lunedì 26 novembre 2007

LEGGE FINANZIARIA 2008 - I RISULTATI OTTENUTI DALLA SINISTRA IN SENATO

di Raffale Tecce*

L'iniziativa unitaria della Sinistra e di Rifondazione Comunista ha fortemente migliorato al Senato il testo della finanziaria 2008 uscito dal Consiglio dei Ministri: infatti, l'approvazione in Aula del decreto "per lo sviluppo e l'equità", avvenuta a fine ottobre e poi l'approvazione in Commissione Bilancio della Legge Finanziaria hanno segnato, con l'accoglimento di alcuni nostri emendamenti, il riconoscimento di alcune priorità fondamentali come la lotta al precariato, a partire dalla pubblica amministrazione, la salvaguardia e l'incremento dei salari dei lavoratori, il Mezzogiorno, una nuova politica per l'ambiente e per il clima, la riduzione dei costi impropri della politica partendo "dall'alto", le politiche di Welfare a tutela dei ceti più deboli e dei loro diritti ed, in questo quadro, una nuova politica per la casa, la scuola e la salute.
Sia chiaro: non c'è spazio per nessun trionfalismo perché in molti casi si tratta di risultati politici importanti come il piano ed il fondo per la stabilizzazione dei precari, dotato però di solo 20 milioni di euro, certamente ancora insufficienti dal punto di vista delle risorse stanziate. Ma proprio il tema della lotta al precariato, al di là dei limiti quantitativi,da una parte segnala una nostra vittoria all'interno della maggioranza di governo, se è vero che alcune componenti ultraliberiste, come quelle rappresentate dal Sen. Dini, proprio contro queste misure avevano lavorato per negare ogni possibilità di spesa pubblica finalizzata al "risarcimento sociale"; dell'altra rivela la vera novità politica: è stato possibile ridare dignità nell'agenda politica della maggioranza ai nostri temi a partire dalla lotta al precariato e per il salario delle lavoratici e dei lavoratori solo dopo il successo della grande manifestazione nazionale del 20 ottobre, che ha peraltro rafforzato l'unità della sinistra (Prc, Sinistra Democratica, Verdi PdCI); infatti al Senato, per la prima volta, queste forze hanno gestito unitariamente la battaglia parlamentare, presentando unitariamente gli emendamenti e definendo insieme le priorità.
Insieme alla lotta al precariato è di particolare importanza il contenuto dell'emendamento proposto dalla sinistra, ed approvato in Commissione, che destina tutto il previsto extragettito 2008 - frutto della continuità nella lotta all'evasione fiscale - " a riduzione della pressione fiscale dei lavoratori dipendenti, a partire dalle fasce di reddito più basse " elevando per le aliquote più basse " la quota di detrazione per le spese di produzione del reddito ".
Con l'approvazione di questo emendamento, finalmente, la questione salariale del mondo del lavoro entra nelle priorità del governo, segnalando una drammatica specificità italiana : salari più bassi del 40% rispetto alla media europea. Specificità evidenziata per altro anche da un arco vasto di forze a partire dal sindacato fino ad arrivare al governatore Draghi.
Importante anche la reintroduzione del credito d'imposta per nuove assunzioni a tempo indeterminato nel Mezzogiorno, che prevede un importo per ogni nuovo assunto al mese di 333 euro per ogni lavoratore e di 416 euro per ogni lavoratrice.
Finalmente dopo gli anni del neoliberismo di Berlusconi, che aveva fatto diventare il Sud terra di deregulation urbanistica ( accordi di programma) e di precarietà e sottosalario ( contratti d'area ) si apre, seppur timidamente, per il Mezzogiorno una nuova stagione centrata sui diritti dei lavoratori, sulla salvaguardia ambientale del territorio e sull' obiettivo di un piano per lo sviluppo e per il lavoro.
In questo quadro - certo - è negativo il non accoglimento del nostro emendamento sul reddito minimo di inserimento, teso a cofinanziare con 100 milioni le Regioni che hanno concretamente avviato un'esperienza di inclusione sociale attraverso un reddito di cittadinanza.
La sinistra ed il PRC si impegneranno, nella seconda lettura alla Camera, a recuperare questo tema fondamentale come primo passo verso il riconoscimento di un salario sociale, insieme all'individuazione di risorse adeguate per la stabilizzazione di tutti gli LSU delle Regioni e dei Comuni meridionali.
Anche sul tema dei costi impropri della politica è passata, in gran parte, la nostra impostazione, tesa a non tagliare le "risorse della democrazia" (non è passata, infatti, la prevista riduzione di 22000 consiglieri comunali che avrebbe ridotto la rappresentanza democratica), e centrata su
quattro emendamenti approvati: la riduzione dei membri del Governo, la soppressione di enti inutili, la drastica riduzione delle consulenze e la fissazione di un tetto agli stipendi dei manager pubblici, parametrato al primo presidente di Corte di Cassazione, individuando deroghe solo per un massimo di 25 posizioni, definite dalla Presidenza del Consiglio, (e non dai singoli Ministeri) e pubblicizzate su internet per affermare un principio di trasparenza.
Insieme a questi punti sono significative alcune iniziative sul tema della scuola, della sanità e dell'ambiente.
Voglio in particolare segnalare alcuni aspetti di grande valore generale: si conferma l'efficacia delle graduatorie dei docenti precari già prevista nella Legge Finanziaria dello scorso anno per il perseguimento del piano triennale di 150000 assunzioni; viene finalmente abrogato il famigerato art.5 della Legge Moratti sul reclutamento degli insegnanti che prevedeva anche la chiamata diretta; viene aumentato di 100 milioni il fondo per le non autosufficienze; viene prorogata la detrazione del 19% per le spese sostenute per il pagamento delle rette negli asili nido; si autorizzano spese sanitarie finalizzate a potenziare la qualità delle strutture pubbliche, un programma per l'ammodernamento tecnologico, il potenziamento di unità di terapia intensiva neonatale e di risveglio dai comi; ancor più importante è l'abrogazione degli odiosi ticket sulla diagnostica, già azzerati a metà del 2007 con un emendamento del PRC, a tutela del diritto alla salute e dei livelli essenziali di assistenza. Il costo di tale abrogazione, di oltre 800 milioni di euro è stato coperto anche attraverso le risorse provenienti dalla riduzione dei costi della politica.
Infine sul terreno ambientale, e per l'applicazione del protocollo di Kyoto per il clima, si incentiva la produzione elettrica da fonti rinnovabili, anche riordinando la normativa sui certificati verdi e prevedendo un impegno di 40 milioni nel triennio per un piano per l'ammodernamento e la rimotorizzazione delle vecchie locomotive diesel, al fine di abbattere le emissioni inquinanti.
Vanno infine segnalate per il loro valore storico l'istituzione del fondo per le vittime dell'amianto e per il risarcimento di tutti coloro che hanno contratto patologie a seguito dell'esposizione all'amianto e per i loro eredi (30 milioni per il 2008 e 2009 e 22 a decorrere dal 2010) e lo stanziamento di 10 milioni per ciascun anno del triennio 2008-2010 per indennizzo per danni causati dall'esposizione all'uranio impoverito.
Nonostante l'insufficienza delle risorse individuate si tratta di provvedimenti storici perché sono il frutto di grandi lotte dei lavoratori e delle lavoratrici ed hanno pertanto- a nostro avviso- grande valore politico.
L'iniziativa della Sinistra per migliorare la Finanziaria va vista ovviamente assieme ai risultati già ottenuti sul decreto collegato, nella prima lettura al Senato: vanno infatti evidenziate misure innovative e positive come il bonus per gli incapienti (1,9 Mld), la detrazione dell'Irpef per l'affitto della prima casa (300 euro annuali fino a 15493 euro e 150 fino a 30987 euro), l'abbattimento dell'ICI per la prima casa fino a 200 euro per le case non di lusso (previsto in Finanziaria), la detrazione fino a quasi 1000 euro per i giovani tra i 20 e 30 anni che affittano una casa per motivi di studio o di lavoro, una detrazione del 19% per un importo fino a 250 euro per l'acquisto di abbonamenti per il Trasporto Pubblico Locale, la detrazione d'imposta per le spese di autoaggiornamento e formazione sostenute dai docenti di ruolo e non di ruolo con incarichi annuali per un massimo di 93 euro; in questo quadro ha per noi grande valore il piano decennale per l'edilizia residenziale pubblica su cui sono stati stanziati 550 milioni e che dovrebbe permettere la messa a disposizione, a partire dal 2008, di circa 8000 appartamenti all'anno a canone sociale o concordato.
Si tratta di misure espansive importanti che, insieme all'aumento delle pensioni minime già deciso a luglio, vanno nella direzione redistributiva, verso i ceti più deboli, i pensionati, i lavoratori e i giovani.
Si delinea insomma un'impostazione della manovra finanziaria 2008 che, a differenza di quella del 2007 tutta centrata sul risanamento dei conti pubblici, avvia concretamente una fase di risarcimento sociale, attraverso prime misure orientate all'equità e allo sviluppo. Un'impostazione peraltro non meno rigorosa di quella voluta da alcuni tecnocrati di Bruxelles perché conferma i saldi di finanza pubblici previsti nel DPEF nel rapporto tra deficit e PIL al di sotto del 2,5% e l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2011, ma che finalmente affronta, o inizia ad affrontare, il problema della crescita economica.
Se è vero, come ha certificato l'Istat , che questa manovra inizia a ridurre il tasso di povertà va ribadito che l'unica reale crescita in questi mesi si è infatti realizzata con l'aumento della domanda interna, tonificando l'economia con le citate misure degli aumenti sulle pensioni minime ed oggi col bonus per gli incapienti.
Insomma la nostra iniziativa, dopo la grande manifestazione del 20 ottobre, ha ottenuto primi risultati, tali da poterci far parlare di una Finanziaria di transizione e di poter lavorare, nei prossimi mesi, per un'ulteriore svolta sul terreno salariale e sociale.


Roma, 6 Novembre 2007

*Senatore – capogruppo Prc-Se in Commissione Bilancio

Nessun commento:

Powered By Blogger