mercoledì 1 giugno 2011

Pisapia

Attenzione: apre in una nuova finestra.

 



Il sindaco di Milano, dopo le feste, si toglie qualche sassolino dalle scarpe

L’intervista al Corriere della Sera è quasi una tradizione per il sindaco di Milano. E Giuliano Pisapia non ci si sottrae, anzi: la usa per togliersi qualche sassolino nelle scarpe, come le uscite di Vendola e Grillo:

Vendola da piazza del Duomo ha usato toni forti, da guerra civile: «Abbiamo espugnato Milano». La borghesia milanese si spaventerà?

«Io parlo per me. Ieri ho dato dei segnali forti e chiari: bisogna avere sobrietà anche nel linguaggio, che non significa cedere sui principi. Io voglio continuare a essere me stesso. A Vendola voglio bene. Ma quando va in una città che non conosce dovrebbe ascoltare più che parlare».

Beppe Grillo dice: ha vinto il sistema. Lei si trasforma in Pisapippa.

«Grillo parla senza conoscere la realtà. Credo che molti ragazzi del Movimento 5 Stelle abbiano votato per me».

Lei ha annunciato i primi tre provvedimenti: più piste ciclabili, agevolazioni sui mezzi pubblici per gli over 65 e la commissione antimafia. Dove trova i soldi?

«Sui primi due provvedimenti i soldi ci sono sicuramente. Basta solo risparmiare dando dei segnali importanti. Come diminuire le consulenze del sindaco e altri sprechi che sono sotto gli occhi di tutti. Per il resto dobbiamo vedere quello che c’è in cassa. Dall’analisi che abbiamo fatto del Bilancio così come è pubblicato su Internet ci sono parecchie cose che è necessario approfondire. Alcune voci sono virtuali come il maxidividendo Sea, altre sono generiche. Sicuramente c’è un problema di trasparenza che noi garantiremo a tutti i costi».

Consiglieri, assessori e sindaco godono di alcuni privilegi. Lei ha già annunciato che taglierà i biglietti gratis per lo stadio. Altri tagli in vista?

«Farò un discorso molto se-rio ad assessori e consiglieri perché ci sia una riflessione comune. Per quanto mi riguarda sarà così: non godrò dei privilegi della carica. L’ho già fatto in passato quando ero presidente della commissione per la riforma del Codice penale: avevo a disposizione un’auto e non l’ho mai usata ».

Oltre alla squadra, ci sono tutte le partecipate del Comune. Non farete prigionieri?

«Una cosa è certa: non ci saranno più i doppi incarichi di cui si è abusato. Chi ha lavorato bene e nell’interesse della città non si deve preoccupare. Non ho nessuna intenzione di porre fine al lavoro di chi si è impegnato e di chi ha competenza. Se invece, come purtroppo succede nelle partecipate, ci sono presidenti o consiglieri di amministrazione nominati solo per appartenenza politica, allora ci saranno grandi cambiamenti

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