giovedì 1 novembre 2007

G8 di Genova. Stop della Camera alla Commissione d'inchiesta

Italia dei Valori e Udeur votano con la CdL

La proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sul G8 di Genova non è stata approvata in prima commissione della Camera. Con 22 voti contrari e 22 voti favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in aula. Assenti i due rappresentanti della Rosa nel pugno, mentre Italia dei Valori e Udeur hanno votato con la Cdl, accorsa in massa per l'occasione.

Maurizio Ronconi, deputato dell'Udc, aveva dichiarato poco prima del voto: "L'istituzione della commissione di inchiesta sul G8 è un atto gravissimo e inquisitorio. Si tratta di una chiara manifestazione di sfiducia nei confronti delle forze dell'ordine e un tentativo per condizionare il lavoro della magistratura".

Gianclaudio Bressa della Margherita nelle scorse settimane aveva messo a punto un testo che stabiliva che la commissione di inchiesta sul G8 di Genova sarebbe stata composta da trenta deputati, nominati dal presidente della Camera in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari. Come tutte le commissioni d’inchiesta parlamentare, avrebbe gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria e presentare una relazione alla Camera entro un anno.

Era prevedibile che la destra avrebbe impedito con ogni mezzo l'istituzione della commissione d'inchiesta sul G8 di Genova. Quello che non potevamo prevedere è che ad insabbiare la verità sui fatti di Genova fossero gli stessi deputati della maggioranza, dal momento che la commissione d'inchiesta era prevista nel programma elettorale dell' Unione. A Genova è stato sospeso lo stato di diritto - prosegue il comunicato - è tempo di promuovere una forte mobilitazione in tutto il Paese per evitare che le violenze perpetuate dalle forze dell'ordine creino una frattura con un'intera generazione. Il Parlamento deve istituire la commissione d'inchiesta, la maggioranza deve assumersi le sue responsabilità, la verità e la giustizia non possono più attendere.

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