lunedì 16 novembre 2009

QUALE FUTURO PER L'EX-NEURO DI RACCONIGI?

EX NEURO DI RACCONIGI – ...Associazione di Malta....Società....Fondazione...?

Con lettera indirizzata alla stampa locale e successivo volantino distribuito ai cittadini, il Gruppo di Racconigi del Partito della Rifondazione Comunista, oggi non presente con propri rappresentanti in Consiglio Comunale di Racconigi, chiedeva all'Amministrazione Comunale di farci conoscere, ed in particolare di far conoscere ai cittadini racconigesi, a che punto erano le trattative per la ipotizzata realizzazione del “VILLAGGIO ETICO”, mediante privatizzazione dell'ex neuro, i cui lavori di messa in sicurezza degli edifici dovevano partire già dal mese di novembre 2009. Dopo i nostri interventi, mediante stampa e sul territorio con il diretto coinvolgimento dei cittadini, l'Amministrazione Comunale di Racconigi, tramite il Vice Sindaco Bartolomeo Allasia, ci ha fatto sapere ed ha così informato anche i cittadini (ved. articolo de Il Saviglianese di giovedì 12 novembre scorso), che “il gruppo promotore del progetto in questione è una (non meglio identificata) associazione di Malta (cosa vorrà dire associazione di Malta?) alla quale verrebbe assegnato l'utilizzo dell'intero complesso ex neuro e che se il progetto andrà in porto creerà nuovi posti di lavoro”. Nello stesso articolo è intervenuto pure il consigliere comunale e capo gruppo dell'opposizione, ex candidato a Sindaco della lista Unione per Racconigi, sostenuto alle elezioni amministrative anche dal nostro partito, Gianpiero Brunetti che ha dichiarato: “restiamo in attesa di ricevere le richieste dettagliate da parte della società interessata (Allasia parla di associazione di Malta, Brunetti parla di Società) e pur dichiarandosi fiducioso aggiunge che “le cose vanno a rilento e che quando ci saranno i presupposti per andare avanti, il Sindaco porterà la discussione in Consiglio Comunale”.

In altra intervista concessa al settimanale Il Corriere di Savigliano (ved. articolo di giovedì 12 novembre scorso), il Vice Sindaco Allasia ha dichiarato che “l'operazione è già stata concertata con gli enti interessati che hanno fornito la loro disponibilità (non sono state però riferite da Allasia a quali condizioni, gli Enti interessati Asl Cuneo1 e Regione Piemonte, abbiano fornito la loro disponibilità)” e dice ancora “in merito al timore espresso da Rifondazione Comunista circa la questione del polmone verde rappresentato dal parco, abbiamo le idee chiare, il parco rimarrà dove è, ma nello stato di criticità in cui si trova l'immobile, in particolare il padiglione Chiarugi che potrebbe crollare, del tutto o in parte, da un momento all'altro, l'Amministrazione comunale si trova difronte a delle responsabilità e deve affrontare la situazione”.

E' sorprendente ed originale la dichiarazione di Allasia riferita a “il parco rimarrà dove è”. Non riusciamo a comprendere come possa essere “sradicato” e spostato in altra località; piuttosto è fondamentale per i cittadini capire la sua destinazione e in che modo potrà essere utilizzato dalla comunità.

Ci lasciano invece sconcertati (inquietanti) e allarmati le dichiarazioni del Vice Sindaco circa la possibilità di “un crollo parziale o totale del Chiarugi”. Ci chiediamo cosa aspettano gli Enti interessati ad attuare immediatamente tutti gli interventi necessari per la messa in sicurezza dell'immobile? Non vorremmo, qualora si verificassero cedimenti strutturali, trovarci difronte all'ennesimo disastro con gravi danni a cose e persone o peggio anche con vittime e sentire successivamente attribuire le cause alla fatalità o ad eventi assolutamente non prevedibili. Se esiste realmente, come dichiarato, un pericolo di crollo parziale o totale del padiglione chiarugi “da un momento all'altro” non capiamo perché non sono presenti, sulla struttura e nella zona limitrofa, cartelli riferenti al pericolo, transenne, ponteggi e/o gabbie di protezione che rafforzino e puntellino l'edificio. Tra l'altro dato che, difronte al “Chiarugi” c'è un ingresso dell'oratorio e altro ingresso per il circolo l'Aquilone e che la Via Ormesano è oggetto di transito continuo di pedoni, ciclisti e autoveicoli, non conoscendo la pericolosità dei luoghi, i cittadini continuano a transitare anche sul marciapiede del padiglione pericolante. Non si può liquidare il problema con un semplice consiglio ai cittadini di non transitare sul marciapiede dell'edificio pericolante ma bisogna, a nostro avviso, ricorrere ad interventi urgenti per la messa in sicurezza delle strutture.

Allasia aggiunge anche che “questa è la prima proposta seria e concreta arrivata in tanti anni per un potenziale recupero dell'ex ospedale psichiatrico” (ci chiediamo: visto che si è sempre parlato, almeno fino ad oggi, di ipotesi di progetto, come si può definire tale ipotesi progettuale proposta seria e concreta?).

Nella stessa intervista è intervenuto anche il consigliere comunale Brunetti, capo dell'opposizione, che ha dichiarato “ancora pochi giorni fa ho avuto dei contatti, in sede regionale, con i rappresentanti della fondazione (il promotore del progetto non è più un'associazione di Malta, né una società, adesso è diventata fondazione. Tra le altre cose ci chiediamo: il consigliere Brunetti, capo gruppo dell'opposizione in consiglio comunale ha per caso ricevuto, da parte dell'Amministrazione Comunale che come noto è formata da esponenti politici di centrodestra, qualche particolare delega per i rapporti con il gruppo promotore del progetto e quindi per seguire la questione ex Neuro?) e Brunetti continua “da parte nostra abbiamo chiesto fin dall'inizio delle precise garanzie, oltre ad un programma dettagliato che illustri cosa si vuol fare in generale ed in particolare in merito a tutte le strutture esistenti all'interno dell'ex Neuro” (noi ribadiamo: se le cose stanno così, quindi ancora del tutto precarie, non si può parlare di proposta seria e concreta ma solo di ipotesi).

Noi di Rifondazione Comunista ribadiamo e sosteniamo, così come a suo tempo aveva suggerito il consigliere comunale di opposizione Melchiorre Cavallo, con un proprio intervento pubblicato sul numero zero del mensile “Insonnia” del mese di giugno 2008, intervento assolutamente non linea con quanto dichiarato dal vice sindaco Allasia e dallo stesso capo gruppo dell'opposizione Brunetti, che l'ex Neuro debba essere utilizzato quale polo unico scolastico con all'interno nidi, scuole materne, elementari, medie e istituti superiori e eventuali anche altri istituti scolastici o facoltà universitarie (magari pubbliche e non private) dismettendo e/o privatizzando gli edifici e le strutture scolastiche esistenti con i cui proventi, ovviamente in aggiunta alla richiesta di adeguati finanziamenti pubblici statali e/o regionali ma anche di privati, potrebbe essere realizzato non solo il polo scolastico della città ma anche i servizi sociali e di interesse alla persona in generale ed in particolare alla persona diversamente abile. Si potrebbero realizzare anche strutture per sviluppare i servizi per lo sport per tutti (con piscina, palestre e quant’altro, magari affidate in gestione a privati), realizzare in particolare per i giovani strutture di aggregazione per lo svolgimento di iniziative culturali e musicali (anche tali interventi potrebbero essere privatizzati) e un polo unico dell’associazionismo presente sul territorio assicurando i dovuti servizi e le relative strutture operative ed infine, non per ultimo, fornire, all'interno del Neuro, ospitalità alle forze dell'ordine locali Carabinieri, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco). Alla luce di quanto sopra ed in considerazione del fatto che sulla questione sono state ribadite le informazioni già in possesso di tutti quindi, al fine di consentire ai singoli cittadini e/o ai gruppi di volontariato locale, prima ancora delle decisioni finali da parte del Consiglio Comunale, di esercitare il diritto di avanzare proprie osservazioni e/o proposte su una questione di interesse di tutta la città, richiediamo ancora una volta all'Amministrazione Comunale di convocare apposita pubblica assemblea, unitamente e con la partecipazione degli Enti interessati (Asl Cuneo 1, Regione Piemonte, ecc…) per riferire in merito: 1) - il nominativo del gruppo promotore del progetto “neuro” e relativi scopi e finalità; 2) - se lo stesso promotore abbia o meno ottemperato a quanto richiesto dall’Amministrazione Comunale e dagli Enti interessati (Asl, Regione, Comune di Racconigi) e i tempi massimi eventualmente occorrenti per tali adempimenti; 3) - le valutazioni, le decisioni o le ipotesi di convenzione che il Comune e/o gli Enti interessati hanno già adottato o che intendono adottare sull'ipotesi di progetto presentato dal promotore e la possibilità, in alternativa alla privatizzazione, di esaminare e sottoporre all'intero consiglio comunale e ai cittadini, le ipotesi di utilizzo dell'ex Neuro con le indicazioni suggerite anche da noi oltre a quelle che potrebbero essere suggerite dagli stessi cittadini.

Partito della Rifondazione Comunista

Gruppo di Racconigi

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