lunedì 26 febbraio 2007

Riflessioni da Bra su PRC e i 12 punti di Prodi

È stato trovato un accordo unanime nel centrosinistra sintetizzato in 12 punti, accordo con cui si dovrebbe superare la crisi di governo.

Mi sono permesso di fare una piccola riflessione su questi punti.

1) POLITICA ESTERA: questo punto prevede il mantenimento dei precedenti accordi sulla politica estera, continuando quindi l’impegno militare nelle missioni, ampliando la base di Vicenza,quindi dichiarando con i fatti di essere una colonia degli USA.

2) SCUOLA E CULTURA: si parla di impegno forte, che può significare tutto e niente, ma non si parla di abolizione della legge Moratti, e nemmeno si accenna alla distribuzione dei finanziamenti tra pubblico e privato.

3) I NFRASTRUTTURE E TAV: già dal titolo si capisce l’intenzione di procedere con i lavori, peggio ancora si parla di rapida attuazione del piano, con tanti saluti alla tanto sponsorizzata "democrazia partecipata" (venduta come il nuovo che avanza per far votare Prodi alle primarie)
ora al popolo della valle che cosa raccontiamo, che li abbiamo presi per il culo?

4) FONTI ENERGETICHE: si parla di rigassificatori e di fonti rinnovabili , tutti argomenti che vanno di moda oggi per aumentare i consensi (i sondaggi dicono che siamo sensibili a quei temi), salvo poi incentivare rottamazioni selvagge.

5) LIBERALIZZAZIONI: finalmente giù la maschera: non siamo cittadini ma consumatori (vali per quanto consumi) quindi via al libero mercato col concetto ormai logoro che la concorrenza fa ridurre i costi: "io consumatore risparmio tu guadagni". Ma non eravamo anticapitalisti?

6) MEZZOGIORNO: per questo annoso problema si usano le solite parole, che sentiamo da anni.
Lotta alla mafia e al precariato non fanno parte del testo, a questo punto diamo il mezzogiorno in mano a Mastella, tanto la mafia la conosce bene.

7) RIDUZIONE DELLA SPESA PUBBLICA: un punto che, a livello teorico, penso trovi tutti d’accordo, praticamente bisogna capire ciò che si vuole tagliare (non penso i loro stipendi ole maxi pensioni).

8) PENSIONI: eccoci finalmente al nodo: ogni governo che si rispetti prima o dopo deve mettere la sua firma sulle pensioni. Belle parole nella quali si pensa ai giovani ed ai redditi bassi, nel concreto ci fottono la pensione pubblica e ci obbligano a sottoscrivere polizze private.
Che inizino da qui per la riduzione della spesa pubblica?

9) POLITICHE DELLA FAMIGLIA: già dimenticati i diritti civili (pacs) si parla di aumento degli assegni familiari. Può essere positivo il proposito di aumentare gli asili nido, se questo aumento procede di pari passo con la riduzione delle spese di iscrizione.

10) INCOMPATIBILITA’: si parla di incompatibilità tra le cariche istituzionali (ministri-parlamentari) giusto non sovrapporre le cariche? Ma noi nel nostro statuto non abbiamo già una incompatibilità tra cariche di partito e amministrative?

11) PORTAVOCE: d’ora in poi il portavoce di Prodi sarà il portavoce per tutto l’esecutivo, quindi gli altri saranno in silenzio-stampa? Quasi come nel calcio, quando si è in crisi non si parla.

12) AUTORITA’ DEL PREMIER: testualmente viene detto: "al presidente del consiglio è riconosciuta l’autorità di esprimere in maniera unitaria la posizione del governo stesso in caso di contrasto". Bene, se ho capito bene il concetto è che è proibito il dissenso, tanto non sarà considerato.


Il berlusconismo non solo è vivo ma riscuote ancora più consensi.

Al termine di questa, sicuramente veloce ed imprecisa lettura dei punti, mi chiedo come possiamo continuare a mettere la nostra faccia (parlo di militanti e sostenitori) per un partito che sostiene questi punti, pur continuando a chiamarsi COMUNISTA.

Enrico Cabutto
Circolo "A. Gramsci" P.R.C. - Bra

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