mercoledì 3 ottobre 2007

Siamo tutti un programma! - www.20ottobre.org

Siamo tutti un programma!


7 commenti:

Anonimo ha detto...

L'assemblea del movimento NO-TAV riunita a Villardora il 3 Ottobre 2007
valuta che non vi siano le condizioni e i presupposti per partecipare alla
manifestazione del 20 Ottobre a Roma.
Non si contano le scelte di politica economica e sociale che hanno
peggiorato da molti mesi a questa parte le condizioni di vita e di lavoro
nel nostro paese producendo nuove povertà, erodendo diritti e spazi di
democrazia, aumentando la precarietà e negando una speranza di futuro
migliore ai giovani: una forte protesta e una richiesta di un netto cambio
di rotta sarebbero dunque più che giustificate, ma l'appello che ha
lanciato la manifestazione del 20 Ottobre è particolarmente ambiguo e non
a caso si è da subito prestato a diverse interpretazioni anche di segno
opposto.
A nostro avviso la manifestazione si configura, al di là dei tentativi di
raddrizzarne il tiro da parte di alcuni dei promotori stessi, come un
estremo quanto inutile tentativo di dare più forza a quei partiti
dell'area di governo che subiscono le scelte più conservatrici e
reazionarie della maggioranza: agitando lo spauracchio del salto nel buio
e del rientro in gioco di Berlusconi rappresenta oggettivamente un
sostegno a Prodi. Richiamare oggi il governo, a un anno e mezzo dalla sua
nascita, al mantenimento del suo programma elettorale risulta ben poco
credibile alla luce delle scelte fino ad oggi operate con l'oggettivo
sostegno di tutta la maggioranza, a partire dal dodecalogo di marzo.

Nell'appello risulta quantomeno equivoco chiamare il movimento NO-TAV
all'appuntamento del 20: un movimento che vuole rimanere se stesso e non
intende farsi usare dai partiti nel tentativo illusorio di spostare
delicati equilibri all'interno della maggioranza.

L'assemblea respinge le accuse di una Val di Susa rinchiusa su se stessa e
incurante del welfare, della precarietà, degli squilibri nella
distribuzione delle ricchezze, della subordinazione del nostro paese alle
politiche di guerra dell'amministrazione Bush, dei problemi del lavoro. Al
contrario è grande l'attenzione della valle su questi temi a cominciare
dalla solidarietà ed il sostegno concreto nei confronti della FIOM e di
quelle forze sindacali non omologate e ancora capaci di ascoltare i
lavoratori e interpretarne i bisogni. E' la stessa attenzione che ha
dimostrato scendendo in piazza anche quando altri territori venivano
minacciati, quando diritti e democrazia venivano calpestati, e continuerà
certo a dimostrarlo in futuro.

La Valle di Susa sta misurando oggi in casa propria quanto il governo
"amico" renda sempre più difficile mantenere quel rapporto di fiducia con
le amministrazioni locali che ha contribuito fino ad oggi a fermare la
devastazione del TAV: è ingenuo credere che il 20 ottobre eviti il rischio
di guai peggiori e rivendichi un cambiamento vero.

L'assemblea del movimento NO-TAV ritiene che questo cambiamento non possa
che nascere da un diverso modo di "fare" politica che tolga spazio alle
segreterie dei partiti per consegnarlo alla partecipazione vera dei
cittadini, a cominciare dai livelli locali e dalle lotte che in tante
parti del paese cercano di difendere i beni comuni.

Tanti "piccoli cortili" non sono certo in grado di governare un intero
paese, ma è da là che occorre ripartire.

Villardora, 3 Ottobre 2007
"Gli amici si dicon sinceri, ma veramente sinceri sono i nemici"
(Schopenhauer)

Sito Internet: www.notav.eu

Anonimo ha detto...

E' un peccato che l'assemblea ufficiale del movimento No Tav abbia rifiutato di partecipare alla manifestazione, eppure credo che molti di loro questo governo lo hanno votato, proprio per vedere realizzati quei punti evidenziati nell'appello.
E di sicuro alcuni di quel movimento saranno a Roma.
Che l'appello sia ambiguo non ne sono convinto, anzi, esprime una precisa e netta richiesta da chi, non credo ingenuamente, rifiuta di rassegnarsi, comunque la solidarietà rimane sempre viva e forte: NoTav e W il 20 ottobre!!!

Anonimo ha detto...

bravo! tu solidarizza sempre
intanto il governo tuo amico
continua a fare porcherie
grazie alla tua solidarietà

Anonimo ha detto...

NOTA DEL PRESIDIO PERMANENTE NO DAL MOLIN SULLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 20 OTTOBRE A ROMA



L’assemblea del Presidio Permanente No Dal Molin, riunita il 16 ottobre, ha deciso di non aderire alla manifestazione di Roma di sabato 20 ottobre.



Condividiamo quanto hanno scritto i comitati No Tav: anche a nostro avviso “la manifestazione si configura, al di là dei tentativi di raddrizzarne il tiro da parte di alcuni dei promotori stessi, come un estremo quanto inutile tentativo di dare più forza a quei partiti dell’area di governo che subiscono le scelte più conservatrici e reazionarie della maggioranza”.



Vicenza ha vissuto il tradimento di un Governo che non solo aveva promesso di ascoltarla, ma che aveva parlato, nel proprio programma pre-elettorale, di riduzione delle servitù militari e dialogo con le comunità locali. Un Governo che pur di concedere una parte di territorio nazionale all’esercito di una potenza straniera con un recente curriculum di guerre d’aggressione preventive in barba al diritto internazionale, è disposto a calpestare i dettati costituzionali e lo spirito e gli elementari diritti della democrazia.



Quanto avvenuto in questo anno e mezzo, con il rifiuto di riconoscere un valore alla partecipazione di tanti cittadini e, addirittura, il tentativo di delegittimare il nostro movimento attraverso la criminalizzazione, ci da l’idea di un Governo chiuso nel fortino, indisponibile verso la cittadinanza e impassibile di fronte alla richiesta di maggior democrazia e partecipazione.



Non si tratta di anti-politica, come qualcuno potrebbe facilmente, quanto banalmente, concludere; il movimento vicentino ha dimostrato di sapersi confrontare con chiunque incontrando, in passato, anche Ministri e sottosegretari. Proprio queste esperienze ci convincono che non esiste, oggi, la possibilità di “rafforzare il Governo cambiandone la rotta”, come invece sostengono alcuni segretari di partito.



Concordiamo e siamo perfettamente consapevoli che la politica debba essere “ politica di donne e di uomini e torni ad essere partecipazione, protagonismo, iniziativa collettiva ” e che “ la fatica della democrazia non può essere solo un voto quinquennale, o un pronunciamento sporadico a favore o contro una delega” e per questo da molti mesi abbiamo stravolto le nostre vite dedicando tempo ed energie in un quotidiano impegno politico e sociale, individuale e collettivo.



Molti di voi ci sostengono e hanno sfilato con noi a Vicenza il 17 febbraio scorso in una grande manifestazione che chiedeva al Governo di riconsiderare la vicenda Dal Molin e alla quale parteciparono anche segretari di partito della maggioranza. Com’è finita? Il Governo non ha fatto una piega, ha ribadito la decisione e scelto di non parlarne più e i due senatori dissidenti, che votarono secondo coscienza, sono stati espulsi dai rispettivi partiti per non essersi attenuti ad un’ipocrita disciplina interna.



E, del resto, il noto dodecalogo di Prodi, firmato da tutti all’indomani all’indomani della caduta del Governo, mette la realizzazione del Dal Molin e di altre infrastrutture tra i primi punti; quel dodecalogo rappresenta la chiusura di ogni possibile confronto con le comunità in lotta che difendono la propria terra.



Qualcuno ha dichiarato, a proposito della non adesione dei comitati valsusini, che i No Tav “hanno deciso di isolarsi”; noi crediamo che non ci sia alcun isolamento nello stare tra la gente, nel vivere la quotidianità all’interno dei nostri presidi, nel difendere l’autonomia dei movimenti anche non aderendo ad iniziative di soggetti che, in questi mesi, hanno avuto con noi un rapporto dialettico.



Assieme alla terra, all’acqua, all’aria, anche il movimento è per noi un bene comune; come tale, non può diventare una bandiera da sventolare laddove possa far comodo. Ci auguriamo, dunque, che, pur partendo da posizioni diverse, possa continuare ad esistere un confronto dialettico e costruttivo, nel rispetto dei reciproci ambiti e delle diverse posizioni di merito.



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Presidio Permanente contro la costruzione della nuova base Usa a Vicenza
Via Ponte Marchese
c.p. 303 36100 Vicenza

comunicazione@nodalmolin.it

www.nodalmolin.it

Anonimo ha detto...

No Dal Molin
No TAV
No Berlusconi
Sì 20 ottobre!!!

Anonimo ha detto...

ad essere sinceri (o almeno a saper leggere ) i movimenti NO Tav e No Dal Molin vi hanno appena detto e scritto qui sopra che non saranno a Roma il 20 ottobre..

Anonimo ha detto...

No Tav
No Dal Molin
No Berlusconi
Sì 20 ottobre!!!

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