venerdì 4 dicembre 2009

BOSSI PINOCCHIO


BOSSI PINOCCHIO

… Berlusconi, uomo di cosa nostra, non poteva che essere di pasta profondamente antidemocratica. (…) Il Polo per le origini mafiose della ricchezza di Berlusconi gravita su Palermo (…) Berlusconi, che è il capo di Forza Italia, un partito creato da Dell’Utri inquisito per mafia , con i suoi mezzi senza limiti tiene in vita tutti i partiti del Polo...”

Si direbbero le solite affermazioni delle toghe rosse, invece no! Parole del padanico senatur leghista Bossi espresse al congresso federale straordinario della Lega Nord tenutosi a Brescia il 24/25 Ottobre 1998.

Certo, specialmente nel Paese di Arlecchino (servo di due padroni) non c’è nulla di male a cambiare idea, ma talvolta si esagera.

Si esagera quando si sostiene la necessita della sicurezza e poi si tagliano i fondi alle forze di polizia e magistratura e s’inventano leggi salva delinquenti, e si vorrebbero sostituire poliziotti e carabinieri con normali (?) cittadini inquadrati nelle cosiddette ronde.

Progetto, quest’ultimo, dimostratosi fin’oggi, un totale fallimento per mancanza d’adesioni.

Si esagera quando si sostiene la necessita di maggiore autonomia e poi si tagliano i fondi ai comuni con l’abolizione dell’ICI e alle regioni con l’ipotizzata abolizione dell’IRAP, cosa questa che farebbe perdere alle regioni, circa il 40 % della copertura finanziaria alla spesa sanitaria.

Non si può far saltare il governo. Non si muore per una legge, si muore se salta il governo”, ancora parole del senatur, questa volta di pochi giorni fa, espresse a sostegno della privatizzazione dell’acqua nei confronti delle perplessità espresse da molti esponenti leghisti.

Con il decreto legge “Ronchi” l’acqua potabile sarà data in gestione a poche potentissime multinazionali e meno di nulla potranno fare nei loro confronti autonomie locali, i piccoli comuni montani che si vedranno estromessi dalla gestione di una delle loro poche ricchezze.

Chissà se sarà ancora il cadreghino la causa che gli ha fatto cambiare idea in merito al ritiro dei nostri militari dall’Afghanistan. Diceva a Settembre, dopo l’uccisione di un soldato ed il ferimento di altri 3: “… la missione costa tantissimo, inizia fare troppi morti (…) tutti a casa per Natale …”, si accontenterà, a Ottobre; del rientro di 500 promesso da La Russa dopo la strage di 6 paracadutisti a Kabul, e non dice più niente, fin’oggi, in merito all’aumento di militari italiani promesso dal Cavaliere al novello Nobel per la pace mister Obama.

Prima o dopo, il Bossi pinocchio dovrà rispondere alla sua gente. Dovrà spiegare, tra le tante cose, dov’è finito il decantato federalismo fiscale e perché il governo da lui sostenuto non ha difeso gli operai, gli artigiani e le piccole imprese dalle grinfie dei potentati economici, dalle banche, dagli amici di Berlusconi.

Roma ladrona? L'aria romana sembra piacere ai padanici ministri, sottosegretari ed onorevoli vari, o meglio i lauti stipendi elargiti da "Roma ladrona" ora vanno molto bene.


Franco Dutto

Nessun commento:

Powered By Blogger