lunedì 26 febbraio 2007

LA BERTELLO NON DEVE CHIUDERE!!


LA BERTELLO NON DEVE CHIUDERE!!

"L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana."
ART 41 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

Ancora una volta la proprietà della Bertello S.P.A di Borgo San Dalmazzo scarica sui lavoratori il costo di una crisi che la coinvolge ormai da decenni.

Dall’ultima ristrutturazione, che provocò l’espulsione di 21 lavoratori, sono passati solamente 5 anni, e già si richiede un’altra ristrutturazione segnalando un esubero di circa 70 lavoratori.

In questi 5 anni ci sono stati ancora una decina di licenziamenti, ma anche la "vendita" di tutto il reparto magazzino, dipendenti compresi, ad un’azienda di Cassino; riacquistato un anno dopo.

Da questa triste vicenda emerge chiaramente l’incapacità imprenditoriale e dirigenziale di gestire un’ azienda che fu leader nel settore dell’immagazzinamento e archiviazione, affrontata non in termini di investimenti ma di licenziamenti.
Ci verrebbe da domandarci: come mai si possono licenziare i lavoratori "incapaci ed irresponsabili" ma non simili imprenditori?

Purtroppo la Bertello non è l’unico caso di crisi industriale, in questa nostra provincia, tra gli altri sono aperti i casi: della Michelin, dell’ALSTOM di Savigliano e della Locatelli di Moretta.

Il caso nazionale eclatante è la FIAT, risanata, risorta in forte crescita eppure 2000 lavoratori sono stati posti pochi giorni fa in cassa integrazione lunga.

Ai Lavoratori della Bertello e alle loro famiglie va tutta la solidarietà di Rifondazione Comunista, che si impegnerà a tutti i livelli istituzionali per difendere l’occupazione, perché non devono essere sempre i lavoratori a pagare!

Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Cuneo

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