mercoledì 23 aprile 2008

Intervento di Fabio Panero al consiglio comunale di Cuneo del 22 aprile 2008

Signor Presidente, ricordo innanzi tutto a chi sostiene che solo ora ci ricordiamo del Dalai Lama che pochi mesi fa quando venne in visita ufficiale in Italia venne ricevuto ufficialmente dalle più alte cariche dello stato (compreso il Presidente della Camera Fausto Bertinotti, oggi extraparlamentare) e dalla Presidenza e dal Consiglio Regionale del Piemonte, con grande risalto sui mass media.
Mi sono alzato in piedi, cari colleghi per dire a tutti che non stò né con la repressione cinese, naturalmente, né con i monaci (mi spaventano tutte le teocrazie) ma sto CON IL POPOLO TIBETANO: STO CON IL DIRITTO AI POPOLI ALLA RIBELLIONE: E’ DIRITTO E DOVERE DI OGNI POPOLO RIBELLARSI E AUTODETERMINARSI
STO CON TUTTI QUELLI CHE SI RIBELLANO AL PASSAGGIO DELLA TORCIA OLIMPICA (SI PUO’ DISCUTERE SE ERA GIUSTO O NO A PARIGI, strapparla dalle mani dei tedofori, MA LA RIVOLUZIONE NON è UN PRANZO DI GALA, come diceva un leader politico cinese oggi anche lui poco citato)
Sono felice che oggi si rivaluti l’importanza della contestazione alla fiaccola olimpica!
Quando nel 2006 alcuni di noi fecero la stessa cosa in Italia ed a Cuneo vennero trattati come pericolosi terroristi!
Le Olimpiadi rappresentano "da sempre un simbolo di pace, fratellanza, giustizia," la fiaccola olimpica era male accompagnata, sponsorizzata dalla Coca Cola, accusata, da varie associazioni per i diritti umani, IERI COME OGGI di fare strage quotidiana di sindacalisti e di non rispettare i più basilari diritti dei lavoratori in paesi come la Colombia e l’India; o peggio ancora dalla General Electric, finanziatrice della guerra in Iraq.
Eppure il vero spirito olimpico è quello di interrompere i conflitti bellici, legato a un’antica aspirazione di fratellanza e di valori non commerciali.
In quei giorni il sindaco di Torino, Governo e Toroc assunsero posizioni autoritarie nei confronti di tutte le forme di dissenso e di critica sul giocattolo olimpico. Qualcuno a Cuneo il 2 febbraio del 2006 finì anche in Questura! La fiaccola olimpica è stata accompagnata per 11.000 km da contestazioni pacifiche di migliaia di persone al simbolo di un’Olimpiade che ha contribuito alla devastazione delle valli Susa e Chisone, che ha visto Torino, capitale italiana della cassa integrazione, al centro di una speculazione edilizia, costata quattro morti sul lavoro nei cantieri olimpici, sperpero di denaro pubblico e scusa per approvare la repressiva legge Fini sulle droghe (con due canne vado in galera, mentre in Parlamento finalmente senza Comunisti siedono pluricondannati e inquisiti per mafia)
Al peggio non c’è limite, se pensiamo che il governo Berlusconi di allora (a volte ritornano più forti di prima) per alimentare quel pozzo senza fine del finanziamento olimpico di ben 6.000 miliardi di vecchie lire deve ricorrere al gioco d’azzardo con una serie di "gratta e vinci".
OGGI NEL MONDO: QUANTI POPOLI LOTTANO PER I LORO DIRITTI
(PALESTINA, CECENIA, I KURDI , in America Latina per la prima volta i popoli per decenni calpestati dal tallone dei Marines statunitensi, ora tenuti in scacco in Iraq, votano liberamente e votano A SINISTRA! E CHE SINISTRA!)

Sono stato definito da un collega "un anormale": ebbene è vero!
Io sono gay, sono rom, sono immigrato, frequento Centri Sociali, insomma sono qualcosa che dà fastidio, ma che grazie a tutti quelli che in questo paese si sono RIBELLATI, ieri (25 aprile e 1 maggio, per me il periodo più importante dell’anno, altri hanno Natale, il Santo Patrono, Carnevale) e oggi HO DIRITTO DI PAROLA, continuerò personalmente a non piegare la testa, anzi con orgoglio dico SONO COMUNISTA, e voterò tutti gli O.d.G. che stanno dalla parte di chi si ribella!

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