giovedì 3 giugno 2010

GRUPPI DI ACQUISTO POPOLARE

 
 
 ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI SUI G.A.P.
 
 
 
 
E' quantomeno singolare che il sig. Rigucci, presidente provincialedell'associazione panificatori, ci venga a spiegare che cosa sono iGAP (Gruppi di Acquisto Popolare) e perché il nostro non lo sarebbe.
Innanzitutto cerchiamo di chiarire di che cosa stiamo parlando.
Parliamo ormai di gruppi di acquisto auto-organizzati presenti inmolte città e luoghi di lavoro e che distribuiscono diversi prodottialimentari, con particolare attenzione ai generi di prima necessità.
Come Rifondazione Comunista supportiamo questa pratica diauto-organizzazione sociale perché pensiamo che sia efficace contro laspeculazione e i cartelli organizzati (come nel caso dei panificatoridella Provincia di Roma, condannati dall'Antitrust) e come forma dirisposta auto-organizzata e dal basso in una crisi economica terribileche impoverisce le famiglie.
Il pane ad un euro al kg che i GAP distribuiscono arriva da produttoriche riforniscono molti negozi e centri commerciali ed è pane fresco.
Il pane (lo sottolineiamo sempre) non viene "venduto" ma vienedistribuito agli associati il giorno stesso la data di acquisto senzaalcun ricarico, dopo essere stato acquistato direttamente daiproduttori (esposti sull'etichetta della confezione) che rilascianoregolare fattura, pagano l'affitto, i dipendenti, le tasse esottostanno alle stesse identiche normative igenico-sanitarie di tuttigli altri panificatori esattamente come il sig. Rigucci.
Tutte queste cose sono facilmente verificabili e verificate (anche dacontrolli della polizia municipale), di dominio pubblico e ben note almigliaio di associati del GAP cuneese.
Non si capisce, pertanto, che cosa voglia intendere Rigucci quandodice "Vorrei vedere cosa c'è dietro il pane venduto ad 1 euro", se nonun maldestro tentativo di infangare l'operato dei GAP, tanto ridicoloquanto privo di fondamento. Siamo alle comiche, poi, quando afferma diaver "acquistato" (come egli dice) il pane senza essere iscritto.
Come ben sa lui e tutti quelli che "ci hanno provato" in questi mesi,abbiamo sempre rifiutato di dare il pane a chi, non risultandoiscritto, rifiutava di iscriversi al gruppo d'acquisto.
Infine, come se non bastasse, Rigucci si improvvisa anche legislatoreaffermando che sarebbe necessaria una qualche forma di prenotazione,quando, se almeno si fosse premurato di leggere gli articoli cheregolamentano i gruppi di acquisto, avrebbe scoperto che le forme incui la distribuzione deve avvenire non sono neanche menzionate. Che siproceda con la prenotazione (cosa che per altro facciamo con altrigeneri da noi distribuiti) o che si scelga di dare un ritrovo fissocon scadenza settimanale agli associati (come facciamo per il panetutti i sabati mattina in Via Roma angolo Piazza Galimberti) èesclusivamente una questione di comodità ed è una scelta che competesolamente a chi organizza la distribuzione.
Ma perché il sig. Rigucci, invece di continuare ad affannarsi nel vanotentativo di gettare fango sui GAP e sul loro lavoro sociale, nonprova a spiegare ai cittadini cuneesi come mai trova "equo" il prezzodi 3 euro al kg quando il grano (dati C.I.A.) è in costante drasticocalo da oramai due anni?O come mai in diverse province italiane il prezzo medio del panecomune non raggiunge neanche la metà di quello che lui ritiene "equo"?O come mai su tutto il territorio comunale non si trovi un panettiereche lo venda, per esempio, a 2.90 facendo una seppur minimaconcorrenza a tutti gli altri?
Oppure provi a spiegare perché i diversi produttori locali che, nelcorso di questi mesi, avevano iniziato a vendere il loro pane algruppo d'acquisto, venivano così tanto "caldamente sconsigliati"dall'associazione dei panificatori da lei presieduta fino a doversmettere di farlo?
Rifondazione Comunista continuerà a supportare l'attività dei GAP e laloro campagna di denuncia contro il carovita e le speculazioni fino aquando il prezzo del pane non diminuirà, continuerà a chiedereun'intervento del governo per avere in tutti i negozi d'Italia ilprezzo sorgente del prodotto accanto al prezzo d'acquisto e prezzipolitici per i generi di prima necessità.
Rimaniamo comunque sempre a disposizione per un confronto costruttivocon l'associazione provinciale dei panificatori ed il suo presidentequalora essi ne manifestassero la volontà mettendo fine alla linea daloro intrapresa fino ad oggi di polemica gratuita ed infondata.

Nicola Mattei - Segretario Circolo PRC "Rosa Luxemburg" Cuneo
Antonio Cacchio - Responsabile G.A.P. Cuneo

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