell’abbonamento annuale non crea una contraddizione tra la corresponsione di una quota e l’impossibilità di utilizzare ilo servizio per cui questa viene pagata.
Dalmasso, che attende risposta dalla RAI, ricorda anche le molte aree della regione che da mesi sono penalizzate e verso le quali il comportamento della RAI è stato, per lo meno, carente.
In attesa di risposta.


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