mercoledì 25 novembre 2009

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO DICE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA


Il testo dell'Ordine del Giorno votato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Cuneo martedì 24 novembre




Il Consiglio Comunale di Cuneo

preso atto

- dell’intervenuta conversione in legge del D.L. n. 135/2009, in particolare per quanto riguarda i contenuti dell’art. 15 “Adeguamento alla disciplina comunitaria in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica” che obbligano le Amministrazioni locali alla liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, con una gara internazionale obbligatoria per la concessione ad imprese private del servizio locale di acqua, trasporti locali oppure con una società per azioni mista, con un socio privato che sia scelto con gara, che abbia almeno il 40% del capitale e la gestione operativa, il tutto entro la fine del 2011;

nel ribadire

- che nel concreto ciò significa la fine delle società a completa partecipazione pubblica che gestiscono pubblici servizi ed, in particolare, dell’A.C.D.A. S.p.a., in cui la posizione del nostro Comune è quella di socio di riferimento

esprime

il proprio disappunto per non avere il Parlamento recepito la richiesta di stralcio della norma avanzata da moltissimi enti locali, anche di differente colore politico.

Infatti la nuova disciplina generale per il servizio idrico e per altre utilities, non tenendo conto delle differenti caratteristiche ed impatto sociale degli stessi, appare non in linea con la normativa europea, che riconosce la validità dell’affidamento “in house”, nel caso di società a totale partecipazione pubblica, dettando come regola generale, nel caso di ingresso di privati nella compagine azionaria o di partecipazione all’assegnazione di soggetti totalmente privati, per il rispetto dei principi di concorrenza e di parità di trattamento tra le imprese, l’utilizzo dello strumento della gara;

invita

la Regione Piemonte a sollevare i conflitti: di attribuzione avanti la Corte Costituzionale, essendo quello dei servizi pubblici in concessione materia di esclusiva competenza locale, come si evince dall’art. 117 della Costituzione; di errato utilizzo dello strumento della decretazione d'urgenza poichè mancavano i presupposti

Sollecita

al Sindaco della città di Cuneo la formazione del tavolo tecnico di monitoraggio sulla “questione acqua”, così come previsto dal Piano Strategico Cuneo 2020 e

chiede

di inviare il presente ordine del giorno ai Sindaci della provincia di Cuneo, ai Consiglieri Regionali del Piemonte, ai Consiglieri Provinciali ed ai membri del Consiglio dell’A.T.O. affinché, ciascuno per la propria parte, seguano con attenzione lo svolgimento della vicenda, sia dal punto di vista politico che legale.

Il presente OdG dovrà essere, inoltre, trasmesso ai membri del direttivo nazionale dell'A.N.C.I., ai Parlamentari eletti in provincia, affinché si facciano latori delle esigenze del territorio seguendo la formazione dei decreti attuativi.

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