martedì 12 ottobre 2010

Ordine del Giorno sull'Afghanistan: risultati della votazione

Ho presentato per il  Consiglio Comunale di Cuneo del 25 e 26 ottobre un Ordine del Giorno (l'ennesimo!) che chiede il ritiro immediato delle truppe dall'Afghanistan: non serve a nulla ma riterreri opportuno che un Consiglio Comunale di una città come Cuneo si esprimesse in modo coerente su un tema così importante, dopo l'ennesima tragedia (4 morti) che ha colpito il contingente italiano e dopo la decisione di mutare ruolo della missione (bombe sui caccia-bombardieri AMX) etc.
Ecco come hanno votato i Consiglieri Comunali di Cuneo

VOTANO SI: Fabio Panero, Fabio Di Stefano (Gruppo Misto) Meinero Liliana (La città aperta) Alberto Valmaggia (Sindaco) Giuseppe Tassone (PD, Presidente del Consiglio Comunale) Riccardo Bergese e Carmelo Noto (PD)
Di seguito il testo dell'Ordine del Giorno.

SI ASTENGONO: tutti i Consiglieri di Cuneo Solidale e del Centro Lista Civica, Emiliano Rosso (Idee e Impegno), Laugero Chiaffredo  (Cuneo domani), Demichelis Gianfranco e Barbero Giovanni (PD)

HANNO VOTATO CONTRO L'ODINE DEL GIORNO: Lingua, Mantelli e Manti (PD) oltre a tutto il centro-destra, Lega compresa.


L'ordine del Giorno è stato respinto con 7 voti a favore, 14 contrari, 11 astenuti.





Fabio Panero


OGGETTO: ritiro truppe italiane dall’Afghanistan
Premesso che: 
-         si esprime profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei quattro alpini italiani che hanno perso la vita a Farah in Afghanistan;
Tenuto conto che:
-         il dolore non può nascondere la preoccupazione per la forte accelerazione degli eventi luttuosi che hanno colpito i militari italiani: dal 2004 sono caduti 34 soldati, di cui un terzo negli ultimi sette mesi;
-         si è aperto a livello nazionale un dibattito sugli obbiettivi e sull’efficacia della missione italiana in Afghanistan;
Preso atto che:
-         come documentato da diversi organi di stampa l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna – ovvero l’intelligence militare – da mesi presenta rapporti che testimoniano  di un quadro militare profondamente mutato e incrudelito e della moltiplicazione degli “atti ostili”;
-         il Parlamento italiano ha più volte votato il rifinanziamento della missione in Afghanistan secondo precise regole di ingaggio e che la missione, eufemisticamente definita “di pace”, ha assunto nel tempo ben altre caratteristiche;
-          Il ministro della Difesa Ignazio La Russa propone di dotare di bombe i caccia italiani
Verificato che:
-         per la missione Isaf in Afghanistan l’ultimo decreto del Governo convertito in legge (n. 126, del 3 agosto 2010) autorizza la presenza complessiva di oltre 3.790 militari, con un incremento di circa 1.000 uomini, e un incremento del budget complessivo da 310 a oltre 364milioni:
-         secondo fonti delle organizzazioni non governative e umanitarie che operano in Afghanistan sono circa 50mila i morti in nove anni di guerra, tra cui quasi 15mila civili, quasi 2mila soldati Nato, almeno 27mila guerriglieri e circa 7mila militari afghani;
-         in un periodo in cui sono molti i settori dello Stato a essere drasticamente tagliati, dopo nove anni riteniamo utile una seria riflessione sull'impegno italiano nella missione in Afghanistan;
 
Si impegna Il Consiglio Comunale
-         a chiedere al Parlamento nazionale e al Governo Italiano il rapido ritiro delle truppe italiane dall’Afganistan considerato l’evolversi del quadro come riportato in premessa;
-         a trasmettere il presente ordine del giorno ai Parlamentari eletti in Provincia di Cuneo
Cuneo, 12 Ottobre 2010

PRIMO FIRMATARIO

Fabio Panero, Consigliere Comunale Rifondazione Comunista

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