lunedì 19 febbraio 2007

Dopo Vicenza facciamo due conti

di Fabio Panero

Dopo la grande e pacifica manifestazione di Vicenza, alla quale ho partecipato insieme ad un centinaio di cuneesi, tra il bus organizzato da Rifondazione Comunista (subito esaurito) ed altri che hanno raggiunto Vicenza con mezzi propri, vorrei fare due conti.
In Italia le installazioni americane sono 113, di cui 8 basi. Il costo di stazionamento delle basi è per il 41 per cento a carico nostro. Paghiamo per averle, e tanto. Quanto esattamente lo sappiamo non grazie al nostro governo, ma all’ultimo rapporto ufficiale del Dipartimento della Difesa Usa, che è pubblico. Il contributo annuale alla "difesa comune", versato dall’Italia agli Usa per le spese di stazionamento dei militari americani, è 366 milioni di dollari: una cifra spaventosa (fonte: Repubblica,6.2.07). Di più pagano solo Giappone e Germania.La base di Vicenza servirà come piattaforma per la 173° Brigata Aerotrasportata, una impressionante unità d’attacco statunitense puntata verso oriente. Avrà il diritto a tenere testate atomiche, come già a Ghedi e Aviano.Chi controllerà tutto ciò?. Gli americani fanno quello che vogliono, ce la ricordiamo la tragedia del Cermis o l’omicidio di Callipari? È una vera servitù militare, per non parlare della servitù pesante a cui è sottoposta la città, con una base a due chilometri, il traffico aereo, gli hangar, lo sconvolgimento del territorio, la richiesta abnorme di acqua. Gli americani richiedono 3,15 milioni di metri cubi di acqua l’anno: sono duemila e consumano quanto 30mila vicentini.Il “Dal Molini” diventerà la più importante base Usa in Europa:Prodi dice si farà comunque. Per quel che ho visto sabato a Vicenza l’operazione non sarà così facile, la resistenza popolare, pacifica e non-violenta spesso se ne infischia dei proclami di politici davvero miopi, la Val di Susa insegna.
Che dire poi delle vergognose affermazioni dei Ministri Amato, Di Pietro e Rutelli?
Che dire dell’ equazione ideata dal Ministro degli interni Amato che pochi giorni prima della grande manifestazione di sabato 17 metteva sullo stesso piano i manifestanti di Vicenza, le Brigate Rosse e gli ultrà del Catania?
Ci sarebbe da ridere: purtoppo questi signori fanno parte del governo che ho votato, di cui Rifondazione Comunista fa parte.
Per fortuna l’Unione in Veneto era parte del corteo: Margherita, D.S. tutte le forze del centro-sinistra, le organizzazioni sindacali.
Non è che l’inizio.

Fabio Panero, segretario provinciale Rifondazione Comunista

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