mercoledì 26 maggio 2010

Quel che il futuro dirà di noi

"Abituatevi perchè i prossimi incontri saranno sempre di più ad impatto zero, senza sprecare carta": con questa frase scherzosa Paolo Ferrero ha iniziato la presentazione del suo ultimo libro "Quel che il futuro dirà di noi" (ed. DeriveApprodi), davanti ad un'affollata sala nel centro mostre della Provincia a Cuneo. Una bella serata organizzata in poco più di una settimana attraverso il tam tam sui social network, sms e un paio di volantinaggi vecchio stile. Ma l'esigenza di ascoltare e discutere con l'ex portavoce della Federazione della Sinistra, totalmente oscurata da tutti i mezzi d'informazione, era troppo forte.
L'incontro guidato da Fabio Panero, Consigliere Comunale e presidente Commissione Cultura di Cuneo e Armando Petrini, docente dell'Università di Torino, ha toccato tutti i punti fondamentali del dibattito politico corrente: la Federazione della Sinistra come progetto da migliorare e ampliare a tutta la Sinistra d'Alternativa, la crisi economica in Grecia e le pessime misure prese dal Governo Berlusconi, il tema del lavoro e il congresso della CGIL. Dibattuto il passaggio sulle utlime elezioni regionali ma il giudizio di Ferrero è chiaro "rifarei l'accordo con la Bresso visto il terribile esordio di Cota".
Non sono mancate alcune riflessioni sulla storia di Rifondazione e le molte occasioni sprecate per costruire  esperienze come quelle che in Sud America conducono verso il "Socialismo del XXI secolo". Gli errori sono stati ampiamente pagati, oggi i comunisti devono avere l'aspirazione di "essere credibili quanto la metà dei parroci italiani": non è una provocazione ma uno stimolo a continuare le esperienze del Partito Sociale, di costruzione delle lotte nelle fabbriche (tra l'altro nella sala erano presenti alcuni operai di alcune aziende locali in crisi) e di coerenza nel lavoro istituzionale. 
Infine, prima di autografare i libri di alcuni militanti, Ferrero ha spiegato la sua posizione circa un eventuale sostegno a Vendola nelle Primarie per il candidato del centro-sinistra: "Non ho problemi a sostenere Vendola se si fa un accordo su la difesa della Costituzione e per una legge elettorale proporzionale".
 

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