mercoledì 23 giugno 2010

Nuovi Comunisti


Nel Consiglio comunale del capoluogo approvato un ordine del giorno contro la manovra, primo firmatario il PRC

Il sindaco Valmaggia: " Chi non è d’accordo viene apostrofato come comunista: magistrato comunista, giornalista comunista…Allora anche io sono un sindaco comunista”.

 Il sindaco di Cuneo Alberto Valmaggia

Una nutrita pattuglia di sindaci ed amministratori cuneesi ha accolto l’invito del Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Sergio Chiamparino ed all’alba di questa mattina ha lasciato la Granda per Roma dove, alle 12, davanti al Senato inizia la manifestazione contro la Manovra Finanziaria. Iniquo ed insostenibile sono gli aggettivi che ricorrono in questi giorni nelle dichiarazioni di sindaci ed assessori e negli ordini del giorno votati dai Consigli comunali di mezza Italia per definire le scelte del Governo. E’ il caso del capoluogo che, con 21 voti favorevoli, 1 astenuto e 9 ‘no’, ha approvato ieri un ordine del giorno ricalcante in gran parte le posizione dell’ANCI esprimendo giudizi negativi su provvedimenti “che colpiscono i cittadini e non la ricchezza e gli speculatori ed aggravano la situazione degli enti locali e regioni che si vedrebbero protagoniste del federalismo”. Il documento prevedeva anche la Convocazione di un Consiglio comunale aperto che si svolgerà a metà luglio con la partecipazione di rappresentanti delle forze economiche e sociali.
Nel frattempo il Vicesindaco Giancarlo Boselli e l’assessore al Bilancio Patrizia Manassero sono partiti per la capitale per rappresentare il disagio di Cuneo nei confronti dei minacciati tagli. Molto netta la presa di posizione del Sindaco Alberto Valmaggia che si è detto stupito della mancata adesione dell’opposizione ad un documento elaborato all’unisono da Comuni governati da Giunte di centrodestra e centrosinistra. “E’ un Ordine del Giorno istituzionale e condiviso da enti con orientamenti politici diversi – ha detto il primo cittadino -. Pensavo non ci fosse nessun problema a votarlo all’unanimità. Il problema vero – ha poi proseguito – è il debito pubblico, pari al 120% del prodotti interno lordo ed uguale al doppio di quello di altri paesi europei. Si pensava che la manovra aggredisse questo problema. E invece no. Nel frattempo si distrae l’opinione pubblica con iniziative come quella delle imprese in un giorno o lo scudo fiscale, un condono mascherato e vergognoso. E poi chi non è d’accordo viene apostrofato come comunista: magistrato comunista, giornalista comunista…Allora anche io sono un sindaco comunista”.
(Da Targato CN, di Piero Lunati)


IL TESTO INTEGRALE DELL'ORDINE DEL GIORNO PROSTO DA RIFONDAZIONE COMUNISTA E SOSTTOSCRITTO DAGLI ALTRI GRUPPI DI MAGGIORANZA.

Ordine del Giorno  sulla Manovra Finanziaria

IL CONSIGLIO COMUNALE DI CUNEO

PRESO ATTO
La manovra finanziaria proposta dal governo è inadeguata sia per far fronte all’emergenza della spesa pubblica sia nel rilanciare l’economia e il lavoro, sia nel far fronte all’emergenza sociale (disoccupazione, redditi, consumi) sempre più allarmante.

La manovra taglia oltre 12 miliardi a Enti Locali e Regioni: questo implicherà meno servizi sociali per i cittadini o aumento delle tariffe per usufruirne nonché la riduzione di unità del personale e il licenziamento di 40.000 precari di Comuni, Provincie e Regioni.

Per rispettare questa manovra i Comuni non hanno altro modo se non tagliare le spese: secondo stime ANCI Cuneo sarà costretta a risparmiare 8 milioni e 670 mila euro nel 2011 e l’anno successivo dovrà spendere ancor meno, con un patto di stabilità sempre più stretto, che impedisce ogni sorta di “welfare” da parte dell’Ente Locale.

Le spese per la sanità verranno ridotte di circa 1,5 miliardi nel biennio, il Governo spera di trovare altri 5 miliardi con un nuovo condono edilizio, l’ennesimo premio a chi viola la legge.
NEL RIBADIRE CHE
Un intervento sui conti pubblici con una riduzione della spesa e del debito è necessario di fronte all’attacco speculativo che i mercati finanziari hanno portato all’euro e ai titoli del debito pubblico dei paesi europei più indebitati come l’Italia.
Ma questo non può essere l’unico strumento della politica economica italiana ed europea.
Il governo italiano ha la pesante responsabilità di aver per tanti mesi sottovalutato la crisi, di aver diffuso inutile ottimismo, di aver affidato le speranze di uscita dalla crisi nella ripresa dell’economia mondiale.
Con misure come lo scudo fiscale e la cancellazione della tracciabilità dei pagamenti il governo ha contribuito alla crescita dell’evasione fiscale.
La manovra finanziaria  da una parte propone mere operazioni di marketing come le minime riduzioni degli stipendi dei membri del Governo, dall’altra è caratterizzata dai tagli ai servizi dei cittadini e dalla salvaguardia dei privilegi degli speculatori e dei detentori dei
redditi più alti.
NEL RIBADIRE INOLTRE CHE

In questa situazione di emergenza economica ridurre la spesa pubblica è possibile, ma intervenendo sulle spese sbagliate come la spesa militare, le grandi opere (come il ponte sullo stretto di Messina), gli sprechi.
Servono investimenti nel rilancio dell’economia: nelle energie pulite, nell’innovazione, nella ricerca.

ESPRIME

Un giudizio negativo sulla manovra Finanziaria proposta dal Governo: è una manovra iniqua, che colpisce i lavoratori e i cittadini e non colpisce la ricchezza e gli speculatori.






SI IMPEGNA AD INVIARE

Il presente o.d.g. ai parlamentari del Piemonte.



Fabio Panero, Consigliere Comunale di Rifondazione Comunista

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