lunedì 12 aprile 2010

SERGIO DALMASSO DOPO LE ELEZIONI


 Intervista a Sergio Dalmasso, Consigliere Regionale uscente dopo la sconfitta alle Regionali.


Un bilancio delle elezioni.
Le elezioni sono andate male. Ha vinto la destra, con forte affermazione della Lega nord. La sinistra, in rotta da alcuni anni elegge consiglieri (tutti i voti sono stati utili), ma è in forte difficoltà.
Non ho mai fatto questioni personali. Mi sono presentato, sapendo di non avere alcuna possibilità, per portare un po’ d’acqua a livello regionale e per ricordare il lavoro (tanto) svolto in questi anni.
Ringrazio per le molte preferenze personali, testimonianza di stima e riconoscimento di 40 anni di impegno, ma non possiamo dire che a Boves le cose siano andate bene.
Non ho mai fatto demagogie, promesse, non ho pagato cene…Ho seguito i problemi senza creare clientele. Pago anche il mio carattere, un po’ schivo, e la concezione della politica per cui si lavora su problemi collettivi (lavoro, occupazione, ambiente, scuola, diritti, cultura…). Non ho rimpianti o rincrescimenti personali, ma per le difficoltà della sinistra comunista e alternativa e i drammatici problemi sociali di milioni di persone.

Le prospettive per la sinistra ?
Saremo presenti in consiglio regionale con l’ex assessora Artesio che ha lavorato bene sulla sanità.
Ci opporremo a privatizzazioni di scuola, sanità, acqua, beni comuni, seguiremo i problemi dell’ occupazione, della crisi economica che tenderà a peggiorare, anche a causa del governo di destra.
Chiederemo conto delle tante promesse fatte: viabilità, opere, interventi…
A livello complessivo, riproponiamo un’alleanza larga contro i gravi attacchi alla democrazia e alla Costituzione, un’alleanza sui temi del lavoro e del peggioramento dei livelli di vita (aumentano disoccupazione, cassa integrazione, precariato, distruzione ambientale, livelli di povertà per singoli e famiglie). La possibilità di battere la destra nasce di qua, da una nuova moralità politica e non dalle alchimie di partito (le alleanze con l’UDC…)

Lega, grillini, Di Pietro  ...
La Lega raccoglie la protesta, anche contro governi ed amministrazioni di centro sinistra che non fanno fino in fondo quando dovrebbero (occupazione, precariato, ambiente, privilegi della casta…).
Siamo sicuri che le elezioni sarebbero andate così se non vi fosse stata protervia verso il movimento No Tav, se si fosse ridotto il numero degli assessori, se si fossero dimezzate le liquidazioni dei consiglieri, se si fossero votate alcune nostre leggi (considerate “bizzarre”) sull’occupazione, se fosse andata avanti la legge urbanistica, se i criteri per le nomine fossero radicalmente cambiati?
La Lega che è al governo da anni, che spartisce, come e più degli altri poltrone e nomine, è sembrata alternativa e all’opposizione. Cosi hanno avuto successo i grillini (per cui forze democratiche e non democratiche sono la stessa melma) e Di Pietro che ha un’opposizione gridata, ma sottovaluta i temi sociali e in Campania ha appoggiato un personaggio inquisito, “avvisato” che ha proposto di prendere a sberle padre Zanotelli (che difende l’acqua pubblica).
Noi siamo, è noto, in crisi, veniamo visti (a torto) “come gli altri”. Vogliamo ancora provarci, con altri/e.

Che cosa farai ora?
Rientrerò a scuola il tre maggio. Devo ancora decidere se ricorrere contro il pensionamento anticipato, imposto da Gelmini e Brunetta. Lascerei volentieri il posto ad un/a giovane, ma i nostri ministri buttano fuori dalla scuola (a settembre 40.000 persone) senza assumere.
A parte questo, debbo rimettermi a studiare con metodo (non lo faccio da anni), lavorerò nella piccola Rifondazione locale. Sto, con altri/e, rimettendo in piedi un po’ di lavoro politico- culturale.
Prime iniziative: a Boves dibattiti su TAV e informazione, a Cuneo corsi periodici per studenti, stanno per uscire due quaderni di storia, ho una pila spaventosa di libri da leggere e recensire.
Non arrendiamoci: il prossimo periodo vedrà un drammatico peggioramento economico per tanta parte della popolazione. C’è tanto bisogno di ragionare e di lavorare insieme.

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