venerdì 14 maggio 2010

Ordine del Giorno sulla laicità a Cuneo



Ho ricevuto questa lettera che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia
Siamo assolutamente indignati e ci sentiamo profondamente feriti dalla inaccettabile sentenza del Consiglio di Stato di ieri, che introduce una così palese discriminazione nel nostro Paese tra le persone soltanto in base alla loro confessione o orientamento religioso. A seguito di tale sentenza, d´ora in avanti tutti gli scolari e studenti frequentanti una qualsiasi scuola pubblica in Italia, finanziata con i soldi di tutti i contribuenti, indistintamente dal loro credo religioso, per il solo fatto di essere di orientamento religioso (o di provenire da famiglie di orientamento religioso) ebreo, protestante, ortodosso, cattolico-dissidente, mussulmano, buddista, ateo o di altro convincimento filosofico-religioso, e di non prendere parte dunque all´insegnamento della religione cattolico-romana nelle scuole pubbliche, riceveranno un punteggio di scrutinio finale inferiore rispetto agli scolari e studenti di orientamento religioso cattolico-romano, con gravi conseguenze discriminatrici sul rendimento scolastico e superamento o meno degli esami  e degli scrutini annuali, ammissione all´esame di maturità, ottenimento di borse di studio e sostegni economici assegnati in base a profitto scolastico e accesso a posti di studio universitari assegnati in base al profitto scolastico. Siamo costernati che tutto ció sia possibile in un Paese fondato su di una Costituzione democratica che afferma  la pari dignità davanti alla legge e l´ugualianza di tutti i cittadini "senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". Ci attendiamo che le coscienze e le istituzioni democratiche del Paese esprimano la loro ferma condanna nei confronti di questo atto giurisdizionale di discriminazione seicentesca, prima ancora che esso venga cancellato dalla Corte Costituzionale italiana o dalla Corte Europea dei Diritti dell´Uomo.


Past. Dr Alberto Romussi
Segretario della Conferenza delle Chiese Evangeliche di Cuneo

El Yandouzi Rachid
Presidente della Associazione Speranza e Sviluppo della Comunità Marocchina in Provincia Cuneo
Portavoce del Centro Culturale Islamico

Dr. Tullio Levi
Presidente della Comunità Ebraica di Torino e Cuneo

Prof.ssa Maria Rosa Bersanetti
Presidente dell´Istituto buddista "Tek Chok Sam Ling" di Belvedere Langhe - Cuneo 

Avv. Giancarlo Rebuffo
Presidente della Associazione Oriente-Occidente
Portavoce del Gruppo Buddista Tibetano di Cuneo



Ho quindi deciso di presentare quest'ordine del giorno.



Ordine del Giorno contro la discriminazione religiosa nelle scuole pubbliche.
Verrà discusso nel Consiglio Comunale di Cuneo del 24 e 25 maggio.



IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO


 esprime  la sua decisa condanna morale nei confronti della sentenza del Consiglio di Stato di martedì 11 maggio, che reintroduce gravi ed inaccettabili discriminazioni religiose nella scuola pubblica di Stato, finanziata da tutti i contribuenti italiani, senza distinzione di credo religioso.

Non è accettabile che in un Paese democratico, fondato sull´ugualianza dei cittadini senza distinzione di credo religioso (Art. 3 della Costituzione) il governo italiano escogiti trucchi e stratagemmi per fare attribuire agli scolari e agli studenti di confessione religiosa cattolica-romana un voto ed un punteggio di scrutinio superiore a quello attribuibile, a parità di merito, ad allievi e studenti di orientamento religioso ateo, protestante, ebreo, ortodosso, mussulmano, buddista o di altro convincimento filosofico-religioso, con gravissime conseguenze di discriminazione in riguardo al superamento degli scrutini di fine anno, all´ammissione agli esami, all´accesso a borse di studio e posti di studio attribuibili in base alla media di voto dello studente.  Ma è ancora piú grave il fatto che un organo giurisdizionale arrivi, come è ora accaduto, ad avvallare queste odiose discriminazioni governative, rovesciando le sentenze dei Tribunali Regionali Amministrative pronunciate allo scopo di ristabilire la legalità costituzionale nel nostro Paese.

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO

ELEVA
  la propria ferma protesta contro le reintroduzione giudiziaria, dopo 70 anni, di discriminazioni religiose nel nostro Paese.

CHIEDE DI

Inviare il presente o.d.g. ai Consiglieri Provinciali e Regionali ed ai Parlamentari del Piemonte.



Fabio Panero, Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista

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