mercoledì 9 marzo 2011

DOVE SIAMO


PARTITO della RIFONDAZIONE COMUNISTA
CUNEO, via Saluzzo 28

QUELLI DEL PALAZZO "BARRA DI FERRO"
Tavoletta di Franco Biagioni

Mentre in quasi tutta l'Alta Italia si festeggiava la vittoria della Resistenza, a Cuneo, il 25   aprile  1945 la battaglia partigiana infuriava sanguinosa nelle vie della citta', nei quartieri ancora presidiati da tedeschi e fascisti. La liberazione dell'intero capoluogo sarebbe infatti avvenuta solo nella notte del 29 aprile, quando la 34° Divisione di fanteria della Wermacht, al comando del generale Liebe, abbandonava finalmente Cuneo seminando sulla strada della ritirata ancora eccidi di civili e, soprattutto, distruggendo con la dinamite due arcate del maestoso viadotto sullo Stura. Mentre le formazioni partigiane attaccavano la citta' da Sud e dai lati Gesso e Stura avanzando lentamente sotto il fuoco degli invasori, in citta' erano i giovani delle Sap (squadre di azione partigiana aggregate alla XI Divisione Garibaldi) a impegnare i nemici asserragliati nel centro storico, in prefettura, nelle caserme della polizia e in altri edifici pubblici. Le Sap cuneesi erano formate da 63 effettivi che formavano un battaglione al comando di Dario Azzalin e diviso in tre distaccamenti guidati da Armando Azzalin, Piero Formento e Francesco Lupo. I giovani potevano pero' contare sulla solidarieta' della popolazione. Fin dalla costituzione le Sap cuneesi erano state dirette dal colonnello degli Alpini, Giacomo Giano che sarebbe rimasto ucciso il 28 aprile in combattimento e alla cui memoria fu assegnata la medaglia di bronzo. Racconta Armando Azzalin:Le nostre basi erano in via Saluzzo 28 e in vicolo Barra di Ferro. Eravamo tutti giovanissimi, pieni di entusiasmo. Il 27 aprile abbiamo tentato di conquistare la prefettura e presidiarla fino all'arrivo delle formazioni partigiane. L'operazione non e' purtroppo riuscita per la violenta reazione nemica. Mio fratello Dario ha allora ripiegato sulla caserma della polizia ausiliaria dov'e' entrato per spingere i poliziotti alla ribellione. Poco dopo pero' e' arrivato un blindato tedesco che ha cominciato a sparare contro le finestre. Partigiani e ausiliari sono riusciti pero' a fuggire attraverso i tetti. Mentre i primi hanno poi ripreso a combattere, i poliziotti sono spariti” Le sortite e i colpi di mano contro tedeschi e fascisti in appoggio alle formazioni partigiane continuarono per l'intera giornata e anche nella notte del 28 aprile. Continua Armando Azzalin: “Al mattino i tedeschi hanno iniziato un fitto tiro di mortai seminando morte e distruzioni. Verso le 15 una granata esplode sul marciapiede di corso Nizza 20 ferendo mortalmente mio fratello Dario (21 anni), il ten. Mario Papini (24), Ezio Muzio (19), Marcello Spicola e Giuseppe Racca, entrambi diciassettenni. Io fui l'unico illeso”. Le Sap cuneesi hanno pagato un tributo altissimo per la Liberazione di Cuneo: 22 uccisi in combattimento piu' cinque aggregati, sei feriti e due invalidi. Alla memoria di Dario Azzalin e Mario Papini fu concessa la croce di guerra. I funerali dei caduti per la liberazione di Cuneo, partigiani e civili, si svolsero il 30 aprile.

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