mercoledì 19 marzo 2008

Solidarietà per gli sgomberati di ENTROPIA

Venerdì sera, mentre si svolgeva uno spettacolo teatrale ("Lezioni di giardinaggio per anonimi rivoluzionari"), i carabinieri della compagnia di Alba (CN), comandati dal capitano Nicola Ricchiuti entravano nello Spazio ENTROPIA. Con violenza verbale (e non solo) identificavano oltre 20 persone. Senza nulla che giustificasse le loro azioni hanno manganellato un cane, e a seguire due persone. Il loro atteggiamento è stato da subito decisamente alterato e fuori controllo. Due compagni sono stati arbitrariamente fermati (rilasciati in seguito ma non senza aver ricevuto minacce all'incolumità della loro persona) e sono tuttora accusati di resistenza a pubblico ufficiale per aver osato proferir parola dopo insulti e lunghe provocazioni. Lo spazio è stato messo sotto "sequestro preventivo". L'azione delle forze dell'ordine mira a chiudere un progetto che sta avendo buoni risultati, coinvolgendo i giovani e interessando la popolazione, mentre i giornali liquidano l'accaduto titolando "chiusa discoteca abusiva in centro".

E' a tutti ovvio che la denuncia di "locale abusivo" e ciò che ne segue è una vergognosa e bassa manovra per giustificare un intervento atto a criminalizzare chi crea, difende e diffonde cultura alternativa e critica libera in una città in cui è concesso solo il guadagno e lo spreco. Per gli altri non c'è spazio: i quartieri-ghetto di Santa Margherita, delle case Gescal, la persecuzione per realizzare lo spostamento del campo nomadi in direzione carcere, gli artisti di strada ed i mendicanti cacciati dalla pubblica via o rimpatriati se stranieri sans-papier. La chiusura forzata dello Spazio Entropia si incastra bene nel puzzle della città che ha occhio solo per i "Signori" e prosegue nel suo delirio di legalità opprimendo i cittadini e negando gli spazi pubblici.

Lo Spazio Autogestito ENTROPIA è tutt'altro che una discoteca o un locale. E' un luogo sociale di confronto, di democrazia diretta, di organizzazione di cultura. In una società atomizzata sono proprio gli spazi sociali ad umanizzare, e certo non ci rinunceremo, perché crediamo che sia ancora la via da percorrere. La povertà che molti nuovamente sperimentano si combatte con l'autogestione, con il ritrovarsi al di fuori della propria abitazione in uno spazio condiviso in cui fare analisi, critica e progetti.

Il ridicolo della situazione è che l'entropia non è uno stabile occupato, ma affittato. L'intervento delle guardie ha interrotto la rassegna teatrale (di cui venerdì il primo appuntamento), ha messo in condizione di non proseguire il laboratorio teatrale dei bambini, il progetto nascente del Gruppo d'Acquisto dovrà attendere, lo stesso vale per i dibattiti in programma per Aprile e la biblioteca/libreria sarà inutilizzabile.


I firmatari di questo documento denunciano i fatti di Venerdì 14-03.
Altresì considerano ciò che è avvenuto un attacco alla libertà d'associazione, di organizzazione, di espressione e di critica. Richiedono inoltre che il comune di Alba prenda posizione in merito all'accaduto e si renda disponibile ad ovviare alla grave privazione dello Spazio Entropia e dell'ostacolo che la stessa ha provocato ai progetti culturali, sociali e politici che portava avanti nella città.

Nessun commento:

Powered By Blogger