martedì 6 luglio 2010

ARTESIO SU AMOS


 ARTESIO SU AMOS, IN RISPOSTA ALLE PRESE DI POSIZIONE PUBBLICHE DELLA C.I.S.L.

Amos nasce come sperimentazione gestionale, strumento previsto dalle leggi nazionali come prova di breve periodo per misurare l’efficacia della collaborazione pubblico-privato: nulla a che vedere con un modo di aggirare il blocco delle assunzioni imposto dalle leggi finanziarie. Il dott. Moirano, al quale viene attribuita dall’articolo del Sig. Bertaina questa intenzione, è dirigente troppo esperto e navigato per potergli imputare un aggiramento della legge.
Il dott. Moirano infatti ha sempre pubblicamente presentato la sperimentazione Amos come una competizione virtuosa tra pubblico e privato, casomai gli si può attribuire il gusto del paradosso, tant’è che sosteneva - questo sì pubblicamente - che il solo annuncio dell’intervento di Amos avrebbe fatto aumentare la produttività nel pubblico.
Personalmente mi divertono i paradossi, ma non ho mai ritenuto che al paradosso si debba allineare l’amministrazione, tant’è che ho cercato di approfondire questi presunti benefici. Un esempio interessante può essere il fatto che professioni mediche con collaborazioni saltuarie presso Amos fornissero servizi in altre aziende con un guadagno superiore al costo orario delle prestazioni aggiuntive: non mi pare che così si aumentasse l’occupazione e nemmeno la dedizione verso il sistema pubblico.
Nella mia ingenuità penso che di questa questione si dovrebbero preoccupare anche i sindacati del sistema pubblico. Infatti qualcuno lo ha fatto e a trasformare Amos da sperimentazione gestionale a consorzio pubblico è intervenuta più che la mia utopica posizione ideologica, il rischio delle sentenze per intermediazione di manodopera che avrebbero colpito i direttori generali i quali, o folgorati dalla mia utopia o turbati dalla giustizia amministrativa, hanno convertito lo strumento Amos.
Non nego che nel frattempo Amos abbia offerto lavoro: anche durante il mio mandato sono cresciuti i dipendenti di Amos e nel rispetto dei vincoli di spesa sono state fatte molte assunzioni nel pubblico a cominciare dalle stabilizzazioni dei precari. Nella mia ingenuità credevo che il sindacalisti tenessero a questi risultati più che a vantare le strade che consentono di aggirare le leggi, sempre per citare il Sig. Bertaina.
Ora che si riportano alla gestione diretta i servizi alla persona, quindi le professionalità di medici, infermieri e OSS, la meravigliosa strada Amos ci presenta un altro conto: come salvaguardare la continuità occupazionale dei dipendenti Amos con la necessità nel pubblico di assumere attraverso concorso?
Di qui la delibera che annunciava la necessità di una legge speciale di salvaguardia volta  a sanare la situazione: legge tuttora possibile da parte del Consiglio Regionale. Forse la strada sarebbe stata più semplice se, come accade nelle società partecipate dal pubblico, Amos avesse seguito criteri di reclutamento analoghi alle forme del concorso pubblico: il sindacalista Bertaina ha vigilato su questo?
Eleonora Artesio,
Consigliera Regionale Federazione della Sinistra

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