martedì 11 novembre 2008

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO

Le recenti polemiche tra l’associazione commercianti ed il comune relativamente alla navetta tra la città e Mondovicino inducono ad alcune riflessioni.

Il centro commerciale non è nato come un fungo ma si cominciò a parlarne a metà degli anni novanta. A quei tempi il consiglio comunale votò numerose delibere relative alla costruzione di Mondovicino ed in generale, a parte pochi interventi fuori dal coro,l’approvazione fu unanime, anche da parte di consiglieri che sono poi diventati i rappresentanti, più o meno espliciti, dei commercianti monregalesi nella recente campagna elettorale.

 

Oggi si polemizza sul fatto che l’amministrazione preveda un servizio pubblico di trasporto a carico del comune e quindi dei cittadini, ma la convenzione da chi fu stipulata se non dal comune stesso e quando venne stipulata dove era chi oggi si eleva a paladino del servizio pubblico?

Noi riteniamo che le problematiche di Mondovicino siano altre. Ormai e purtroppo il centro commerciale esiste quindi si deve ragionare su come poterlo integrare nel tessuto cittadino evitando ulteriori danni e possibilmente trasformarlo per quanto possibile in risorsa. La qualità dei posti di lavoro offerti da Mondovicino, il futuro ampliamento in direzione di attrattive per il tempo libero, il tema dei rifiuti prodotti dalla civiltà dei consumi su cui si basa ogni modello di centro commerciale, ci interessano di più delle polemiche di bottega.

Tra gli aspetti positivi del centro commerciale vi sono indubbiamente le centinaia di posti di lavoro che esso ha creato. Spetta al comune capirne la reale portata e l’impatto sul tessuto sociale che essi hanno, il loro tasso di precarietà, la loro stabilità. Spetta al comune difendere le attività commerciali inserite nel tessuto urbano in crisi per la concorrenza creata da Mondovicino anche con aiuti concreti alla loro riqualificazione.

La recente crisi economica, a nostro avviso frutto di un sistema malato e forse agonizzante ha portato autorevoli esponenti politici, come il ministro Tremonti, a dire che bisogne rimettere al centro l’etica ma cosa è l’etica se non una condizione di lavoro decente e stabile?

Dal punto di vista della tutela dell’ambiente il comune potrebbe contrattare con il centro commerciale la presenza di un certo numero di prodotti senza imballaggio o sfusi. Un altro obiettivo di ordine economico-sociale che si potrebbe porre la nostra amministrazione è proporre la distribuzione di un pacchetto di generi essenziali a prezzo bloccato.

Anche i rifiuti possono diventare una risorsa per tutta la città se semplicemente il comune si facesse attore di alcune ipotesi già in cantiere che ne prevedono prioritariamente la riduzione ad esempio lanciando in città un centro di distribuzione dei prodotti in scadenza delle attività alimentari che consenta di utilizzarli in mense ad attività a favore dei meno abbienti. Inoltre compete a Mondovicino avviare una raccolta differenziata seria ed al comune deciderne o meno l’assimilazione ai rifiuti urbani che ovviamente deve essere fatta se solo se si ottengono benefici per l’intera collettività.

Sul futuro siamo scettici. In questi giorni deve essere approvata la variante del Piano Esecutivo presentato da Mondovicino e con essa la realizzazione della multisala cinematografica. Noi, a differenza dei commercianti, siamo contrari sull’opportunità di decidere che gli attuali servizi presenti nel tessuto urbano ossia il cinema Bertola ed il Baretti vengano concentrati a Mondovicino perché questo altro non farebbe che polarizzare ulteriormente verso una struttura esterna le ormai poche attività oggi inserite nel tessuto della città. O forse ci si illude che queste strutture sopravvivano in concorrenza con una multisala nella logica del libero mercato come si fece per le attività commerciali?

Nel 2008 forse sono i servizi che attraggono le persone e non i trasporti.

Proponiamo al Sindaco, qualora riconosca i problemi da noi evidenziati, di avviare un tavolo di confronto pubblico sull’argomento aperto alle forze politiche, sindacali e sociali della città.

 

Cuneo 8 Novembre 2008

 

Partito della Rifondazione Comunista, Fabio Panero

 

Comunisti Italiani, Beppe Sasia

 

Sinistra Democratica, Livio Berardo

 

Michele Bertolino

Nessun commento:

Powered By Blogger