martedì 16 agosto 2011

UNA MANOVRA COSTITUENTE


di Paolo Ferrero
Quella varata dal governo Berlusconi, sotto dettatura dalla Bce e dalla Germania, non è solo una manovra economica. E' una grande rivoluzione conservatrice che usa il potere dello stato per stravolgere i rapporti tra le classi sociali e uscire dal compromesso democratico che ha caratterizzato il secondo dopoguerra.
Nella manovra si privatizza tutto il possibile e si demolisce il welfare. Nessuno capirà più perché bisogna pagare le tasse ad uno stato che non ti da nulla in cambio o che ti obbliga a pagare una altra volta i servizi attraverso le tariffe.
Nella manovra si accoglie in pieno la richiesta della Fiat di demolire il contratto nazionale di lavoro aprendo la strada ad una pesantissima ulteriore riduzione salariale e frantumazione della classe.
Nella manovra si attaccano in modo pesante i lavoratori pubblici, si aumenta l'età per andare in pensione, soprattutto per le donne ma non solo.
Nella manovra si demolisce il sistema delle autonomie locali e delle regioni e si usa la polemica contro la casta per tagliare la democrazia nel paese.
Nella manovra si modificherà la Costituzione per rendere eterne le politiche neoliberiste che sono già state costituzionalizzate a livello europeo. Parallelamente non si toccano i ricchi, quel decimo che possiede la metà della ricchezza italiana, non si tocca l'evasione fiscale e non si prende nessuna misura contro la speculazione finanziaria, nemmeno col divieto di vendita allo scoperto che altri paesi europei applicano normalmente.
Una manovra ingiusta, recessiva, che non colpisce la speculazione e che scardina la democrazia del paese.
Contro questa manovra occorre costruire il massimo di opposizione possibile.
Per essere efficaci non basterà però pronunciarsi contro i tagli. Infatti la manovra è stata costruita e giustificata in nome dell'emergenza e della necessità di battere la crisi e la speculazione. In assenza di una spiegazione generale diversa, è molto probabile che le singole persone siano contrarie alla manovra ma che poi pensino non ci sia null'altro da fare perché "i mercati hanno deciso così", "l'Europa ha deciso così", ecc. Vi è cioè una ideologia dominante - condivisa da quasi tutto l'arco politico e dai mezzi di comunicazione di massa - che deve essere messa in discussione pena l'inefficacia della nostra azione politica.
Liberazione 14/08/2011
Oggi 16 agosto, ore 17,30, davanti alla BNL in Corso Nizza a Cuneo, inizia campagna di mobilitazione con presidio e volantinaggio contro la manovra economica del Governo di Rifondazione Comunista-Esuli in Patria

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