giovedì 25 febbraio 2010

Lettera da un lettore del blog


Una piccola nota di speranza
di Michele Sirchia
    Sono uno dei cittadini italiani a cui non piace questa Italia e questi italiani. Io non mi vergogno d'essere italiano (come dicono invece tanti)  proprio perché non mi devo vergognare per gli altri,  al massimo sono gli altri che devono vergognarsi per se stessi. Certo, non sono più andato all'estero e credo che mi sentirei molto in difficoltà (ma non in quanto vergogna) quando, con  il solito pensiero prevenuto, come diciamo noi psicologi, si viene accomunati allo stereotipo predominante che, ahimè, in questo momento, è terribile!
    Dunque, scrivo per lamentarmi e in questo senso potremmo dire che ciò è masochista e che ci farebbe andare sempre più in depressione ma allora se cosi' fosse, chi è di sinistra, per esempio, potrebbe rassegnarsi e basta perché con la depressione difficilmente si costruisce qualcosa.  Apprendere certe notizie è un pugno nello stomaco, così come fare certe riflessioni, ma da qui devono passare coloro che hanno intrapreso una loro Resistenza nonviolenta e fedele alla democrazia. Se non si conosce, non ci può essere cambiamento e se non riusciamo ad informare chi "dorme" il sonno degli "ingiusti" non ci può' essere consapevolezza e rinascita. Ecco perché serve scrivere, parlare (con calma, ovviamente) con chi non la pensa come noi . Siamo pochi purtroppo a riconoscersi nella ricerca della verità, nella condanna dell'illegalità anche quando questa si presenta sotto forma istituzionale, quando viene sovvertito l'ordine legalitario preesistente che si basa sulla Carta Costituzionale  proveniente dalla Resistenza e dalla lotta al nazifascismo.
    Solo per dirne alcune (l'elenco sarebbe interminabile), ci troviamo purtroppo in uno stato che non ci permette di nascere e di morire come avviene in altri stati, ci troviamo in un'Italia dove il Ministro della Giustizia rema contro la giustizia, dove il ministro dell'ambiente non è per l'ambiente e cosi' per tutti i ministeri; dove la vituperata TV di stato fa fatica a passare un minimo di informazione obiettiva ma che intanto è controllata da questa terribile destra che ci ha abolito perfino  i più normalissimi film perché ritenuti pericolosi per il loro seppur minimo apporto culturale o perché cosi' si è obbligati ad abbonarsi  alle reti del solito accentratore e padrone. Ci restano cosi' le soap opera o le serie televisive:niente di meglio per far riaddormentare chi per caso si stava risvegliando da quel pericoloso torpore per cui non si rende neanche conto dei diritti negatigli o del fatto che qualcuno si è appropriato di tutto ma proprio di tutto e che oggi non gli resta neanche più letteralmente l'acqua da bere.
    E' drammatico vedere tutto questo: è drammatico vedere che le istituzioni non ci sono più in quanto esistono solo come appannaggio di una solita persona con conflitti enormi d'interesse e che è oggetto di studio di tutta una schiera di psicologi, psichiatri e sociologi che però non hanno il coraggio di parlare. Ma non c'è solo lui. Lui decide chi devono essere gli eletti e questi non essendo veramente eletti non devono rispondere al popolo italiano. Ecco quindi  la manipolazione delle coscienze o meglio  l'addormentamento delle coscienze. In ogni caso non c'è solo lui ma tutti i suoi accoliti, alcuni invero incoscienti di cosa realmente stanno avallando, altri assolutamente consapevoli. Un giorno costoro avranno molti rimorsi ma sarà già' tardi, il grosso dei danni sarà già' stato fatto. Parliamo anche di loro, chiamiamoli per nome. Troppo comodo sciogliere nel gruppo il proprio senso di colpa, per non confrontarsi con esso e buttarlo sul loro capo che col partito "dell'amore" li ha santificati e resi anch'essi anestetizzati come la gente la quale crede che l'informazione che ci viene data sia l'unica possibile, che sia cioè l'INFORMAZIONE.
    Purtroppo non è di consolazione pensare che in base alla legge dell'impermanenza, tutto passa e finisce e quindi anche questo regime e queste persone. Purtroppo gli italiani non saranno in grado di capire e di imparare per i prossimi 800 anni; però, al di là della destra o della sinistra, qualcuno si farà diffusore di quest'abbozzo di consapevolezza e nonostante i riciclati di turno e i signori  abili a cambiare cavallo, nel deserto lasciato da questa terribile classe politica si potrà ricominciare a coltivare la speranza, il diritto, la solidarietà. Piccoli cambiamenti perché 800 anni saranno lunghi da passare! Nel frattempo potremmo illuderci ma in ogni caso e questa è la notizia buona che trasmetto, ci sarà un po' d'aria pura.
    Chi nel frattempo se ne sarà andato dalla politica di destra o di  sinistra (a questo punto non fa differenza e so di non essere qualunquista nell'affermare ciò),   porteranno con sé l'effetto delle loro azioni, quel karma, direbbero gli orientali che nel migliore dei casi farà' vivere un'insopportabile solitudine e angoscia,  quel mal di vivere in quanto non avendo mai realmente vissuto saranno incapaci anche di accettare o semplicemente considerare la malattia, la vecchiaia e la morte come quel qualcosa che ci accomuna tutti ma per questi, del tutto alienati dalla loro stessa natura umana, la solitudine sarà' la loro massima condanna anche se avranno   molti miliardi in tasca. Avranno creato nel Paese solitudine, sofferenza e morte: da situazioni economiche disastrate e da mancanza di etica e solidarietà verranno solo fuori sfascio, inconsapevolezza, disperazione che con se' portano ad emarginazione, con malattia mentale e fisica ed anche  disgregazione familiare. Mi spiace dirlo, ma la malattia mentale e la disperazione già sono più diffuse, anche se i venduti dell'informazione non ce lo dicono. Raccontare dei fatti di cronaca nera non è informazione, e come vengono raccontati negano perfino il codice deontologico del loro ordine professionale.
    Per il principio del Tao o se si vuole per il principio dell'esistenza (ed integrazione) degli opposti della psicanalisi, non si può' non credere che sicuramente ci sarà un minimo di "riscossa culturale" e democratica e come dicono i saggi orientali: "quando il sole è allo zenith, quello è il momento del suo declino". Siamo quindi prossimi all'arrivo di cambiamenti che ci faranno di nuovo almeno sperare un po'. Il sig. B dovrà andarsene e molti dei suoi intimi e meno intimi.
La sinistra comunista svolge e svolgerà un ruolo importantissimo e cio' va detto, al di là di quelli che saranno i consensi elettorali. In più, voglio dire che dobbiamo acettare con orgoglio anche l'accusa d'essere utopisti, perché se gli unici “obiettivi concreti” che si realizzano in questo sciagurato paese (minuscolo voluto), sono quelli che portano alla degenerazione, alla disperazione, alla confusione, allora ben venga l'utopia.
Sarà compito di ognuno di noi italiani, col nostro esempio e la nostra pazienza continuare a credere che l'uomo può' davvero essere migliore se dapprima noi lo diventiamo per davvero. Non aspettiamo i movimenti di massa che tanto non verranno (grazie al popolo viola comunque); non possiamo aspettare che altri lo facciano per noi. Io posso parlare col mio vicino ed il mio collega e aiutarlo a riconoscere i suoi stessi bisogni dai quali si è totalmente alienato e aiutarlo a guardare con occhi veri e sguardo semplice cosa c'è intorno a lui. Posso imparare anche da lui, guai se non fosse cosi'.
    Posso mostrargli la mia coerenza e che lotto nel mio piccolo affinché l'altro sia davvero persona e non uno strumento o un oggetto.I
Impariamo a metterci in coda ed invitiamo  gli altri a mettersi in coda e aspettare il loro turno, parliamo  con calma e serenità al nostro amico o collega sapendo che essi non ameranno farsi mettere in discussione: l'importante è iniziare. Avere fiducia che l'inconscio intanto farà la sua parte (e questa volta una parte buona).
Michele Sirchia
Cuneo

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