giovedì 8 gennaio 2009


INTERVENTO SUL VOTO CONTRARIO AL BILANCIO DI PREVISIONE ANNO 2009 DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE DEL PRC IVAN DI GIAMBATTISTA

La difficoltà principale per il Bilancio 2009 è rappresentata in primis dalla Legge 133/2008 (Finanziaria), che ha determinato la sospensione dell’aumento delle aliquote dei tributi a livello locale e delle addizionali: ciò comporta per gli Enti Locali una drastica riduzione dei servizi ed una scarsa, anzi impossibile, autonomia di manovra finanziaria per la Provincia.
In sostanza è un trend che si ripete da diversi anni, ma quest’anno l’attuale Governo ha imposto una manovra pesantissima. E pertanto non varrà più la declamazione sulla volontà, come rappresentato in più occasioni dal presidente Costa, di evitare prelievi dalle tasche dei cittadini: le tasche sono già vuote! La situazione è talmente critica in questa fase di recessione che mi sarei aspettato da parte dell’ Assessore e della Giunta un supplemento di analisi sulla difficile fase della nostra Provincia. Prendo atto del documento letto dal Presidente Costa sulle intenzioni di varare delle misure anticrisi: penso che si potrebbe convergere su alcuni contenuti che ci sono stati descritti: peccato che il documento non era allegato agli atti del Bilancio e non vi è stata possibilità alcuna di esaminare l’atto in Commissione e mi chiedo come intendete procedere, con quali risorse.

Dicevo della grave crisi non ben rappresentata nei documenti a supporto della delibera: è pur vero che la Relazione Previsionale e Programmatica fa riferimento ai dati del 2007, ma il quadro tracciato sull’economia cuneese (pagg. 152/153) è troppo ottimistico: non possiamo limitarci alla consolazione del dato occupazionale al 2,2%, o al P.I.L. a 29.000 Euro pro capite! La freddezza dei numeri non è rappresentativa delle vaste aree di sofferenza sociale, la Giunta dovrebbe farsi carico di una analisi seria dell’effettiva realtà: il precariato tra i giovani e meno giovani, che non dà certezza e crea insicurezza sociale, le fabbriche in crisi ed a rischio chiusura, la cassa integrazione più che raddoppiata in queste ultime settimane rispetto ai livelli precedenti, il numero di famiglie che non riesce a pagare i mutui: significativo e preoccupante il dato fornito dalla Caritas sul costante aumento di coloro a cui vengono donate derrate alimentari.
A fronte di tale situazione, certo la Provincia da sola, non può fornire una risposta definitiva, ma occorre un disegno più ampio rispetto a quello da voi rappresentato nel Bilancio, non si può continuare con l’ordinaria amministrazione!
Le difficoltà sono poi accresciute da un dato che tutti conosciamo: l’attribuzione di fondi statali basata su parametri riferiti in larga parte sulla popolazione e non sull’estensione territoriale: ho lanciato diverse volte questo input anche al Presidente Costa, perché portasse questa doglianza sui tavoli romani, ma non ho mai avuto risposta; Assessore, quali sono le battaglie a cui le si riferiva nell’introduzione alla discussione, in merito a questo aspetto? Io non riesco a ricordarle….

Non riesco neanche a capire come si pone la Giunta di fronte alle gravi difficoltà rappresentate nella Relazione Previsionale in merito al funzionamento degli uffici; viene evidenziato che non si verifica la congruità tra funzioni delegate da Istituzioni superiori e risorse attribuite: la maggior parte degli uffici sono sotto organico. Particolarmente gravi le situazioni del settore Viabilità-Lavori Pubblici: come si faranno i progetti se il personale non è sufficiente, come si svilupperanno i programmi?
Gravissima la situazione del settore Agricoltura: viene denunciata la carenza di personale, cronica, di una decina di unità: specie in questo momento la situazione è aggravata dall’esigenza di istruire le pratiche per il nuovo PSR 2007-2013.
Sarebbe ingeneroso scaricare tutto il peso sull’Assessore all’Agricoltura: mi chiedo se la Giunta si faccia carico del problema!

In sostanza viene lasciato in eredità alla prossima Amministrazione Prov.le un quadro molto fosco, che impone anche una riflessione a livello di assetto istituzionale sul ruolo delle Province. Se le risorse mancano occorre ripensare ad una riforma istituzionale che riduca le competenze all’ ente provincia, evitando sovrapposizione di ruoli con le Regioni; io non sono convinto del ruolo indispensabile delle Province: occorre una riparametrazione delle risorse statali per i bisogni effettivi del territorio, iniziando a ridurre la rappresentanza politica. Quali possono allora essere gli indirizzi calati nella ns. realtà?
Il Presidente Costa si riferisce ai costi della politica: propongo una riduzione secca del numero di Assessori, dimezziamo il numero, passiamo a 5 Assessori! L’attività della Provincia non ne risentirebbe ed opereremmo un bel risparmio!!
Occorre anche una maggiore responsabilizzazione di noi tutti, specie Presidenti di Commissioni: le Commissioni sono un prezioso strumento di approfondimento e di confronto, ma ha senso, per esempio, convocare la stessa Commissione, tre volte in una settimana, per argomenti assolutamente simili….?!?! Con costi, per ogni Commissione, di oltre duemila Euro?!?! Proprio in un momento in cui non rinnoviamo il contratto di lavoro ai precari (per mansioni importanti), al fine di una pura logica di taglio delle spese?!?!

Un ultimo richiamo alla Giunta su alcuni obiettivi, tanto declamati , che spero possano trovare uno spazio di seria riflessione in questo ultimo scorcio di amministrazione:
-Il Piano Energetico Provinciale: il dibattito è attualissimo, dal protocollo di Kyoto, al rispetto dei parametri “20-20-20”, alla proclamazione della Regione Piemonte dell’anno 2008 come anno dell’energia. Molte potrebbero essere le esperienze da avviare in un territorio vasto e ricco di risorse come la ns. Provincia. Assessore Fino, Assessore e VicePresidente Fino, sono state rilasciate importanti dichiarazioni in merito sui giornali qualche mese orsono: dov’è questo Piano? Quando potremo confrontarci in merito?
-Il mancato protagonismo della Provincia su importanti scelte: la piattaforme logistica, o le piattaforme logistiche..? Qual è l’indirizzo della Provincia? Alcuni Comuni, Cuneo e Fossano, si sono espressi in maniera chiara, no ad una piattaforma invasiva, e la Provincia? Avete semplicemente fatto da spettatori, senza dare un indirizzo forte di governo pubblico del territorio!
-Sicurezza sul lavoro: ho avuto modo in altre occasioni di registrare la sensibilità personale del Presidente Costa, ma concretamente poco si è fatto: abbiamo assistito ad un Consiglio Provinciale aperto, dopodichè abbiamo elaborato in Commissione un o.d.g. che conteneva anche indirizzi operativi; lo abbiamo approvato in Consiglio Prov.le. Dopodichè lei Presidente ha convocato un Tavolo di lavoro finalizzato ad un Protocollo di Intesa..? Quest’ultimo passaggio mi pare assolutamente farraginoso e ritengo grave non aver inserito neanche un Euro per mettere in atto le linee operative votate all’unanimità nel Consiglio!!
-E’ stata fatta una importante scelta di radicamento dell’Università nel nostro territorio, scelta votata anche dalla Minoranza. E’ una importante scelta di investimento, di sviluppo per il nostro futuro. Mi pare però importante un richiamo forte di responsabilità alla Giunta su un attento monitoraggio, di una attenta regìa pubblica sull’operazione, non solo sull’andamento dei costi, ma anche sull’effettiva ricaduta per lo sviluppo del territorio.

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