venerdì 9 febbraio 2007

SANITA’ IN PROVINCIA DI CUNEO: IL PUNTO DI VISTA DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

La Federazione Cuneese del Partito della Rifondazione Comunista apprende con stupore e stigmatizza con fermezza la scelta di riorganizzazione delle strutture dirigenziali della rete sanitaria in provincia di Cuneo recentemente annunciata e mai smentita su diversi organi di stampa ( la Guida, la Stampa , Viver meglio ).

La prospettiva di un unico direttore generale per l’ASO S. Croce e Carle e tre ASL, 15,16,17, della Provincia rischia di compromettere strutturalmente, forzando tra l’altro le prescrizioni organizzative della legge, l’appropriatezza dei rapporti tra ASO e ASL, fino al limite di configurare un sostanziale conflitto di interessi , almeno dal punto di vista istituzionale, tra l’Ente pagatore (il territorio) e l’Ente produttore ( l’ASO ) espansa tramite l’acquisizione di nuovi presidi ospedalieri .

Questa soluzione organizzativa appanna e depotenzia la giusta e qualificante scelta del piano socio-sanitario regionale di perseguire, con decisione, azioni di riequilibrio tra territorio e ospedale, azioni finalizzate a contrastare le improprie attrattive ospedalocentriche.

La preannunciata nomina di un direttore unico evidenzia una direzione di marcia che esaspera l’aziendalizzazione ed evoca inequivocabilmente stili di governo che abbiamo sempre contestato al precedente governo regionale e nazionale .

Un solo direttore al comando può esasperare i livelli di autonomia e di potere “monocratico” ed accentuare ulteriormente una deriva privatistica già ben rappresentata dall’AMOS S.p.a .

AMOS deve diventare una società totalmente pubblica che gestisce servizi non sanitari, i lavoratori di tali servizi devono essere tutelati ed avere contratti di lavoro qualificanti, i precari devono essere assunti a tempo indeterminato.

La Provincia di Cuneo non deve diventare il luogo e la vetrina per la sperimentazione di “nuovi” modelli gestionali che condurrebbero fatalmente allo svuotamento dall’intero del servizio sanitario pubblico nell’effimera ricerca di illusori profitti nominali a scapito di una vera produttività sociale del sistema sanitario realmente integrato col sistema sociale.

Rifondazione si impegna nella strenua difesa della salute come bene comune, indisponibile e non mercificabile e propone all’attenzione ed alla partecipazione democratica dei cittadini competenti una discussione franca , appassionata e critica volta alla costruzione ed alla promozione di seri progetti radicalmente ispirati alla sobrietà ed all’austerità.

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