mercoledì 24 novembre 2010

ACQUA PUBBLICA


 Da www.cuneocronaca.it


Soddisfazione dal Comitato di Cuneo per l'acqua pubblica dopo l'approvazione dell'ordine del giorno contro la privatizzazione in Consiglio comunale
"SOLO CON LA VITTORIA REFERENDARIA E LE MODIFICHE DEGLI STATUTI DEGLI ENTI LOCALI SI POTRÀ RICONSEGNARE AI CITTADINI UN SERVIZIO ESSENZIALE" 


Soddisfatto il Comitato referendario di Cuneo per l’acqua pubblica dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale dell’ordine del giorno contro la privatizzazione presentato dal consigliere Fabio Panero (FdS), anch'egli soddisfatto dell'esito.
Riceviamo dal Comitato referendario di Cuneo:

“Esprimiamo piena soddisfazione per l'avvenuta approvazione all'unanimità dell' ODG sull'acqua pubblica votato da tutti i consiglieri presenti (35) nel Consiglio Comunale di Cuneo del 23.11.2010. Abbiamo apprezzato la approfondita e motivata discussione di tutti i consiglieri che hanno preso la parola. In particolare gli interventi del presentante, Fabio Panero, quelli a convinto sostegno dei consiglieri Liliana Meinero, Luigi Mazzucchi e Matteo Martini nonché il determinante intervento del sindaco Valmaggia.

Riteniamo estremamente utile il passaggio in Commissione Statuto che tradurrà in norme l'impegno assunto di inserire la “non rilevanza economica” del servizio idrico integrato: in merito diamo fin da ora la nostra piena disponibilità alla fattiva collaborazione.

Siamo anche noi convinti della gravità delle ricadute occupazionali provocate dalla liberalizzazione del mercato e riteniamo che le scelte politiche richieste siano in grado di dare soluzioni anche a questo aspetto.

I comprensibili richiami a trovare la soluzione più congeniale per le gestioni esistenti sul territorio provinciale, pur trovando un temporaneo appiglio nel decreto attuativo della legge Ronchi, non sono in grado di garantire la soluzione definitiva per una vera e partecipata ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.
In questo senso assumono rilevante significato positivo le richieste di moratoria sulle scadenze imposte dalle leggi 166/2009 (Ronchi) e 42/2010 (abolizione delle A.ATO) nonché di diritto al voto referendario entro il 2011, condizioni indispensabili per consentire la democratica espressione del volere dei cittadini. Ci auguriamo che tutti i comuni della provincia seguano l'esempio di Cuneo e degli altri 11 comuni che avevano già deliberato in precedenza, contribuendo ad ottenere dal Parlamento i provvedimenti auspicati.
Sollecitiamo l'Amministrazione Provinciale ad assumere analoghi provvedimenti ed invitiamo tutti i cittadini a sottoscrivere la moratoria on-line dal sito www.acquabenecomune.org.

Solamente con la vittoria referendaria e le modifiche degli statuti degli Enti Locali si potrà riconsegnare ai cittadini un servizio essenziale, universale e democraticamente gestito evitando la sottomissione alle escludenti regole del mercato.”

Comitato Referendario Acqua pubblica Cuneo

Ezio Bertaina
Alberto Collidà
Sergio Dalmasso
Oreste Delfino

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COMUNICATO STAMPA

 
Fabio Panero
Consigliere Comunale Rifondazione Comunista(FdS)
Ieri sera il Consiglio Comunale di Cuneo ha votato all'unanimità l'Ordine del Giorno sull'acqua pubblica presentato da Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra. Dopo un ampio dibattito che ha visto anche alcuni emendamenti secondari al testo originale tutte le forze politiche e la liste civiche sia di maggioranza che di minoranza hanno deciso di sottoscrivere per intero le proposte contenute nell'Ordine del Giorno ed in particolate:

-riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il diritto umano all’acqua ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, inalienabile e lo status di acqua come bene pubblico;confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato, riconoscere anche che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti, quindi ora in Commissione Statuto si andranno a discutere queste modifiche.
Per il Comune azionista di maggioranza di ACDA la S.P.A tutta pubblica che gestisce l'acqua di una settantina di Comuni in provincia di Cuneo è un segnale davvero importante.
In più con l'Ordine del Giorno il Comune di Cuneo si impegna a
-sostenere  la richiesta al Parlamento di una moratoria sulle scadenze imposte dal comma 8 dell’art. 23 bis della Legge n°133/2008, così come modificato dall’art. 15 del DL 135/2009 convertito nella Legge n° 166/2009 in merito all’obbligo di messa a gara della gestione del servizio idrico

-sostenere la richiesta al Parlamento nel caso di elezioni politiche anticipate, di un provvedimento di deroga a quanto previsto dalla Legge 352/1970, in modo da consentire lo svolgimento dei referendum entro il 2011.

-sostenere la richiesta al Parlamento di una moratoria sulle scadenze imposte dall’art.1 del DL 25 gennaio 2010 convertito in Legge 42/ 2010 in merito alla soppressione delle Autorità d’ambito Territoriale

Vorrei sinceramente ringraziare il Comitato Referendario per l'acqua pubblica per la preziosa collaborazione: il voto di ieri sera rappresenta un importante fatto politico impensabile fino a pochi mesi fa, frutto di un lavoro collettivo davvero importante.
L'applauso liberatorio scattato ieri sera dai banchi del pubblico in Consiglio Comunale lo "rispedisco al mittente": il plauso và alla tenacia, alla serietà e all'impegno del lavoro svolto dal Comitato Referendario ed alle migliaia di concittadini che anche a Cuneo hanno voluto sostenere i quesiti referendari.
Di seguito l'Ordine del Giorno definitivo approvato ieri sera.



ORDINE DEL GIORNO SULL’ACQUA PUBBLICA

IL COMUNE DI CUNEO

PREMESSO CHE

L’acqua rappresenta un bene comune per l’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico quindi insostituibile, che appartiene a tutti.
Il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico.
Con sentenza del Consiglio di Stato n°6529 del 10 settembre 2010 si stabilisce che, ai fini della distinzione tra servizi pubblici locali di rilevanza economica e servizi privi di tale rilevanza, “occorre far ricorso ad un criterio relativistico, che tenga conto della peculiarità del caso concreto, quali la struttura concreta del servizio, le concrete modalità del suo espletamento, i suoi specifici connotati economico-organizzativi, la natura del soggetto chiamato a espletarlo, la disciplina normativa del servizio”, rendendo evidente che è l’Ente titolare del servizio a poter determinare la qualificazione di un servizio pubblico locale come avente rilevanza economica o meno.
In Italia si è attivata un’ampia coalizione sociale in difesa della gestione pubblica del servizio idrico, che ha promosso tre referendum abrogativi in materia di gestione dei servizi idrici, per i quali sono state depositate in Cassazione oltre 1.400.000 firme.
In caso di  elezioni politiche anticipate la consultazione referendaria, che secondo il normale percorso legislativo deve essere indetto nella primavera del 2011, verrebbe posticipata di un anno
La Corte Costituzionale,  con la sentenza 325/2010 si  è pronunciata in modo negativo in merito ai ricorsi presentati dalle Regioni Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte contro l’art.23 bis della Legge n°133/2008 e delle Regioni Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte contro l’art.15 del DL 135/2009 convertito, con modificazioni della Legge 166/2009 . Contemporaneamente ha affermato che il governo italiano non aveva alcun obbligo comunitario di liberalizzazione e che il legislatore nazionale aveva piena potestà di stabilire in autonomia la non rilevanza economica del SII.
 A decorrere dal marzo 2011, sarà attuata la soppressione delle Autorità d’ambito territoriale ai sensi dell’art.1 del DL 25 gennaio 2010 convertito in Legge 42/2010 che attribuisce alle Regioni il compito di definire entro un anno, con legge, le funzioni già esercitate dalle A.ATO.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO SI IMPEGNA A:

1 Costituzionalizzare il diritto all’acqua, attraverso le seguenti azioni:

riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale il diritto umano all’acqua ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, inalienabile e lo status di acqua come bene pubblico;

confermare il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato

riconoscere anche nel proprio Statuto Comunale che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti,

2 Sostenere la possibilità, da parte dei cittadini, di pronunciarsi sulla gestione del servizio idrico, attraverso le seguenti azioni:

sostenere la richiesta al Parlamento di una moratoria sulle scadenze imposte dal comma 8 dell’art. 23 bis della Legge n°133/2008, così come modificato dall’art. 15 del DL 135/2009 convertito nella Legge n° 166/2009 in merito all’obbligo di messa a gara della gestione del servizio idrico

sostenere la richiesta al Parlamento nel caso di elezioni politiche anticipate, di un provvedimento di deroga a quanto previsto dalla Legge 352/1970, in modo da consentire lo svolgimento dei referendum entro il 2011.

3 Rivendicare il ruolo delle amministrazioni locali nella gestione del Servizio Idrico Integrato, attraverso le seguenti azioni:

sostenere la richiesta al Parlamento di una moratoria sulle scadenze imposte dall’art.1 del DL 25 gennaio 2010 convertito in Legge 42/ 2010 in merito alla soppressione delle Autorità d’ambito Territoriale

Il comune di Cuneo, quale azionista di maggioranza della ACDA, si impegna a percorrere tutte le strade possibili per evitare la vendita "coatta" del 40% del capitale, così come vorrebbe imporre il decreto Ronchi. Ciò anche in ragione degli ODG già in precedenza votati da questo Consiglio Comunale.

4 Sostenere la campagna a favore della ripubblicizzazione del servizio idrico.


5 Promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso le seguenti azioni:

informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acuqa sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali,
 promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto a cominciare dagli uffici comunali e mense scolastiche;

promozione di una campagna di informazione sul risparmio idrico, con l’incentivazione dell’uso di riduttori di flusso.
informazione puntuale alla cittadinanza sulla qualità dell’acqua con pubblicazione delle analisi chimiche attraverso l’affissione pubblica

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO

DELIBERA DI APPROVARE il testo all’Ordine del Giorno come da proposta presentata nella parte narrativa e propositiva che si intende qui di seguito integralmente trascritta e di trasmettere il presente provvedimento all’A.ATO 4 e a tutti i Sindaci del suo ambito

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