mercoledì 1 luglio 2009

I GRANDI MAESTRI


PARTE DA OGGI LA RUBRICA "I GRANDI MAESTRI"
Frasi celebri dei nuovi leader della Sinistra disastrata che ci danno consigli su come ritirarci sù le braghe


Tullio Ponso (Italia dei Valori): "Non ho condiviso il discorso programmatico della Gancia, ma mi sono astenuto per dare un segnale di dialogo"

"Ritengo che la concretezza della mia azione politica, con i limiti che mi sono concessi in qualità di unico consigliere di opposizione per Italia dei Valori, sia più utile ai miei elettori di quanto possa essere l’intransigenza di Rifondazione Comunista, ridotta da partito a semplice movimento d’opinione non avendo più rappresentanti in numerose assemblee politiche, abbandonata dai suoi elettori che, stufi di una opposizione ideologica e sterile anche quando li rappresenta nella coalizione di governo, hanno rivolto i loro consensi anche alla Lega”.


P.S: DA OGGI CI POTREMMO CHIAMARE "RIANIMAZIONE COMUNISTA" OPPURE LEGA COMUNISTA




"Noi ci siamo astenuti sul programma della Gancia per dare un segnale di disponibilità a un confronto sui progetti e sulle risposte ai problemi reali"




Il consigliere provinciale del Pd Mino Taricco risponde al segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Fabio Panero.

“Noto, senza neanche troppe sorprese, che una certa politica politichese fatica a prendere atto che i cittadini chiedono a noi, impegnati nelle istituzioni, di farci carico dei loro problemi e non di giocare ad un gioco che a loro non interessa.

A Rifondazione Comunista in particolare, pur nell’assoluto rispetto delle loro legittime posizioni, rinnovo la mia disponibilità al dialogo se questo si snoderà su fatti e proposte e non semplicemente su slogan e pre-giudizi che hanno il solo obiettivo di essere contro.

Voglio ancora precisare che ho sempre ritenuto, e continuo ad essere convinto, che nelle istituzioni sia assolutamente necessario il ruolo delle minoranze come pungolo, stimolo, suggerimento e controllo all’attività di chi governa e non necessariamente debba esservi un’azione di opposizione, e menchè meno di tipo pregiudiziale.

Se vorremo risintonizzarci con ciò che i cittadini si aspettano dalla nostra azione, dovremo probabilmente concentrarci meno sull’idea di una politica vissuta come battaglia per il potere tra opposte fazioni in campo, e un po’ di più come un costruttivo confronto tra punti di vista diversi per cercare e costruire regole, progetti e azioni utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini che hanno guardato e guardano a noi con fiducia”.

(TRADOTTO PER I COMPAGNI: ADESSO VEDREMO COME ANDRA' A FINIRE TUTTA LA PARTITA DELLE VARIE NOMINE NEGLI ENTI E NELLE BANCHE, POI DECIDEREMO SE FARE L'OPPOSIZIONE O NO)







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