lunedì 6 settembre 2010

CONTRO-MANIFESTAZIONE A PAESANA

RIFONDAZIONE LANCIA UN APPELLO PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE

UNITARIA ANTI-RAZZISTA





SARA' PRESENTE ANCHE IL SEGRETARIO NAZIONALE DEL PRC PAOLO FERRERO



Il prossimo 10 settembre, sulle montagne del cuneese, la Lega Nord metterà in scena il solito rito dell’ampolla, inventato qualche anno fa, dal quale partirà per la traversata del fino a Venezia.

Ma a manifestare ci sarà anche Rifondazione Comunista che, come lo scorso anno, “accoglierà” i leghisti smascherando il vero volto della Lega.

La Lega Nord è un partito razzista che sostiene un governo di inquisiti e mafiosi e non fa niente per difendere i lavoratori.



Il Governo Berlusconi conta un elevato numero di “personale politico” inquisito.

Tra appalti truccati, ricostituzione di società segrete (P3), tangenti, affiliazioni ad organizzazioni mafiose, elusioni ed evasioni fiscali ci troviamo in una situazione di fronte alla quale persino il sistema di Tangentopoli finirebbe per impallidire.

Non si tratta di casi isolati, di singole “mele marce”; al contrario si tratta di una corruzione di sistema, elevata dal Governo Berlusconi a vera e propria pratica politica.

Dalla ricostruzione post terremoto di L’Aquila agli appalti sull’eolico, dalla Protezione Civile alle principali Opere Pubbliche (meglio se grandi): non c’è niente che sfugga a questo vero e proprio sistema criminale di corruzione.

E la Lega, paladina (a parole) della legalità e della moralità che fa ?

Semplice: mostra grande attivismo nel difendere gli interessi di Ministri e parlamentari inquisiti e al contrario non muove un dito per cercare di risolvere le crisi industriali più pesanti che stanno cancellando nel Nord migliaia di posti di lavoro.



Di fronte alle aziende che de localizzano all’estero per speculare sul costo del lavoro (Fiat in Serbia, Bialetti in Cina, il tessile in Romania ecc..), i vari Cota, Zaia, Bossi padre e figlio non fanno altro che urlare contro presunti nemici (di volta in volta i cinesi, i russi, gli immigrati, i rom…) ma non adottano quei provvedimenti che consentirebbero di mantenere sul territorio imprese e posti di lavoro.

La Lega assiste alla chiusura di fabbriche, alla messa in cassa integrazione e al licenziamento di migliaia di lavoratori senza muovere un dito.

Basterebbe che approvassero la proposta di legge presentata da Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra in tutte le Regioni del Nord per frenare il fenomeno delle delocalizzazioni industriali. La nostra proposta si basa su un principio semplicissimo: per le aziende che de localizzano all’estero scatta l’obbligo di restituire i contributi pubblici di cui hanno fruito negli ultimi dieci anni.



Lo stesso dicasi della tanto sbandierata legge a tutela del Made in Italy, già bocciata a livello europeo e che, per come è stata scritta, non tutelerà né il lavoro, né la qualità dei prodotti.



Anche sul federalismo la Lega Nord parla una lingua smentita dai fatti.

Il Governo Berlusconi Bossi, infatti, continua a comprimere le competenze delle autonomie locali imponendo, dal livello centrale, la privatizzazione dei servizi pubblici, grandi opere, centrali nucleari ecc.

Le valli cuneesi, così come molti altri territori del Nord, hanno alle spalle una storia di grande autonomia rispetto ai poteri statali e religiosi, hanno combattuto, 60 anni fa, contro il fascismo e il nazismo e per l’autodeterminazione dei popoli.

Le valli e la montagna non hanno inventato le frontiere e i confini. Ad esempio, la lingua occitana si parla nelle vallate italiane come nelle vallate francesi. Sopra Pian del Re si trova il Buco del Viso che ci parla della comunicazione, del dialogo tra i popoli. Le divisioni non le abbiamo create ma le abbiamo subite quando insensati nazionalismi hanno portato la guerra e costretto i giovani ad uccidere e ad essere uccisi.

La cultura e la tradizione delle valli cuneesi rifiutano il razzismo: è stata la lotta partigiana che ha segnato l’impegno di queste valli per costruire una terra libera per uomini e donne liberi, una società basata sulla giustizia sociale, sulla libertà, dove l’autodeterminazione dei popoli e la valorizzazione delle culture e delle lingue locali non significano odio e nazionalismo ma uno strumento di liberazione delle classi subalterne.

La Lega Nord si combatte sul territorio, non a parole: come l'anno scorso invitiamo, quindi, gli uomini e le donne che credono in questi valori a partecipare

VENERDI’ 10 settembre, dalle ore 15 alle ore 19

al presidio che si terrà a Paesana, piazza Vittorio Veneto. 


Fabio Panero segretario provinciale di Cuneo di Rifondazione Comunista






Matteo Gaddi Responsabile Nord di Rifondazione Comunista

LA PRIMA ADESIONE ALLA MANIFESTAZIONE
La segreteria provinciale del Partito Democratico, riunitasi il 2 settembre u.s., ha preso in esame l’appello fatto pervenire da Fabio Panero, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, per una compartecipazione all’iniziativa del 10 settembre p.v. a Paesana, in occasione dell’annunciata presenza del ministro della Lega Nord Umberto Bossi e dello stato maggiore del partito leghista.
Il PD cuneese condivide pienamente la necessità di rispondere politicamente al populismo leghista e di contrapporvisi pubblicamente. Aderisce perciò al vostro invito, estendendolo in modo particolare agli eletti e ai dirigenti, oltre che agli iscritti dei circoli del saluzzese e della valle Po, che per ragioni logistiche potranno più agevolmente partecipare, come lo riterranno, all’iniziativa di Paesana.
Potrà essere questo l’inizio di nuove e più frequenti forme di collaborazione tra partiti che, anche a livello cuneese, vogliono impegnarsi per mettere quanto prima la parola “fine” al berlusconismo e alle derive che le destre hanno prodotto in questo nostro Paese.
Cordiali saluti,
Alessandro Parola
(segretario provinciale PD)

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