lunedì 30 maggio 2011

Elezioni amministrative

Se Radio Padania manda in onda "Bandiera rossa"



Gli straordinari risultati di Milano e a Napoli (Trieste, Cagliari, Novara..) ci dicono che è possibile vincere con candidati di sinistra, senza alcun accordo con il centro. Non solo. A Napoli, con ogni evidenza, il voto a de Magistris è un voto contro le destre in odore di camorra ma anche contro un centro sinistra imparentato con i poteri forti che ha fallito nella sua attività di governo. Inoltre, sia a Milano che a Napoli, la Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani) – e non l’UDC o FLI – sta a pieno titolo dentro la coalizione che sostiene i due candidati sindaci, in posizione tutt’altro che marginale. L’entusiasmo che attorno a Pisapia e de Magistris si è coagulato, segnala una voglia di cambiamento che parla un linguaggio di sinistra, non certo centrista.
Anche qui il risultato dei ballottaggi può essere decisamente potenziato dai referendum. La vittoria nei referendum non sarebbe solo un colpo a Berlusconi ma anche la messa in discussione delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni perseguite per vent’anni dal centro sinistra e principale punto di contatto tra Confindustria e PD. I referendum, per il loro significato politico e per il loro contenuto possono determinare una sconfitta di Berlusconi ma anche un duro colpo al berlusconismo.

1 commento:

roberto ha detto...

Il risultato elettorale, senza dubbio positivo, è cavalcato a sproposito da troppi "cavalieri". Propongo che localmente, anche a partire dalla Granda, si sviluppi uno sforzo di identita' per i comunisti. Sono troppe, infatti, le opinioni che vagano e che parlano di "sinistra", infilando in questo termine di tutto! La FDS, allo stato attuale, non attecchisce: si tratta di termini usati, di persone, di organizzazione, di apertura? giro a tutti questi risaputi interrogativi, sperando di trovare nuove risposte.

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