giovedì 15 aprile 2010

ELEZIONI REGIONALI: CHE FARE ORA?

Vince la destra, sconfitto progetto centrista del PD.
Necessario rafforzare la sinistra
e discutere senza pregiudiziali nel centrosinistra in vista amministrative


Il risultato delle elezioni regionali evidenzia due temi principali.
Il primo è il più scontato ma anche il più importante: siamo di fronte a una vittoria della destra. Una circostanza preoccupante, sia per il dato elettorale in senso stretto (Cota in Piemonte, Polverini nel Lazio, il rafforzamento dell’asse Bossi-Berlusconi), sia per il segnale che evidenzia: la destra mantiene in questo paese una egemonia culturale profonda, nonostante le contraddizioni e le difficoltà emerse negli ultimi mesi.
Il secondo è che, per ciò che riguarda il Piemonte, Cota vince non tanto per merito della sua coalizione ma per demerito dei suoi avversari. Basta guardare i dati: il PDL registra un –7% rispetto alle europee, la Lega non sfonda e, soprattutto, il dato complessivo della coalizione elettorale di centrosinistra è superiore a quello della coalizione di centrodestra (47,5% contro il 47%): un dato che non si era registrato neppure con la vittoria della Bresso nel 2005, quando la coalizione di centrosinistra risultò comunque in minoranza rispetto alla destra.
Dunque il centrosinistra aveva tutte le potenzialità per battere la destra, ma si è scontrato con alcuni suoi grossi limiti.

Registriamo una difficoltà della sinistra, il cui risultato non positivo (pensiamo alla nostra forza, alla Federazione della Sinistra) impone a noi un deciso scatto in avanti verso la chiarezza del profilo politico e un rinnovato sforzo unitario.
Ma si è palesata con ancor più evidenza la sconfitta del progetto politico messo in campo dal Partito Democratico. Un progetto imperniato sulla discontinuità con la giunta Bresso, determinato dalla scelta di rompere con la Federazione della Sinistra (che aveva gestito ottimamente l’Assessorato alla Sanità e svolto un fondamentale lavoro in Consiglio sul sostegno al reddito e la tutela del lavoro) per soddisfare le richieste dell’UDC di concludere un accordo di programma sbilanciato verso il centro.

Ora è necessario dare rapidamente un segnale di controtendenza, anche in vista del voto amministrativo dell’anno prossimo. Le divisioni preconcette nel centrosinistra vanno messe da parte e va aperto subito il confronto sul merito dei problemi, senza pregiudiziali.
La Federazione della Sinistra intende avviare a Torino un confronto con tutte le forze politiche che si oppongono alla destra, per ricercare le necessarie conseguenze, interessando anche le esperienze associative che saranno penalizzate dalle amministrazioni di destra.
E’ bene in questo quadro che la sinistra tutta apra una discussione in tempi stretti sul futuro di Torino, confrontando le forze (dal Movimento 5 stelle a Sinistra ecologia e libertà), ciascuna con la propria autonomia, sul progetto da mettere in campo. Senza chiusure pregiudiziali e con la voglia, al contrario, di confrontarsi sui contenuti.

La Federazione della Sinistra farà da subito la sua parte.
Sul piano del contrasto alla destra: avviando da subito in Consiglio Regionale una fermissima opposizione a Cota e dando seguito agli impegni assunti in campagna elettorale con i nostri punti di programma. Lavoro, sanità, ambiente: priorità fondamentali sulle quali incalzare con determinazione la nuova giunta.
Sul piano del rafforzamento della sinistra: procedendo con convinzione nel percorso della Federazione della Sinistra, senza rinunciare – e anzi stimolando il più possibile- un confronto vero e a 360 gradi fra tutte le forze della sinistra di alternativa per costruire, a partire dai contenuti concreti, un fronte più ampio e più robusto delle nostre singole forze.

Torino, 13 Aprile 2010

Armando Petrini, Segretario Regionale PRC
Vincenzo Chieppa, Segretario Regionale PDCI
Fulvio Perini, Lavoro e Solidarietà

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